Carcinoma della prostata: differenze tra le versioni

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=== Dosaggio del PSA ===
{{vedi anche|PSA (medicina)}}
Il dosaggio del [[PSA (medicina)|PSA]] misura il livello ematico di un [[enzima]] prodotto dalla prostata. Livelli di PSA sotto 4 ng/mlmL ([[nanogrammo|nanogrammi]] per [[millilitro]]) sono generalmente considerati normali, mentre livelli sopra i 4 ng/mlmL sono considerati anormali (sebbene negli uomini oltre i 65 anni livelli fino a 6,5 ng/mlmL possono essere accettabili, in dipendenza dai parametri di riferimento di ciascun laboratorio). Livelli di PSA tra 4 e 10 ng/mlmL indicano un rischio di tumore più alto del normale, ma il rischio stesso non sembra direttamente proporzionale al livello. Quando il PSA è sopra i 10 ng/mlmL, l'associazione col tumore diventa più forte, tuttavia quello del PSA non è un test perfetto. Alcuni uomini con tumore prostatico in atto non hanno livelli elevati di PSA, e la maggioranza di uomini con un elevato PSA non ha un tumore.
Oggi è possibile dosare un ulteriore marcatore per il carcinoma prostatico, il [[PCA3]] (prostate cancer gene 3); l'iperespressione di questo gene (valutabile mediante dosaggio del [[mRNA]] nelle urine) è strettamente associata alla trasformazione maligna delle cellule della prostata. Il dosaggio è quindi particolarmente utile nei pazienti già sottoposti a biopsia, per predire l'evoluzione del tumore.<ref>{{cita pubblicazione |cognome=Hessels D |nome= |coautori=Schalken JA |anno=2009 |mese=maggio|titolo=The use of PCA3 in the diagnosis of prostate cancer. |rivista=Nat Rev Urol. |volume=5 |numero=6 |pp=255-61 |pmid=19424173 |url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19424173 }}</ref><ref name="pmid18245462">{{Cita pubblicazione |autore=Laxman B, Morris DS, Yu J, ''et al.'' |titolo=A first-generation multiplex biomarker analysis of urine for the early detection of prostate cancer |rivista=Cancer Res. |volume=68 |numero=3 |pp=645–9 |anno=2008 |mese=febbraio|pmid=18245462 |doi=10.1158/0008-5472.CAN-07-3224 |url=http://cancerres.aacrjournals.org/content/68/3/645.long|lingua=en}}</ref><ref name="pmid17892357">{{Cita pubblicazione |autore=de la Taille A |titolo=Progensa PCA3 test for prostate cancer detection |rivista=Expert Rev. Mol. Diagn. |volume=7 |numero=5 |pp=491–7 |anno=2007 |mese=settembre|pmid=17892357 |doi=10.1586/14737159.7.5.491 |url=http://www.expert-reviews.com/doi/abs/10.1586/14737159.7.5.491?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori:rid:crossref.org&rfr_dat=cr_pub%3dncbi.nlm.nih.gov|lingua=en}}</ref><ref name="pmid10606244">{{Cita pubblicazione |autore=Bussemakers MJ, van Bokhoven A, Verhaegh GW, ''et al.'' |titolo=DD3: a new prostate-specific gene, highly overexpressed in prostate cancer |rivista=Cancer Res. |volume=59 |numero=23 |pp=5975–9|anno=1999 |mese=dicembre|pmid=10606244|url=http://cancerres.aacrjournals.org/content/59/23/5975.long|lingua=en}}</ref><ref name="pmid18640109">{{Cita pubblicazione |autore=Neves AF, Araújo TG, Biase WK, ''et al.'' |titolo=Combined analysis of multiple mRNA markers by RT-PCR assay for prostate cancer diagnosis |rivista=Clin. Biochem. |volume= 41|numero= 14-15|p=1191|anno=2008 |mese=luglio|pmid=18640109|doi=10.1016/j.clinbiochem.2008.06.013 |url=http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6TDD-4SWN0SM-2&_user=10&_coverDate=10%2F31%2F2008&_rdoc=1&_fmt=high&_orig=search&_origin=search&_sort=d&_docanchor=&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=3edebde11e2eb614c5ca4b2e58edbb55&searchtype=a|lingua=en}}</ref><ref name="pmid18602209">{{Cita pubblicazione |autore=Haese A, de la Taille A, van Poppel H, ''et al.'' |titolo=Clinical Utility of the PCA3 Urine Assay in European Men Scheduled for Repeat Biopsy |rivista=Eur. Urol. |volume= 54|numero= 5|p=1081|anno=2008 |mese=giugno|pmid=18602209|doi=10.1016/j.eururo.2008.06.071 |url=http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0302-2838(08)00778-1}}</ref><ref name="pmid17382159">{{Cita pubblicazione |autore=Marks LS, Fradet Y, Deras IL, ''et al.'' |titolo=PCA3 molecular urine assay for prostate cancer in men undergoing repeat biopsy |rivista=Urology |volume=69 |numero=3 |pp=532–5 |anno=2007 |mese=marzo|pmid=17382159 |doi=10.1016/j.urology.2006.12.014 |url=http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0090-4295(06)02638-0}}</ref>
 
