Sfumato: differenze tra le versioni

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Lo '''sfumato''' è una tecnica pittorica che tende a sfumare, appunto, i contorni delle figure, con sottili gradazioni di luce e colore che si fondono impercettibilmente. Il primo a fare largo uso e a diffondere tale tecnica fu [[Leonardo da Vinci]], che con i suoi viaggi la rese popolare in aree quali la [[Lombardia]] e il [[Veneto]]; a [[Venezia]], tramite la rielaborazione di [[Giorgione]], del giovane [[Tiziano]] e di altri pittori portò alla nascita del [[tonalismo]]. Con la diffusione del [[leonardeschi|leonardismo]] lo sfumato divenne uno degli stilemi fondamentali della pittura del XVI secolo, popolare anche al di fuori dell'Italia, tra maestri quali [[Hans Holbein il Giovane]] o [[Jean Clouet]]<ref name=Z>Zuffi, cit., pagg. 35-41.</ref>.
 
Lo sfumato applicato al paesaggio, in particolare alla resa della lontananza degli oggetti tramite lo sfocamento e schiarimento per effetto della foschia, è detto anchela scemoprospettiva aerea.
 
==Storia e sviluppo==