Isengard: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Il complesso di Isengard viene edificato dai [[Númenor]]eani in esilio, nella [[Seconda Era]], attorno all'antica torre di [[#Orthanc|Orthanc]]. Posta al confine nord-occidentale del [[Gondor|Regno di Gondor]], assieme alla fortezza di [[Aglarond]], Isengard era deputata nella Terza Era al controllo dei guadi dell'[[Isen]], come difesa estrema contro le incursioni provenienti da Est. Nel 2150, infatti, una tribù di [[Esterling]], i [[Balchoth]], aveva invaso le terre di [[Rohan (Tolkien)|Rohan]] da oriente.
 
Il fiume Isen nasce a [[Methedras (Tolkien)|Methedras]], il monte che si trova alle spalle di Isengard e che costituisce una difesa naturale verso nord. Sugli altri tre lati la torre è protetta dalla difesa perimetrale muraria vera e propria conosciuta come "Il Cerchio di Isengard". Il muro di pietra è interrotto, a nord-est, da una saracinesca attraverso cui scorre l'[[Isen]], ed a sud dai cancelli di Isengard, posti su entrambe le sponde del fiume.
 
Isengard era un verde e piacevole luogo, con molti e grandi alberi e campi d'erba, nutriti dall'Isen. Orthanc stava nell'esatto centro.
 
Il [[Calenardhon]] fu sempre una regione poco popolata e non si riprese mai dalla [[Peste Nera (Terra di Mezzo)|Peste Nera]] che la flagellò nel 1636 T.E. Nei secoli successivi la popolazione decrebbe costantemente a causa dell'emigrazione verso le più fertili terre dell'[[Ithilien]] e delle sponde dell'[[Anduin]]. Le roccaforti locali furono lasciate nelle mani di capi locali ereditari, di sangue perlopiù misto. Questo fu anche il destino di Isengard; tuttavia Orthanc venne chiusa e le sue chiavi furono portate a [[Minas Tirith (Gondor)|Minas Tirith]].<ref>{{Cita libro|autore = John Ronald Reuel Tolkien|titolo = Racconti incompiuti|anno = 2015|editore = Bompiani|città = Milano|p = |pp = 604-605|ISBN = 88-452-7403-9}}</ref>
 
Quando il Calenardhon venne offerto a [[Eorl il Giovane]] da parte del [[Sovrintendente di Gondor|Sovrintendente]] [[Cirion]], prendendo il nome di Rohan, Isengard rimase a Gondor, unica fortezza da questi conservata a nord degli [[Ered Nimrais]], sebbene ormai quasi dimenticata.<ref>{{Cita libro|autore = John Ronald Reuel Tolkien|titolo = Racconti incompiuti|anno = 2015|editore = Bompiani|città = Milano|p = 460|pp = |ISBN = 88-452-7403-9}}</ref>
 
L'attenzione dei Sovrintendenti era infatti rivolta costantemente a oriente, da dove provenivano i pericoli maggiori per il reame.<ref>{{Cita libro|autore = John Ronald Reuel Tolkien|titolo = Racconti incompiuti|anno = 2015|editore = Bompiani|città = Milano|p = |pp = 557-558|ISBN = 88-452-7403-9}}</ref> Con il passare degli anni la popolazione di Isengard si intrecciò con quella del [[Dunland]] e i suoi legami con Gondor si affievolirono. Quando i Dunlandiani ripresero a razziare il territorio di Rohan, ai tempi in cui su questi regnava [[Déor]], Isengard manifestò un certo grado di complicità con gli invasori; infine, nel 2710 T.E., i Dunlandiani occuparono la fortezza, massacrando coloro che si opposero al loro dominio diretto.<ref>{{Cita libro|autore = John Ronald Reuel Tolkien|titolo = Racconti incompiuti|anno = 2015|editore = Bompiani|città = Milano|p = |pp = 559-560|ISBN = 88-452-7403-9}}</ref>
 
