Eufemio da Messina: differenze tra le versioni

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I musulmani, che forse avevano già progettato un'invasione della Sicilia, prepararono una flotta di 70 navi, chiamando al ''[[jihād]]'' marittimo il maggior numero di volontari, ufficialmente per assolvere a un obbligo morale ma di fatto per allontanare dall'[[Ifriqiya|Ifrīqiya]] il maggior numero possibile di sudditi facinorosi, che non avevano mancato di creare gravi tensioni: iniziò così la [[conquista islamica della Sicilia]].
Nell'[[827]] Eufemio tornò in [[Sicilia]] con una grande flotta comandata da [[Asad ibn al-Furat]] che sbarcò nei pressi diMazaradi Mazara del Vallo, in una zona oggi denominata "cala dei turchi". Tuttavia dovette presto rendersi conto che i capi arabi da liberatori si erano trasformati in conquistatori, tradendo gli accordi precedentemente intercorsi e diventando suoi nemici.
 
Eufemio fu assassinato a [[Enna|Castrogiovanni]], durante l'assedio ([[828]]), tradito dai cittadini con cui aveva cercato di riprendere contatto contro il nuovo invasore, dopo che gli Arabi lo avevano estromesso<ref>Peter Sammartino, William Roberts, ''[http://books.google.it/books?id=SJ8KB0YifC4C Sicily: An Informal History]'', Associated University Presse, 2001, p. 43.</ref>. Con successive iniziative militari e fino alla fine del secolo, gli Arabi porteranno avanti la conquista dell'isola.