Oltreuomo: differenze tra le versioni

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Nel concetto di superuomo è essenziale la [[volontà di potenza]], che va vista come movente della storia dell'uomo. Essa si presenta nella creazione della natura così come nelle strutture sociali, e va continuamente oltrepassata. Nel superuomo non rientra tuttavia alcuna prospettiva di [[violenza]] o spirito di dominio. Nietzsche non va assolutamente inteso come precursore di [[Hitler]], in quanto nella figura del superuomo non viene identificato un capo carismatico, ma un annunciatore di una nuova figura di uomo. [[Zarathustra]] è colui che rende l'uomo consapevole di essere solo un ponte verso una sua più completa e "umana" affermazione, nella quale si serve di un supplemento di coscienza e di spirito per adempiere al soddisfacimento della propria esistenza. Nonostante esso sia un modello del tutto a-morale, non può essere identificato come celebrazione del ''germanesimo'', né con il ''superomismo'' legato al modello estetico di [[Gabriele d'Annunzio]].
 
L'''Über-Mensch'' per Nietzsche è inteso quasi come meta'metà' (nel suo significato etimologico di "oltre" e figurato di "fine")''-uomo, a cui tendere e per cui venire selezionati ed educati; in quanto bisogna prima creare le condizioni psicofisiche interne ed esterne adatte perché il superuomo possa apparire. In questo da un lato prendendo a modello il grandioso splendore, culturale e politico, prodotto dalla secolare selezione psicofisica della nostra passata [[aristocrazia]] ''(fenomeno comune a tutte le [[civiltà]] in ascesa ma "[[inconscio]]" rispetto alla sua teoria meta-umana)'' iniziato nel [[Rinascimento italiano]] e culminato nel [[Luigi XV di Francia|'700 francese]]; dall'altro rifacendosi all'antico [[ginnasio]] greco o la Repubblica di [[Platone]], il cui scopo finale era la creazione del guerriero-filosofo. Uomo nuovo che però resta in bilico "sulla corda tesa sopra l'abisso", a metà rappresentante di quel superuomo al di là dell'[[ominide]] e per l'altra metà precursore e generatore dello stesso.
 
Di qui l'ammirazione di Nietzsche per la [[tragedia greca]] (''in particolare [[Eschilo]])'', quale mezzo educativo all'[[Eroe|eroica]] tragicità della vita, e per il [[Prometeo|prometeico]] istinto dell'uomo [[rinascimentale]] ''(l'[[uomo universale]])'' che nella sua completezza teorica e pratica sapeva tendere oltre l'"umano troppo umano"; con una magnificenza creatrice, culturale e politica, che quell'[[Pulsione|impulso]] vitale, "al di là del bene e del male", comporta. Per lui, ed ai suoi tempi, ancora incarnato in particolare da [[Napoleone]] e [[Goethe]].
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* possedere una [[volontà]] costruttiva, in grado di mettere in discussione gli ideali prestabiliti;
* superare il [[nichilismo]], attraverso la gioia tragica e il recupero della volontà di potenza;
* perpetrare e promuovere eternamente il processo di creazione e rigenerazione dei valori sposando la nuova e disumana dimensione morale dell' "''[[amor fati]]''", che delinea un amore gioioso e salubre per l'[[eternità]] in ogni suo aspetto terribile, caotico e problematico.
 
