Campo di concentramento di Flossenbürg: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== Il villaggio di Flossenbürg ===
La zona di Flossenbürg era caratterizzata dalla presenza di numerose cave di [[granito]], l'avvento del [[nazionalsocialismo]] e soprattutto i suoi programmi di costruzione di nuovi edifici incontrarono il favore dei proprietari delle cave, le ideologie nazionalsocialiste e [[Movimento völkisch|völkisch]] avevano anche creato un aumento del flusso di turisti, le rovine della rocca medievale del piccolo villaggio di confine erano viste come una sorta di baluardo contro "gli slavi"<ref>{{cita web|url=http://www.gedenkstaette-flossenbuerg.de/it/storia/campo-di-concentramento-di-flossenbuerg/prima-del-1938-flossenbuerg-paese-del-granito/|titolo=Prima del 1938|accesso=29 gennaio 2017}}</ref>.
 
=== La creazione del campo ===
La decisione di creare il campo di Flossenbürg, risalente al marzo [[1938]], si colloca nel contesto della ristrutturazione del sistema di [[campi di concentramento]] che prevedeva, oltre allo scopo di imprigionare e intimidire gli avversari politici, anche lo sfruttamento della manodopera gratuita dei prigionieri fino alla loroallo eliminazione[[sterminio tramite il lavoro]] (''Vernichtung durch Arbeit''). In questo contesto furono creati i campi di [[Campo di concentramento di Buchenwald|Buchenwald]] e [[Campo di concentramento di Sachsenhausen|Sachsenhausen]], il sito di Flossenbürg fu scelto per la presenza dei depositi di granito<ref>{{cita web|url=http://www.gedenkstaette-flossenbuerg.de/it/storia/campo-di-concentramento-di-flossenbuerg/1938-la-fondazione-del-campo-di-flossenbuerg/#c21|titolo=La fondazione del campo di Flossenbürg|accesso=29 gennaio 2017}}</ref>.
 
Le prime [[SS]] raggiunsero il campo alla fine di aprile e il primo gruppo di 100 prigionieri provenienti dal [[campo di concentramento di Dachau|Dachau]] arrivò ai primi di maggio. Alla fine del 1938 i prigionieri erano oltre 1500 e il loro numero continuò a crescere. In due anni furono terminati tutti gli edifici del campo. I prigionieri venivano sfruttati senza scrupoli nelle cave di estrazione del granito gestite da una società di proprietà delle SS, la [[DESt]] (''Deutsche Erd- und Steinwerke'').
 
I prigionieri del campo erano inizialmente per lo più tedeschi arrestati perché "criminali" o "asociali" contrassegnati rispettivamente con i [[triangolo nero|triangoli neri]] e verdi, in seguito vi furono reclusi i prigionieri politici deportati da tutta [[Europa]], i primi [[ebrei]] arrivarono nel 1940.
 
Con l'aumento della mortalità venne edificato nella parte pianeggiante, più a valle rispetto al campo un [[forno crematorio.]], Neglila anizona compreside traforno ilvenne 1938chiamata ela il''Valle 1945della vimorte''. furonoIl internatiforno oltrenon 84.000era uominisufficiente eper 16.000smaltire donnei numerosissimi decessi, i cadavero vennero costruitisepolti 97in sottocampifosse comuni e nei cimiteri nei dintorni. Nel dopoguerra si volle riportare queste salme nel sacrario all'interno del recinto del lager.
 
Negli anni compresi tra il 1938 e il 1945 vi furono internati oltre 84.000 uomini e 16.000 donne, vennero costruiti 97 sottocampi.
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In seguito Flossenbürg conobbe una grande espansione; divenne lo ''Stammlager'', Campo Madre di 97 sottocampi dove si praticò con sadismo feroce lo sterminio tramite il lavoro. Non vi risultano camere a gas e i selezionati per invalidità al lavoro venivano uccisi con iniezioni di fenolo al cuore, fucilati o impiccati o con uno dei tanti modi in uso nel lager.
 
Flossenbürg fu la tomba principalmente di polacchi e di militari sovietici, questi ultimi prigionieri di guerra non protetti dalla Convenzione di Ginevra e perciò più facilmente sterminabili nei lager nazisti. Il genocidio dei popoli slavi era uno dei compiti svolti dai lager della morte per la pulizia etnica dei territori dell'est europeo in vista dell'insediamento tedesco secondo i piani del [[Lebensraum]] (spazio vitale).
 
Un forno crematorio era sito in basso rispetto al campo, in quella che veniva chiamata la ''Valle della morte''. Il forno ardeva giorno e notte ma non era sufficiente e allora si smaltivano i cadaveri in fosse comuni e cimiteri nei dintorni. Nel dopoguerra si volle riportare queste salme nel sacrario all'interno del recinto del lager.
 
==I prigionieri==
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I primi deportati non tedeschi furono politici cecoslovacchi e polacchi, giunti a partire dai primi mesi del [[1940]] e alla fine dello stesso anno giunsero anche i prigionieri di guerra sovietici, confinati in isolamento.
 
Quanto alle nazionalità dei prigionieri, polacchi e sovietici furono circa 60% del totale, seguiti da ungheresi (9%), francesi (7%) e tedeschi (5%), mentre gli ebrei passati per Flossenbürg furono circa 10.000. Inoltre, nel lager di Flossenbürg e dipendenze, vi persero la vita anche 3431 italiani, tra deportati politici e soldati fatti prigionieri. Spiace notare il silenzio commemorativo delle autorità italiane per le numerose vittime italiane di Flossenbürg, mentre le stesse autorità, sia detto anche con una vena un poco polemica, per eccidi molto minori (giustamente ricordati) hanno fatto visibilità piena. Per gli italiani che qui patirono sofferenze inaudite e i 3431 che vi morirono nulla. Oggi in questo lager-museo non esiste neanche una guida in lingua italiana.
 
Un elenco di circa mille deportati italiani morti a Flossenbürg dal settembre 1944 al 19 aprile 1945 venne prodotto nascostamente dal maggiore Ubaldo Pesapane, detenuto con funzioni di scrivano che aveva accesso ai registri del campo, e salvato al momento dello sgombero del campo; è oggi conservato, insieme a memoriali e carteggi del maggiore Pesapane, presso l'Archivio di Stato di Bolzano; cfr. G. Pesapane, Un uomo del Novecento. Ubaldo Pesapane, Milano 2014.