Condrite (astronomia): differenze tra le versioni

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== Condriti ordinarie ==
Le condriti ordinarie, abbreviate OC, sono chiamate in questo modo perché rappresentano il tipo più comune di meteoriti che cadono sul nostro pianeta: circa l'80% del totale e il 90% delle meteoriti rocciose. Contengono numerosi condruli, una matrice sparsa (10-15% della pietra), alcune inclusioni refrattarie chiamate CAI e una quantità variabile di [[ferro meteorico|lega metallica ferro-nichel]] e [[troilite]] (FeS). Le condriti ordinarie si distinguono chimicamente per il loro impoverimento negli elementi litofili refrattari come Ca, Al, Ti, e [[terre rare]] rispetto al silicosilicio e dal punto di vista [[abbondanza isotopica|isotopico]] per i loro rapporti inusualmente alti <sup>17</sup>O/<sup>16</sup>O rispetto a <sup>18</sup>O/<sup>16</sup>O se paragonati alle rocce terrestri. Il diametro dei condruli di solito varia tra 0,5 e 1&nbsp;mm. Molte, ma non tutte, sono state sottoposte ad un significativo grado di [[metamorfismo]] e hanno raggiunto temperature ben al di sopra dei 500&nbsp;°C nel loro [[corpo progenitore]]. Sono divise in tre gruppi in base alla diversa quantità totale di metallo presente.
 
* Condriti '''H''', anche dette olivine-bronziti, prendono il nome dal termine ''High'' (it: alto) per il loro alto contenuto complessivo di ferro e alto contenuto di ferro metallico (15-20% di lega Fe-Ni metallica in massa)<ref>[http://meteorites.wustl.edu/id/metal.htm metal, iron, & nickel in meteorites<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, e per condruli più piccoli di quelli presenti nei tipi L e LL. Circa il 42% delle condriti ordinarie ricade in questo gruppo.
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== Tipi petrologici ==
La classificazione di una condrite nei suddetti gruppi è determinata dalle sue caratteristiche ''primarie'': chimiche, mineralogiche e isotopiche. Il grado in cui è stata interessata da processi ''secondari'' di metamorfismo termico e alterazione acquosa sul corpo progenitore è indicataindicato invece dal suo tipo petrologico, un numero che segue il nome del gruppo (es. H4).
 
L'attuale schema per descrivere i tipi petrologici fu concepito da Van Schmus e Wood nel 1967.<ref name="Van Schmus">{{Cita pubblicazione |cognome=Van Schmus |nome=W. R. |cognome2=Wood |nome2=J. A. |anno=1967 |titolo=A chemical-petrologic classification for the chondritic meteorites |rivista=Geochimica et Cosmochimica Acta |volume=31 |pagine=747–765 |doi=10.1016/S0016-7037(67)80030-9 |bibcode=1967GeCoA..31..747V |numero=5}}</ref> In realtà lo schema di Van Schmus e Wood è costituito da due schemi distinti: uno che descrive l'alterazione acquosa (tipi 1 e 2) e un altro che descrive il metamorfismo termico (tipi dal 3 al 6).