Flavia Domitilla (figlia di Domitilla minore): differenze tra le versioni

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[[Svetonio]], nato nel [[69]] y così contemporaneo di Domitilla, non dà alcuna informazione sulla persona di Domitilla, ma la menziona come una persona ben conosciuta dai suoi lettori: infatti nella sua opera ''[[Vite dei Cesari]]'', (pubblicata nel [[119]]–[[121]], dice che il principale assassino dell'imperatore Domiziano nel [[96]], Stefano, era "intendente di Domitilla".<ref>[http://www.progettovidio.it/dettagli1.asp?id=1357&opera=Vita%20dei%20Cesari&libro=Libro%20VIII%20(Domiziano) Svetonio, ''Vita di Domiziano'', 17]</ref>
 
Svetonio racconta pochissimo prima nello stesso libro che Domiziano "fece uccidere tutto ad un tratto, per il più leggero sospetto e quasi nell'esercizio stesso del consolato, suo cugino Flavio Clemente, personaggio assolutamente inattivo, di cui, pubblicamente, aveva destinato i figli, ancora piccoli, ad essere suoi successori e a perdere i loro nomi precedenti, per chiamarsi uno Vespasiano e l'altro Domiziano. Fu soprattutto questo delitto ad affrettare la sua morte".<ref>Svetonio, ''Vita di Domiziano'', 15] </ref> Non menziona che la sposa di questo Flavio Clemente e la madre dei due figli menzionati era Domitilla, cosa che sappiamo da altre fonti.
 
[[Quintiliano]] menziona nel prefazio del libro IV della sua più famosa opera, l'''[[Institutio oratoria]]'', che Domiziano gli aveva affidato l'istruzione di questi due ragazzi, nipoti di sua [[Domitilla Minore|sorella]].<ref>[http://www.intratext.com/IXT/LAT0332/_P1B.HTM Quintiliano, ''Institutio Oratoria'', IV, praefatio]</ref>
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Alcuni suppongono che Cassio Dione e Bruttius parlavano di due distinte vittime di Domiziano appartenenti alla stessa famiglia senatoriale e chiamate ognuna Flavia Domitilla.<ref name=Cain>[https://books.google.it/books?id=CgzLaNg-Gb4C&pg=PA196&dq=%22posits+the+existence%22+Keresztes&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=%22posits%20the%20existence%22%20Keresztes&f=false Andrew Cain, ''Jerome's Epitaph on Paula: A Commentary on the Epitaphium Sanctae Paulae with an Introduction, Text, and Translation'' (Oxford University Press 2013 ISBN 978-0-19967260-8), p. 196]</ref>
 
[[Cesare Baronio]] (1538–1609) è stato il primo ad affermare che queste due distinte donne dal nome identico c'erano:<ref>[https://books.google.it/books?id=UFa8vXmbRKUC&pg=PA129&dq=%22Baronius+was+the+first+to%22&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=%22Baronius%20was%20the%20first%20to%22&f=false John Granger Cook, ''Roman Attitudes Toward the Christians: From Claudius to Hadrian'' (Mohr Siebeck 2011 ISBN 978-3-16150954-4), p. 129]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=LxeIAgAAQBAJ&pg=PA116&dq=%22Baronius+was+the+first+to%22&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwiJtob6osvPAhVIC8AKHXXKD3YQ6AEIHTAA#v=onepage&q=%22Baronius%20was%20the%20first%20to%22&f=false Brian Jones, ''The Emperor Domitian'' (Routledge 2002 ISBN 978-1-13485313-7), p. 116]</ref> nell'antichità nessun autore lo disse e Svetonio poté dire che Stefano, l'assassino di Domiziano, era "intendente di Domitilla" senza dovere specificare di quale Domitilla si trattava.<ref>[https://books.google.it/books?id=Gr9xtakCRpsC&pg=PA530&dq=%22mentions+two+Domitillas%22&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=%22mentions%20two%20Domitillas%22&f=false Leo H. Canfield, ''The Early Persecutions of the Christians'' (ristampa: The Lawbook Exchange 2005] ISBN 978-1-58477481-5]), pp. 82–83]</ref>
 
Altri giudicano più probabile che una sola Flavia Domitilla è stata relegata da Domiziano e che esistono errori nei testi o di Cassio Dione o di Eusebio o di tutti e due.<ref>[https://books.google.it/books?id=UFa8vXmbRKUC&pg=PA130&dq=granger+misunderstanding+neptis&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=granger%20misunderstanding%20neptis&f=false John Granger Cook, ''Roman Attitudes Toward the Christians: From Claudius to Hadrian'' (Mohr Siebeck 2011 ISBN 978-3-16150954-4), p. 130]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=DBSEpf_7pGYC&pg=PA208&dq=%22explain+the+errors%22+Bruttius&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwjd4ISAtozQAhWrCcAKHY9UDokQ6AEIHDAA#v=onepage&q=%22explain%20the%20errors%22%20Bruttius&f=false Cilliers Breytenbach, Laurence L. Welborn, ''Encounters with Hellenism'' (BRILL 2004 ISBN 978-9-00412526-1), p. 208]</ref> Dicono che è possibile, per esempio, che i nomi delle isole geograficamente vicine di Ponza e di Pandataria siano stati confusi.<ref>[https://books.google.it/books?id=Y1oAISUc8ugC&pg=PA167&dq=Spence+%22easily+accounted%22&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=Spence%20%22easily%20accounted%22&f=false Stephen Spence, ''The Parting of the Ways: The Roman Church as a Case Study'' (Peeters 2004 ISBN 978-9-04291336-3), p. 167]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=vOoxGmc1DGAC&lpg=PP1&dq=%22Peter%20Lampe%22%20%22Christians%20at%20Rome%20in%20the%20First%20Two%20Centuries%3A%20From%20Paul%20to%20Valentinus%22&hl=fr&pg=PA200#v=onepage&q&f=false Peter Lampe, ''Christians at Rome in the First Two Centuries: From Paul to Valentinus'' (A&C Black 2006 ISBN 978-0-82648102-3), p. 200]</ref>
 
