Pipino il Gobbo: differenze tra le versioni

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Comunque anche se considerato illegittimo, Pipino continuò a vivere a Corte, anche dopo che il suo nome, Pipino, nel [[780]], era stato passato al suo fratellastro, il terzogenito, [[Pipino d'Italia|Carlomanno]], che, nel [[781]], divenne [[re d'Italia]]. (Questo perché, presso i Franchi come presso moltissime dinastie regali precedenti e successive, l'attribuzione ad uno dei rampolli del nome del nonno, re anch'egli, aveva quasi il significato di una designazione di successione al trono).
 
Sembra che tra il [[791]] ed il [[792]], alcuni nobili Franchi ordissero una congiura che avrebbe attentato alla vita di Carlo e dei suoi tre figli, [[Carlo il Giovane]], [[Pipino d'Italia|Carlomanno]] e [[Ludovico il Pio|Ludovico]] (Lotario, il gemello di Ludovico, era morto bambino, nel [[780]] circa). La congiura venne scoperta, nel corso del [[792]], ed in una assemblea, a [[Ratisbona]], si giunse alla conclusione che lo stesso Pipino, aveva dato il suo consenso a prendere il posto del padre, se la congiura fosse andata a buon fine. La pena fu molto severa, a tutti i congiurati venne comminata la pena capitale, che fu eseguita per tutti meno che per Pipino, che fu obbligato a prendere i voti, fu [[tonsura]]to e rinchiuso, pare con l'obbligo del silenzio, nel monastero[[abbazia di Prüm]] situato sull'omonimo fiume, affluente della [[Mosella]].
 
== Note ==