Vittoria cadmea: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Kadmos dragon Louvre E707.jpg|thumb|upright=1.3|Cadmo e il drago, [[Ceramica calcidese|anfora calcidese]] a [[figure nere]] (circa [[560 a.C.|560]]-[[550 a.C.]]). [[Museo del Louvre|Musée du Louvre]].]]
 
L'espressione viene comunemente riferita alla vicenda della lotta fratricida di [[Eteocle]] e [[Polinice]], figli di [[Edipo]] e discendenti di [[Cadmo]], che si uccisero l'un l'altro per il possesso di [[Tebe (Grecia)|Tebe]]. La città, infatti, era stata fondata da Cadmo che vi eresse quella che per questo motivo fu detta la ''[[Rocca cadmea]]''. L'episodio, noto come la Spedizione dei Sette a Tebe, ha fornito ispirazione alla [[Tragedia greca|tragedia]] ''[[I sette contro Tebe]]'' di [[Eschilo]].
 
È questa l'interpretazione corrente dell'espressione erodotea, alla quale aderisce anche [[Plutarco]]: «Gli antichi definivano vittoria cadmea, in quanto turpe e miserrima, quella dei due fratelli davanti a Tebe».<ref>Plutarco, ''Sull'educazione dei figli''.</ref>.