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=== Osservazione ===
L'osservazione, una "sorveglianza attiva", prevede il regolare monitoraggio della malattia in assenza di un trattamento invasivo. Spesso vi si ricorre quando si riscontra, in pazienti anziani, un tumore in stadio precoce e a crescita lenta. Può essere consigliabile anche quando i rischi connessi alla chirurgia, alla radioterapia, o alla terapia ormonale sopravanzino i possibili benefici. Si possono intraprendere gli altri trattamenti se si manifestano sintomi, o se appaiono indizi di un'accelerazione nella crescita del tumore. La maggioranza degli uomini che optano per l'osservazione di tumori in stadi precoci vanno incontro alla possibilità di manifestare segni di progressione del tumore, eed entro tre anni hanno necessità di intraprendere una terapia.<ref name="Wu-2004">{{Cita pubblicazione | cognome = Wu | nome = H. | coautori = L. Sun; JW. Moul; HY. Wu; DG. McLeod; C. Amling; R. Lance; L. Kusuda; T. Donahue; J. Foley; A. Chung | titolo = Watchful waiting and factors predictive of secondary treatment of localized prostate cancer. | rivista = J Urol | volume = 171 | numero = 3 | pp = 1111-6 | mese=marzo| anno = 2004 | doi = 10.1097/01.ju.0000113300.74132.8b | pmid = 14767282 }}</ref>
Sebbene tale scelta eviti i rischi connessi alla chirurgia e alle radiazioni, il rischio di metastasi si può innalzare. I problemi di salute connessi all'avanzare dell'età durante il periodo di osservazione possono anch'essi complicare la chirurgia e la radioterapia.<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Active surveillance for prostate cancer: a review|autore=Klotz L.|mese=ottobre|anno=2011|pmid=22052761}}</ref>
 
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</ref>. La chirurgia può essere intrapresa anche quando il tumore non risponde alla radioterapia, tuttavia, poiché le radiazioni causano modifiche dei tessuti, in questa situazione aumentano i rischi di complicazioni.
 
Da uno studio comparativo condotto nel 2009 su un totale di 8.837<ref>Dott. J.C. HU, Urologo all'ospedale di Boston, su JAMA (American Medical Association, Vol.302, n°14, 2009</ref> interventi di chirurgia radicali per tumore alla prostata, la l'incidenza della dell'incontinenza urinaria e impotenza, ha evidenziato che:
 
*Chirurgia con robot/laparoscopia:
** 15,9 % di incontinenza urinaria
** 26.,8 % di impotenza e disfunzioni erettili.
*Chirurgia classica-tradizionale a "cielo aperto":
** 12,2 % di incontinenza urinaria
** 19,2 % di impotenza e disfunzioni erettili.
 
La resezione transuretrale della prostata è una procedura chirurgica messa in atto quando l'[[uretra]] è ostruita a causa dell'ingrossamento prostatico; generalmente è riservata alle malattie prostatiche benigne e non è intesa come trattamento definitivo del tumore. Consiste nell'inserimento nell'uretra di un piccolo [[endoscopio]], tramite il quale, con apposito strumento, si taglia via la parte di prostata che occlude il lume.
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Applicazioni meno comuni per la radioterapia si hanno quando il tumore comprime il [[midollo spinale]], o talvolta dopo la chirurgia, quando il tumore per esempio si trova nelle vescicole seminali, nei linfonodi, al di fuori della capsula prostatica, o ai margini della biopsia.
 
