Diaspora: differenze tra le versioni
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Spesso confuso con il termine [[migrazione]], la diaspora è in realtà un movimento forzato di un gruppo omogeneo dal punto di vista religioso e/o etnico che si è assicurato la sua sopravvivenza, seppure gruppo minoritario, in una terra che non è la propria, ma che al contempo evidenzia il desiderio comune di poter ritornare nella terra di origine (elementi essenziali ne sono quindi il trasferimento, il desiderio di ritornare e al contempo la sua impossibilità).
* Spesso viene riferito alla storia [[Ebrei|ebraica]] e alla dispersione cui furono costretti gli ebrei la prima volta nel [[587 a.C.]] quando il [[Regno di Giuda]] fu conquistato dai [[Babilonia|Babilonesi]]
* La diaspora [[tibet]]ana è invece riferita alle popolazioni del Tibet che, a seguito della repressione cinese del [[1959]], scelsero di rifugiarsi in [[India]] dove il [[Dalai Lama]] ottenne asilo politico.
* Per [[diaspora armena]] si intende la fuga della [[Armeni|popolazione armena]] a seguito del [[genocidio armeno|genocidio]] compiuto ad opera dei turchi a inizio del XX secolo.
* La [[esodo istriano|diaspora giuliano fiumano dalmata]] individua invece l'espatrio forzato avvenuto nella prima metà del Novecento della popolazione di lingua italiana ''giuliano fiumano dalmata'' (in numero minore di madrelingua slovena e croata), culminato con l'ascesa al potere di [[Josip Broz Tito|Tito]].
* La [[tratta degli schiavi africani]] è detta, alle volte, ''diaspora nera a causa del colore dei migranti.''
È importante aggiungere che il termine "diaspora" è utilizzato anche per indicare strutture istituzionalizzate o semi-istituzionalizzate di migranti che contribuiscono da lontano allo sviluppo e/o al supporto del proprio paese natale, inviando perlopiù aiuti economici<ref>[http://www.marioandreavalori.it/documenti/2011-migrazioni.html Lessico e definizioni giuridiche e sociologiche relative alle migrazioni. Lezioni universitarie 2010-2011]</ref>. <ref>Khalid Koser, Le migrazioni internazionali, Il Mulino 2008</ref>
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