Antilegomena: differenze tra le versioni

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#Dopo di che vanno riconosciute le epistole di Paolo; segue nell'ordine la rimanente epistola di Giovanni e similmente bisogna mantenere l'Epistola di Pietro. Dopo di loro poniamo, se sembra appropriato, l'[[apocalisse di Giovanni]], su cui riporteremo le diverse opinioni a tempo debito. Questi perciò appartengono agli scritti accettati.
#Fra i testi disputati (antilegomena), che tuttavia sono riconosciuti da molti, si trovano le cosiddette epistole di Giacomo e di Giuda, e anche la Seconda di Pietro, e quelle chiamate Seconda e Terza di Giovanni, sia che appartengano effettivamente all'evangelista o a un'altra persona con lo stesso nome.
#Fra gli scritti apocrifi vanno contati gli [[Atti di Paolo]] e il cosiddetto [[Pastore di Erma|Pastore]], e l'[[Apocalisse di Pietro]] e, in aggiunta a questi, la restante [[epistola di Barnaba]] e la cosiddetta [[Didascalia apostolorum|Didascalia degli Apostoli]] e, come ho detto prima, l'Apocalisse di Giovanni, se sembra appropriato, che alcuni respingono, ma che altri classificano fra i testi accettati.
#e fra questi alcuni inseriscono il [[Vangelo degli Ebrei]], che è apprezzato specialmente dagli ebrei che hanno accettato Cristo. Tutti questi possono essere considerati antilegomena, cioè disputati''
#Ci sentiamo in dovere di dare il catalogo anche di quei libri che si distinguono da quelle opere che, per tradizione ecclesiastica, sono visti come veri e genuini e comunemente accettati, oppure, pur non canonici ma disputati, sono tuttavia noti alla maggior parte degli scrittori ecclesiastici. Ci sentiamo in obbligo di dare questo catalogo cosicché saremo in grado di riconoscere sia questi libri che quelli che sono citati dagli eretici con il nome di apostoli, fra cui, ad esempio, i libri come il [[vangelo di Pietro]], di [[Vangelo di Tommaso|Tommaso]], di [[Vangelo di Mattia|Mattia]] e di altri simili, e gli [[Atti di Andrea]], di Giovanni e di altri apostoli. Nessuno, fra coloro che appartengono alla successione di scrittori ecclesiastici, li ha ritenuti degni di menzionarli nei propri scritti