== I suoi maestri ==
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Il pensiero di Nietzsche ebbe un'importante influenza sugli autori [[anarchismo|anarchici]]. Spencer Sunshine scrive che "C'erano molte cose che hanno attirato gli anarchici a Nietzsche: il suo odio per lo Stato; il suo disgusto per il comportamento sociale irragionevole delle "greggi"; il suo anticristianesimo; la sua diffidenza verso l'effetto sia del mercato sia dello Stato sulla produzione culturale; il suo desiderio di un 'superuomo' - vale a dire, di uomo nuovo che non doveva essere né padrone né schiavo; il suo elogio del sé estatico e creativo, con l'artista come suo prototipo, che avrebbe potuto dire, 'Sì' per l'auto-creazione di un nuovo mondo sulla base del nulla; e la sua trasmissione della 'trasvalutazione dei valori' come fonte di cambiamento, in contrasto a una concezione [[Marxismo|marxista]] della [[lotta di classe]] e alla dialettica di una storia lineare."<ref name="anarchonietzche">"There were many things that drew anarchists to Nietzsche: his hatred of the state; his disgust for the mindless social behavior of 'herds'; his anti-Christianity; his distrust of the effect of both the market and the State on cultural production; his desire for an 'overman' — that is, for a new human who was to be neither master nor slave; his praise of the ecstatic and creative self, with the artist as his prototype, who could say, 'Yes' to the self-creation of a new world on the basis of nothing; and his forwarding of the 'transvaluation of values' as source of change, as opposed to a Marxist conception of class struggle and the dialectic of a linear history. "[http://radicalarchives.org/2010/05/18/nietzsche-and-the-anarchists/ Spencer Sunshine, ''Nietzsche and the Anarchists'']</ref> L'influente anarchica statunitense [[Emma Goldman]] nella sua celebre raccolta di saggi ''[[Anarchia, femminismo e altri saggi]]'' (''Anarchism and Other Essays''), nella prefazione difende appassionatamente sia Nietzsche sia [[Max Stirner]] dagli attacchi all'interno dell'anarchismo quando dice che "La più avvilente tendenza comune tra i lettori è quello di strappare una frase da un'opera, come criterio delle idee o della personalità dello scrittore. Friedrich Nietzsche, per esempio, viene denigrato come un odiatore dei deboli, perché credeva nell'Übermensch. Non sovviene agli interpreti poco profondi di quella mente gigante che questa visione dell'Übermensch invoca anche uno stato della società che non darà vita a una razza di deboli e schiavi.<ref name="goldman">"The most disheartening tendency common among readers is to tear out one sentence from a work, as a criterion of the writer's ideas or personality. Friedrich Nietzsche, for instance, is decried as a hater of the weak because he believed in the Übermensch. It does not occur to the shallow interpreters of that giant mind that this vision of the Übermensch also called for a state of society which will not give birth to a race of [[Master-slave morality|weaklings and slaves]]. Emma Goldman, ''[http://theanarchistlibrary.org/HTML/Emma_Goldman__Anarchism_and_Other_Essays.html Anarchism and Other Essays'']</ref>
 
Sunshine afferma che "gli anarchici spagnoli mescolarono anche la loro politica di classe con l'ispirazione nietzschiana." [[Murray Bookchin]], in ''The Spanish Anarchists'', descrive il membro di spicco del CNT–FAI [[Salvador Seguí]] come "un ammiratore dell'[[individualismo]] nietzscheano, del ''superhombre'' a cui 'tutto è permesso'." Bookchin, nella sua introduzione del 1973 a ''The Anarchist Collectives'' di [[Sam Dolgoff]], descrive a sua volta la ricostruzione della società da parte dei lavoratori come un progetto nietzscheano. Bookchin afferma che "i lavoratori devono vedersi come esseri umani, non come esseri di classe; come personalità creative, non come 'proletari', come individui autonomi, non come 'masse'. . . (la) componente economica deve essere umanizzata proprio dalla proposizione di un<nowiki>' </nowiki>'affinità di amicizia' per il processo di lavoro, diminuendo il ruolo del lavoro oneroso nella vita dei produttori, infatti da un 'trasvalutazione dei valori' totale (per usare l'espressione di Nietzsche , in quanto si applica alla produzione e al consumo così come alla vita sociale e personale."<ref name="anarchonietzche"/><ref>"workers must see themselves as human beings, not as class beings; as creative personalities, not as 'proletarians,' as self-affirming individuals, not as 'masses'. . .(the) economic component must be humanized precisely by bringing an 'affinity of friendship' to the work process, by diminishing the role of onerous work in the lives of producers, indeed by a total 'transvaluation of values' (to use Nietzsche's phrase) as it applies to production and consumption as well as social and personal life."</ref>
 
==Influenza nella cultura di massa==