Val d'Aupa: differenze tra le versioni

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== Costruzioni storiche ==
Le costruzioni antiche in Val Aupa sono state danneggiate e quasi scomparse a causa dei terremoti del 1908, 1928 e [[Terremoto del Friuli del 1976|1976]], ma si possono tuttavia trovare degli edifici di un discreto valore architettonico: a Dordolla la chiesa di [[Floriano di Lorch|San Floriano]] del 1895, il paese stesso di Dordolla con il suo agglomerato di case strette a sé stesse in un garbuglio di viuzze, il Mulino dell'Ors a Bevorchians del 1797 e la casermetta militare in Sella Cereschiattis risalente al 1913. L'edificio più antico, tuttora esistente, è una casa della borgata Gallizis, a Bevorchians, datata 1727. Probabilmente anche a Dordolla esiste qualche edificio risalente almeno in parte al seicento o settecento; Non esistono tuttavia datazioni o riferimenti che le individuino. A Bevorchians, in località Gravons ed in località Coset, si possono intuire i siti in cui esistevano fino agli anni dieci del secolo scorso la segheria dei Pelis e la segheria del coset presenti rispettivamente dal 1597 e dal 1620 ed attive rispettivamente fino al 1915-1916 e fino alla fine degli anni venti.
 
== Il patrimonio zootecnico ==
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== Paesi ==
[[File:Dordolla Grauzaria Friuli Italy 160124.jpg|thumb|Dordolla e Creta Grauzaria.]]
Pradis è la prima frazione in sinistra orografica del torrente Aupa; Essa è adagiata in 4 agglomerati su ampi terrazzi prativi. La borgata superiore (480 m), orientata in bella esposizione verso Est, offre un bel panorama sul versante sud della Creta Grauzaria. La presenza di un'azienda agricola di medie dimensioni consente di apprezzare i prati falciati e concimati in tutta la frazione. Da qui si può proseguire per raggiungere la riserva della Val Alba incontaminata e selvaggia a differenza delle vallate carniche ( in val Alba sono numerose le testimonianze del primo conflitto mondiale fra cui un ospedale militare e numerose postazioni; degna di nota la borgata disabitata di Riolada che rappresenta il dramma dell'abbandono della montagna, inoltre lungo il torrente Alba si trovano i resti delle antiche "Stue" che servivano alla fluitazione del legname fino all'inizio del secolo scorso). Da Pradis si raggiungono anche le borgatelle di Drentus (720 m) e Virgulins (700 m) che nonostante lo spopolamento generale sono ancora abitate da tenaci famiglie legate ai loro "focolari". L'altitudine media è di 450 m. Viene citato fin dal 1448 col nome di Seletti Pradis (prati saliceti). L'origine dei casali di Pradis alto come abitazioni permanenti sono da far risalire attorno alla prima metà del settecento da parte dei Fabbro cui si aggiunsero verso la fine del settecento i Faleschini. L'rorigine dei casali di Pradis basso invece è risalente alla secondamseconda metà dell'ottocento.
 
