Leggi di Norimberga: differenze tra le versioni

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Il 15 novembre 1935, poco dopo la pubblicazione delle leggi razziali, venne pubblicata una prima direttiva per la protezione del sangue in cui si stabiliva che un "mezzo ebreo" potesse sposare una persona di sangue tedesco o una ebrea per un quarto solo con autorizzazione espressa. Le richieste in questo senso furono però per lo più respinte, dopo il 1942 e per tutta la durata della guerra non vennero nemmeno più ammesse. I matrimoni tra due persone ebree per un quarto non dovevano essere ammessi, potevano per contro sposarsi tedeschi e ebrei per un quarto sulla base del presupposto del mantenimento del "prezioso sangue ariano" mentre il sangue ebreo, vista la scarsa percentuale si sarebbe perso nelcorso delle generazioni.
Il paragrafo 6 di questa direttiva estendeva il divieto di matrimonio ad altri gruppo, dovevano essere evitati tutti i matrimoni che avrebbero messo in pericolo la "purezza del sangue tedesco". In una circolare venivano elencati "zingari, negri,arabi e i loro bastardi"<ref>[[Saul Friedländer]]: ''Das Dritte Reich und die Juden. Die Jahre der Verfolgung 1933–1939''. München 2000, ISBN 3-406-43506-8, [http://books.google.de/books?id=gwBb9eQjvIwC&pg=PA170 S. 170].</ref>
 
Nel paragrafo 4 la legge vietava agli ebrei l'esposizione della bandiera e dei colori del Reich, la sanzione prevedeva il carcere fino ad un anno. Non era però proibita l'esposizioni di "colori ebrei".