== Culto nella Chiesa cattolica ==
Nel IX secolo Flavia Domitilla è per la prima volta inclusa in una lista dei santi: il [[martirologio]] di [[Floro di Lione]] le dedica un longo elogio sulla base degli ''[[Atti dei santi Nereo e Achilleo]]'' e le attribuisce come festa il 7 maggio, forse solo perché il ''[[Martyrologium Hieronymianum]]'' ricordava in tale data un san Flavio,<ref>[https://archive.org/stream/lesmartyrologesh00quen#page/364/mode/2up/search/Florus Henri Quentin, ''Les martyrologes historiques du Moyen-Âge'' (Paris 1908), pp. 364–366]</ref><ref name=JE130>[http://www.digi-archives.org/pages/echos/ESM062018.pdf Jean Éracle, ''Une grande dame de l'ancienne Rome: Flavia Domitilla, petite fille de Vespasien'' in ''Échos de Saint-Maurice'', 1964, vol. 62, p. 130]</ref> e la menziona anche il 12 maggio dicendo, di nuovo sulla base degli stessi ''Atti'', che [[Nereo e Achilleo]], celebrati in quel giorno, erano i suoi eunuchi.<ref>Quentin (1908), p. 362</ref> Il martirologio di [[Adone di Vienne]] fa lo stesso più brevemente.<ref name=JE130/><ref>[http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b9066957q/f20.item.zoom ''Martyrologe d'Adon'', 18 verso e 19 recto]</ref><ref name=JE130/> Il [[martirologio di Usuardo]] ha copiato quello di Adone ed è stato a sua volta copiato dal [[Martirologio Romano]] di [[Cesare Baronio]], che credeva nella leggenda degli ''Atti dei santi Nereo e Achilleo''<ref>[https://books.google.it/books?id=bUhjIXgZla4C&pg=PA41&dq=%22expressed+his+belief%22+legend+Nereus&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=%22expressed%20his%20belief%22%20legend%20Nereus&f=false Tina Saji, ''Christian Social Reformers'' (Mittal 2005 ISBN 978-81-8324008-6), p. 41]</ref> e che nel 1595 fece inserire nel [[Calendario romano generale]] il nome di Domitilla insieme con quelli di Nereo e Achilleo nella festa di questi, il 12 maggio.
 
Da allora fino all'edizione rivista del 2001, il Martirologio Romano diceva sotto la data del 7 maggio: "A [[Terracina]] in [[Campagna]] è il Natale della B. Flavia Domitilla Vergine, e martire; la quale essendo figliuola d'una sorella di Flavio Clemente Console, e da S. Clemente consacrata col sacro velo, nella persecuzione di Domiziano, per la fede di Cristo, con molti altri confinata nell'Isola Ponza, vi sopportò un lungo martirio, ma all'ultimo condotta a [[Terracina]], con la dottrina, e miracoli convertendo molti a Cristo, per ordine del Giudice, dato fuoco alla camera dove ella abitava con le sue Vergini Eufrosina, e Theodora, abbruciata, finì il corso del suo glorioso martirio. Se ne fa festa anche insieme con i santi martiri Nereo, e Achilleo, alli 12 di maggio."<ref>[https://books.google.it/books?id=_SVSAAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=Martirologio+romano++italiano&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=Martirologio%20romano%20%20italiano&f=false Martirologio Romano tradotta in italiano (Roma 1668)]</ref>
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L'edizione attuale del ''Martirologio Romano'' dice nella data del 7 maggio: "A Roma, commemorazione di santa Domitilla, martire, figlia di sorella del console Flavio Clemente, che, accusata durante la persecuzione dell'imperatore Domiziano di negare gli dei pagani, a causa della sua testimonianza a Cristo, è stata relegata con altri all'isola di Ponza, e lì ha subito un lungo martirio.<ref>''Romae, commemoratio sanctae Domitillae, martyris, quae, filia sororis Flavii Clementis consulis, cum in persecutione Domitiani imperatoris accusata esset deos alienos negandi, ob testimonium Christi cum aliis in insulam Pontiam deportata, longum ibi martyrium duxit'': ''Martyrologium Romanum'' (Typis Vaticanis 2004 ISBN 978-88-209-7210-3), p. 274</ref>
 
Già nel 1969, è stato rimosso dal [[Calendario romano generale]] il nome de Domitilla (inseritovi soltanto nel 1595), perché il suo culto non ha alcun fondamento nella tradizione.<ref>''[https://archive.org/details/CalendariumRomanum1969 Calendarium Romanum]'' (Typis Vaticanis 1969), p. 123 </ref> Perciò Domitilla non è più menzionata il 12 maggio, festa dei soldati martiri Nereo e Achilleo.
 
== Culto nella Chiesa ortodossa ==