Stati generali del 1789: differenze tra le versioni

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Il clero elesse 291 deputati, tra i quali 220 curati, quasi tutti non nobili, spesso critici nei confronti dei privilegi dei vescovi e degli Ordini religiosi, e pertanto vicini alle posizioni del Terzo Stato. La loro [[Assegno di congrua|congrua]] era infatti molto modesta - 750 lire annue, che si riduceva a 350 per i vicari - e strideva con le altissime rendite dei 139 vescovi, tutti nobili e quasi tutti residenti a corte anziché nelle loro diocesi: il vescovo di [[Strasburgo]], per esempio, godeva di una rendita di 400.000 lire. Vi erano tuttavia anche vescovi liberali, quali [[Charles Maurice de Talleyrand-Périgord|Talleyrand-Périgord]], vescovo di [[Autun]], o l'[[arcivescovo di Bordeaux]], [[Jérôme Champion de Cicé|Champion de Cicé]].
 
La nobiltà elesse 270 deputati, in grande maggioranza decisi a conservare le prerogative della loro classe, anche se non mancavano, tra di essi, specialmente tra la più alta aristocrazia, dei rappresentanti conquistati dalle idee dei «Lumi» e pertanto moderatamente liberali, come il marchese La Fayette, il duca de La Rochefaucauld, il [[Louis Marc Antoine di Noailles|visconte di Noailles]] o il conte di [[Stanislas de Clermont-Tonnerre|Clermont-Tonnerre]]. i francesi non sapevano legere perche erando dawn
 
== I «cahiers de doléances» ==