Chiaranda è la seconda frazione in Val Aupa ed è situata un po' più a nord della precedente a 420 m di quota. È riunita in un agglomerato di circa 20 case e altre abitazioni nella piana sottostante. Citata dal 1691 come Stauli Cjaranda (cjarande=siepe). L'origine dei casali come abitazioni permanenti sono risalenti alla prima metà del settecento da parte dei Biancolini.
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Dordolla è situata a 630 m ed è il centro più caratteristico della valle con l'abitato tutto stretto a sé e percorso da viuzze simili alle calli veneziane. A Dordolla si trova la chiesa di [[Floriano di Lorch|San Floriano]] del 1895 collocata in cima alla rupe che da sul torrente Aupa. Proprio di fronte a Dordolla abbiamo la minuscola borgata di Fassoz (624 m) e più in basso la borgata di Zais (540 m). A Dordolla è da poco nata la "Cort dai Gjats" una associazione per la tutela e la salvaguardia del paese. Molto belle le passeggiate che si possono fare intorno a Dordolla. Dalla provinciale, circa 500 metri dopo il ponte di Dordolla, sulla destra c'è un ponte pedonale: attraversarlo e risalire il bel sentiero scavato nella roccia denominato "La Cengle", quindi si arriva a Dordolla e si può ridiscendere alla provinciale e quindi all'auto. Altre passeggiate si possono fare agli stavoli Soval (750 m) e alle borgatelle di Drentus e Virgulins. Proprio a Drentus negli ultimi anni è nata una azienda agricola che in collaborazione della cort dai gjaz opera per il mantenimento delle superfici prative e la sistemazione degli antichi manufatti agricoli, quali muretti di sostegno, sentieri interpoderali. È citata la prima volta nel 1335 con il nome di Dardola (dallo slavo Dar (fino, col significato di in prossimità) dol (valle). L'origine di Dordolla come insediamento stabile si fa risalire alla fine del cinquecento da parte dei Tolazzi in un primo tempo e dei Della Schiava e Di Gallo il secolo successivo. I Tolazzi si espansero fondando i Casali di Fassoz, Drentus (assieme ai Treu), Costa dell'Andri e Saps ( tutti intorno alla fine del settecento). I casali di Zais (Della Schiava) e Virgulins (Virgolino-Vergolini) risalgono invece all'inizio del settecento.
 
Bevorchians, ultimo abitato della valle, è formato da una quindicina di borgate e casali disseminati sui pendii e i pianori per circa 2 km di lunghezza della valle. L'altitudine media è di 690 m, fu l'abitato più benestante della valle grazie ai ricchi boschi(Griffon-Laduset-Valeri-Lius) (qui possiamo aggiungere che la Val Aupa ha avuto la penultima teleferica tipo Valtellina per il trasporto del legname in [[Friuli-Venezia Giulia]] nel tracciato Gravons-Nais-Griffon nel periodo 1972-1980) e alle realtà estrattive minerali (miniere attive nel rio da li Fous dal 1872 al 1953) così come per l'agricoltura. Ciò porto a farlo diventare il paese più popoloso della valle dal 1870 al 1990 quando Dordolla prese il suo posto. Nella vallata Bevorchians ebbe numerosi primati: il maggior numero di casere (10), il maggior numero di mulini (4), le uniche segherie in valle (2), il più alto numero di bovini allevati (210 nel 1925) e quindi anche dei prati falciabili (circa 220 h), la prima società cooperativa casearia della valle (1922) nonché l'ultima (fino al 1976), abitanti effettivi (604-nel 1946), le case stabili più alte dell'intero [[Canal del Ferro]]-[[Val Canale]] (località Gran cuel 963 m e Costa De L'Andri 971 m) ( Tali località furono abitate stabilmente fino agli anni trenta), la prima istituzione scolastica (1880) e l'ultima scuola in valle (fino al 1970), menzionata fin dal 1338 (Bavorchans) (da Bavorch=bivio, diramazione, in riferimento al bivio fra la strada che conduceva in val d'Incaroio e la strada che proseguiva per sella Cereshiatis. L'Origine delle molte borgate è quanto mai varia: l'origine dei casali come abitazioni permanenti è ordinata cronologicamente con i relativi cognomi dei fondatori: Gallizis-Frucs: seconda metà del seicento (Gallizia), Culos: prima metà del settecento (Gallizia) Saps-Costa dell'Andri: 1780 (Tolazzi da Dordolla) Matanins: 1790 (Faleschini ) Coset: 1800 (Di Gallo- Not dal 1894), Cjampiui: 1825 ( anno dell'acquisto da parte dei Filaferro ma fondato nella seconda metà del settecento) Nanghez:1845 (Filaferro) Ors: 1852 (Gardel), Gran Cuel: 1855 (Filaferro), Pacol da la Citte: 1860 (Filaferro), Belcis: 1890 (Filaferro), Gravons: 1890 (Gallizia)
 
In teoria anche borgo Aupa e Moggio Basso farebbero parte della val Aupa perché poggiano su depositi alluvionali appunto del torrente Aupa, però con la costruzione dell'argine nel 1770 rientrano nel bacino idrografico del fiume Fella.