Negli anni successivi né Rohan né Gondor ebbero la forza di riconquistare la fortezza.<ref name=":0">{{Cita libro|autore = John Ronald Reuel Tolkien|titolo = Racconti incompiuti|anno = 2015|editore = Bompiani|città = Milano|p = 560|pp = |ISBN = 88-452-7403-9}}</ref> Nel 2758 T.E. i Dunlandiani, alleati con gli Esterling, invasero Rohan. Non potendo contare sull'aiuto di Gondor, impegnato a fronteggiare un'aggressione dei [[Corsari di Umbar]], il paese capitolò: i Rohirrim superstiti (compreso il loro sovrano, [[Helm Mandimartello]]) trovarono rifugio nelle fortificazioni montane, mentre il [[Lungo Inverno]] flagellava sia difensori che attaccanti. Infine [[Fréaláf Hildeson|Fréalaf]], nipote di Helm, uccise [[Wulf]], il comandante degli aggressori e Gondor riuscì a inviare dei rinforzi: i Dunlandiani furono cacciati dal paese<ref>{{Cita libro|autore = John Ronald Reuel Tolkien|titolo = Il Signore degli Anelli|anno = 2013|editore = Bompiani|città = Milano|p = |pp = 1150-1151|ISBN = 978-88-452-9261-3}}</ref> e Fréalaf prese Isengard per fame.<ref name=":0" />
 
[[File:Escudo Isengard.svg|thumb|upright=0.7|Lo scudo con la mano bianca, simbolo di [[Saruman]], Signore di Isengard]]
 
Prima della fine del 2759 T.E. Saruman si offrì di assumere il comando di Isengard,<ref>{{Cita libro|autore = John Ronald Reuel Tolkien|titolo = Il Signore degli Anelli|anno = 2013|editore = Bompiani|città = Milano|p = 1175|pp = |ISBN = 978-88-452-9261-3}}</ref> ristrutturandola e reintegrandola nel sistema di difesa occidentale di Rohan e Gondor. Data la fiducia di cui godeva presso [[Beren]], Sovrintendente di Gondor, la sua richiesta venne accolta e gli furono consegnate le chiavi di Orthanc.<ref>{{Cita libro|autore = John Ronald Reuel Tolkien|titolo = Racconti incompiuti|anno = 2015|editore = Bompiani|città = Milano|p = |pp = 560-561|ISBN = 88-452-7403-9}}</ref> {{Citazione necessaria|Da allora la valle d'Isengard prese il nome di ''Nan Curunír'', ossia "Valle dello Stregone".}}
 
Durante la [[Guerra dell'Anello]], Isengard divenne la base delle operazioni di Saruman contro i Rohirrim, ed egli insozzò la vallata, abbattendo gli alberi (e, nella versione cinematografica, costruendo una diga che bloccava l'Isen). La valle di Isengard venne deturpata con delle profonde cavità, usate per generare gli [[Uruk-hai]] e forgiare armi. Isengard divenne la dimora di innumerevoli [[Orchi (Tolkien)|Orchi]] e Uruk-hai, con i quali Saruman tentò di conquistare Rohan. Infine un'armata di [[Ent]] e [[Ucorni]] guidata da [[Barbalbero]] di [[Fangorn]] attaccò Isengard, prendendo la vallata, sebbene non potessero prendere Orthanc.
Dopo aver preso la vallata, gli hobbit [[Meriadoc Brandibuck]] e [[Peregrino Tuc]] vennero nominati i "guardiani della porta" e ricevettero la visita del re [[Théoden]] di Rohan, di [[Aragorn]] e di [[Gandalf]] davanti ai cancelli, venuti per rendere conto a Saruman del male fatto. Saruman venne affrontato, ma rifiutò il perdono offertogli da Gandalf, restando con il suo servo [[Grima Vermilinguo]] sotto la custodia di Barbalbero. Saruman fuggì da Isengard dopo la sconfitta di [[Sauron]], sfruttando la pietà di Barbalbero.
Durante la [[Quarta Era]] Isengard venne restaurata, e Barbalbero ripiantò molti alberi. Gli Ent distrussero il cerchio di mura, e nominarono la nuova foresta “Treegarth di Orthanc”. Sempre durante la Quarta Era, Orthanc divenne nuovamente una torre del Regno Riunito di [[Arnor]] e Gondor sotto il dominio del re [[Aragorn]] ''Elessar''.
 
== Orthanc ==