Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo: differenze tra le versioni

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==Storia==
 
L'iniziativa per istituire la [[Cassa di Risparmio]] di Viterbo fu presa nel [[1854]] dal Consiglio provinciale allora presieduto da [[Pietro Lasagni]]. Lo statuto fu approvato con [[rescritto]] pontificio del 18 aprile [[1855]] e le operazioni cominciarono il successivo 1º luglio, dopo che i 102 soci fondatori acquistarono 150 azioni da dieci [[Scudo pontificio|scudi romani]] ciascuna.
=== Cassa di Risparmio di Viterbo ===
L'iniziativa per istituire la [[Cassa di risparmio|Cassa di Risparmio]] di Viterbo fu presa nel [[1854]] dal Consiglio provinciale allora presieduto da [[Pietro Lasagni]]. Lo statuto fu approvato con [[rescritto]] pontificio del 18 aprile [[1855]] e le operazioni cominciarono il successivo 1º luglio, dopo che i 102 soci fondatori acquistarono 150 azioni da dieci [[Scudo pontificio|scudi romani]] ciascuna.
 
Primo presidente della Cassa, fino al 1861, fu il conte [[Cesare Pocci]], [[Gonfaloniere]] della Città.
 
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I depositi della Cassa continuarono a crescere dall'atto della sua fondazione fino al [[1886]], data a partire dalla quale l'Istituto visse un decennio di acuta depressione: l'affluire dei depositi aveva spinto la Cassa ad eccedere nella concessione di crediti, ma le precarie condizioni economiche del Regno e la crisi agraria locale impedirono a molti [[Debitore|debitori]] di restituire il denaro avuto in [[Prestito (finanza)|prestito]], portando così la Cassa sull'orlo del collasso.
 
=== Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo ===
Nel [[1927]], l'Istituto assorbì le Casse di Acquapendente, Bagnoregio e Carbognano, mentre con regio decreto 25 febbraio 1937 n. 318 incorporò le Casse di Risparmio Riunite di Ronciglione, Sutri, Capranica e Caprarola, modificando la propria ragione sociale in "Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo".
 
All'indomani della [[seconda guerra mondiale]] l'Istituto concesse numerosi crediti ai cittadini viterbesi per la ricostruzione delle proprie case, e partecipò con un fondo di 100.000 lire alla ricostituzione della ''Società per la Conservazione dei Monumenti'', che trovò ospitalità presso la sede dell'Istituto, e che si occupò dei lavori di restauro di importanti edifici storici danneggiati dai bombardamenti.
 
=== Casse del Centro ===
Dal [[1999]] l'istituto, entro a far parte delle "Casse del Centro", società di [[Banca Intesa]].