La radioterapia viene spesso utilizzata per quei pazienti in cui lo stato di salute aumenta il rischio chirurgico. Sembra in grado di curare i piccoli tumori confinati alla prostata quasi quanto la chirurgia. Tuttavia, a oggi,al [[2006]], alcune questioni rimangono irrisolte, ossia se le radiazioni debbano essere somministrate al resto della [[pelvi]], quale debba essere la [[dose assorbita]], e la terapia ormonale debba essere effettuata contemporaneamente.
 
Gli effetti collaterali della radioterapia possono presentarsi dopo poche settimane dall'inizio del trattamento. Entrambi i tipi di radioterapia possono causare [[diarrea]] e sanguinamento gastrointestinale dovuti a una [[proctite]] da radiazioni, così come incontinenza urinaria e impotenza. I sintomi tendono a migliorare nel corso del tempo.<ref name="Lawton-1991">{{Cita pubblicazione | cognome = Lawton | nome = CA. | coautori = M. Won; MV. Pilepich; SO. Asbell; WU. Shipley; GE. Hanks; JD. Cox; CA. Perez; WT. Sause; SR. Doggett | titolo = Long-term treatment sequelae following external beam irradiation for adenocarcinoma of the prostate: analysis of RTOG studies 7506 and 7706. | rivista = Int J Radiat Oncol Biol Phys | volume = 21 | numero = 4 | pp = 935-9 | mese=settembre| anno = 1991 | pmid = 1917622 }}</ref> I pazienti sottoposti a radioterapia a fascio esterno vedono aumentato il rischio di sviluppare in seguito [[tumore del colon]] e della [[tumore della vescica|vescica]].<ref name="Brenner-2000">{{Cita pubblicazione | cognome = Brenner | nome = DJ. | coautori = RE. Curtis; EJ. Hall; E. Ron | titolo = Second malignancies in prostate carcinoma patients after radiotherapy compared with surgery. | rivista = Cancer | volume = 88 | numero = 2 | pp = 398-406 | mese=gennaio| anno = 2000 | pmid = 10640974 }}</ref>
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Ogni trattamento ha degli svantaggi che ne limitano gli impieghi in certe circostanze. Sebbene l'orchiectomia sia una chirurgia a basso rischio, l'aspetto psicologico della rimozione dei testicoli può essere significativo. Il calo di testosterone può anche causare [[vampate]], aumento di peso, calo della [[libido]], [[ginecomastia]], impotenza e [[osteoporosi]]. I GnRH-agonisti possono causare gli stessi effetti dell'orchiectomia ma sintomi peggiori all'inizio del trattamento; quando vi si ricorre in prima istanza l'impennata nei livelli di testosterone causa aumento del dolore dalle metastasi ossee, così spesso vi si accompagnano gli antiandrogeni per mitigarne questi effetti collaterali. Gli estrogeni non si usano comunemente, perché aumentano il rischio di malattie cardiovascolari, e [[trombosi]]. Gli antiandrogeni non causano in genere impotenza e danno luogo a minore perdita di massa muscolare e densità ossea. Il chetoconazolo può causare danni [[fegato|epatici]] con l'uso prolungato, e l'amminoglutetimide [[rash cutaneo]].<ref name="Tammela-2004"/>
 
Le terapie possono anche essere neoadiuvanti (pre-operatorie per ridurre lo stadio prima della prostatectomia) o adiuvanti (post-operatoria per ridurre il rischio di recidive).
 
=== Recidiva biochimica ===
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* linfonodi pelvici negativi
* PSA dosabile oltre un anno dall'intervento
* PSA velocity <0,74&nbsp;ng/mlmL/mese
* tempo di raddoppiamento >6 mesi
 
La terapia è solamente radioterapica (66 Gy) o associata a ormonoterapia.
 
=== Carcinoma della prostata resistente alla castrazione ===