Giubileo universale della Chiesa cattolica: differenze tra le versioni

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== Curiosità storiche ==
Il Giubileo del 1350 fu senza Papa poiché [[Clemente VI]], viste le circostanze politiche del momento, non scese in Italia e restò nella sua sede ad [[Avignone]]. Il Giubileo del 1450 fu detto "Giubileo dei Santi" poiché furono presenti, fra i pellegrini, figure importanti della Chiesa che poi sarebbero divenuti santi: [[Giovanni da Capestrano]], [[Pietro Regalado]], [[Diego d'Alcalá]] e la futura [[Santa Caterina da Bologna]]. Fu anche il "Giubileo d'oro" perché vi affluì moltissimo denaro in gran parte investito in opere di [[mecenatismo]] da [[papa Niccolò V]]. Tra gli artisti che lavorarono a Roma ci fu il [[Beato Angelico]]. Nel 1470 il [[papa Paolo II]] stabilì la scadenza venticinquennale del Giubileo con la [[Bolla pontificia|bolla]] ''Ineffabili providentia''. Nel Giubileo del 1515, al tempo della ribellione di [[Martin Lutero]], il papa tolse l'obbligo dell'elemosina per i partecipanti ai riti a Roma. Assenza di sfarzo e rigore fu voluta da [[papa Gregorio XIII]] nel 1575. Nel 1600 [[papa Clemente VIII]] serviva personalmente i dodici poveri che quotidianamente venivano scelti come ospiti alla sua mensa. Nel 1650 [[papa Innocenzo X]] ebbe come direttrice dei lavori giubilari [[Olimpia Pamphili]], sua cognata, caratterizzata da un forte protagonismo nelle cerimonie pubbliche. Il Giubileo del 1700 fu aperto da [[papa Innocenzo XII]] e chiuso da [[papa Clemente XI]] poiché il primo Pontefice era morto. Grazie all'attività dei padri dell'[[Ordine di Santa Maria della Mercede]] nel 1725 giunse a Roma un gruppo di centosettanta schiavi riscattati, in occasione dell'Anno Santo. Molto sfarzoso per spese e lavori ai pubblici edifici fu l'Anno Santo del 1775 indetto da [[papa Pio VI]]; fu invece all'insegna del massimo rigore il Giubileo del 1800 di [[papa Leone XII]]. Nel 1875 [[papa Pio IX]], dopo la dissoluzione dello Stato Pontificio ([[1870]]), non aprì la Porta Santa, ignorò la città e i pellegrini, evitò i cerimoniali. Il Pontefice si era autorecluso nei Palazzi Vaticani. Le forze avverse al Papa organizzarono a Roma un "giubileo dei folli", una carnevalata con uomini e donne vestiti da cardinali e guardie svizzere che si concluse con una processione blasfema a scherno del ''Corpus Domini''. Nel 1925 [[papa Pio XI]] indisse un "Giubileo della pace" dopo gli eventi della [[Prima guerra mondiale]] e parlò ogni giorno ai pellegrini (fu chiamato "Papa missionario"). Per l'Anno Santo straordinario indetto nel 1933 da [[papa Pio XI]] la cerimonia di apertura fu trasmessa alla radio. "L'anno del grande ritorno e del grande perdono" fu il titolo dato da [[papa Pio XII]] al Giubileo del 1950 dopo le immani devastazioni del secondo conflitto mondiale. Alla ''Carta del pellegrino'' fu, in quell'anno, riconosciuto un valore pari al passaporto per l'Italia al fine di favorire l'arrivo dei pellegrini.<ref>''Guida al Giubileo della Miseriordia. L'Anno Santo con papa Francesco''. Edizioni Piemme, 2015, pag. 143-172.</ref>
 
== Note ==