Palinuro (Centola): differenze tra le versioni

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==== Mito ====
{{vedi anche|Palinuro (Eneide)}}
Palinuro personifica il caro nocchiero di [[Enea]], che perde la vita perché il dio del sonno lo fa addormentare con musica e dolci parole e poi lo butta in acqua. Così si avvera quello che il fato aveva sempre detto per far sì che Enea raggiunga il Lazio, uno di loro, un troiano dovrà morire. Enea accortosi della mancanza dell'amico lo cerca ma non trovandolo immagina la sua morte. In realtà, come raccontato nell' ''[[Eneide]]'', Palinuro nuota fino a raggiungere la costa, dove viene ucciso dai [[Elea|velini]] e lasciato insepolto sulla riva del mare; per questo motivo, quando [[Enea]] scende agli [[Inferno|inferi]] e incontra il fantasma del suo nocchiero, questi lo prega di cercarne il corpo e di dargli degna sepoltura, affinché la sua anima possa riposare in pace. Ma, etimologie leggendarie a parte, nelle cronache e nei documenti dei primi secoli dell'Evo Moderno il toponimo si trova solo come ''Capo Palinudi'' (presumibilmente quindi dal l. ''palus-paludis'', 'palude'), e vedi infatti anche il catalano medievale ''Cap de Pelanuda''; in seguito fu ulteriormente corrotto in ‘Palinuro’, evidentemente dalla dizione dialettale locale ''Palinnuri'' (da Guglielmo Peirce, ''Gente di galera. La guerra di mare nel Mediterraneo tra XVI° e XVII° secolo
'' Op. in corso di pubblicazione).
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====Fontana del 700====