Basilica di Santa Maria della Sanità: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 85438927 di IlSistemone (discussione)
Restyling
Riga 1:
{{Edificio religioso
|DedicatoA = [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]
|NomeEdificio= Basilica di Santa Maria della Sanità
|Immagine = Santa Maria della Sanità 2012.jpg
|Didascalia = Facciata
|Larghezza =
|Didascalia = Facciata
|Città = [[File:CoA Città di Napoli.svg|22 px]] [[Napoli]]
|Regione = [[File:Regione-Campania-Stemma.svg|18 px]] [[Campania]]
|SiglaStato = ITA
|Regione = {{IT-CAM}}
|Città = [[Napoli]]
|Religione = [[Cattolicesimo|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
|DedicatoA = [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]
| Ordine = [[Ordine francescano]]
| Diocesi = [[Arcidiocesi di Napoli]]
|AnnoConsacr =
|Architetto = [[Giuseppe Nuvolo]]
|InizioCostr = 1602
|StileArchitett = [[architettura barocca|barocco]]
|FineCostr = 1614
|InizioCostr = [[1602]]
|NomeEdificio= Basilica di Santa Maria della Sanità
|FineCostr =
|Website =
}}
 
La '''basilica di Santa Maria della Sanità''' (ovolgarmente popolarmenteconosciuta anche come '''chiesa di San Vincenzo alla Sanità''')<ref>Conosciuta così soprattutto dagli abitanti del rione, in quanto al suo interno è custodita una statua votiva di San Vincenzo Ferrer utilizzata durante le feste patronali dedicate al santo.</ref><ref name=T377>{{Cita|Touring club|p. 377}}</ref> è una chiesa [[basilica]]le di [[Napoli]] sita nel [[rione Sanità]].
 
La chiesa si erge sopra il sito delle [[catacombe di San Gaudioso]].
Sorge nel popolare [[rione Sanità]] ed è nota ai suoi abitanti con il nome di San Vincenzo detto '''o Munacone'', in quanto in essa è custodita la statua del santo [[Ordine dei frati predicatori|domenicano]] [[San Vincenzo Ferreri|Vincenzo Ferreri]], il cui culto è molto radicato e sentito nel rione<ref>Touring Club Italiano, ''op. cit.''</ref>; fu eretta su disegno del domenicano fra' [[Giuseppe Nuvolo]] nel [[1602]]-[[1613]], sul sito delle [[catacombe di San Gaudioso]].
== Storia e descrizione ==
[[File:Sanvinsanita.jpg|thumb|left|La cupola maiolicata vista dall'omonimo ponte]]
[[File:Basilica di Santa Maria della Sanità 2.JPG|thumb|left|Interno]]
Il complesso di Santa Maria della Sanità fu costruito da [[Giuseppe Nuvolo|Fra’ Giuseppe Nuvolo]] tra il [[1602]] e il [[1610]], mentre nel [[1613]] fu terminata la [[cupola]] maggiore.
 
== Cenni storici ==
La [[facciata]], con decorazioni in stucco degli inizi del [[XVIII secolo|Settecento]], è affiancata da un alto [[campanile]] costruito tra [[1612]] e [[1614]] (l'orologio in maiolica è settecentesco).
Il complesso religioso di Santa Maria della Sanità fu fondato già a partire dal 1577, in quanto poco tempo prima, nell'area in cui sono le [[catacombe di San Gaudioso]], fu ritrovata la tavola con l'immagine di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] databile al V-VI secolo, ora in chiesa. Il ritrovamento spinse i fedeli a chiedere all'allora vescovo di Napoli [[Paolo Burali d'Arezzo]] di edificare in quella zona una chiesa da dedicare al culto proprio della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]].<ref name=Uff>{{Cita web|url=http://www.catacombedinapoli.it/it/luoghi/basilica-di-santa-maria-sanita-napoli|titolo=Storia e descrizione della chiesa dal sito "Catacombe di Napoli"|accesso=02/02/2017}}</ref>
Esternamente colpisce la bella cupola rivestita di maioliche gialle e verdi, particolare anche per il suo disegno e tipica dell'artista che la progettò.
[[File:Cupole della basilica di Santa Maria della Sanità.jpg|thumb|left|Vista della cupola maiolicata e del campanile della basilica dal [[ponte della Sanità]]]]
 
Completata la parte conventuale nel 1577, quindi un anno prima della morte del Burali d'Arezzo, fu innalzata la chiesa di Santa Maria della Sanità e la stessa fu affidata in gestione all'[[Ordine dei frati predicatori]]. La costruzione dell'opera si deve all'architetto e frate domenicano [[Giuseppe Nuvolo]], che compì i lavori tra il 1602 e il 1610.<ref name=T377/> Al 1613 risale invece il completamento della cupola maggiore mentre tra il 1612 e il 1614 ci fu la chiusura del cantiere con la costruzione del campanile adiacente.<ref name=T377/>
La pianta circolare della chiesa rappresenta una delle prime affermazioni monumentali dell'architettura controriformata; essa è costituita da una [[croce greca]] e [[presbiterio]] rialzato, espediente questo ideato dal frate architetto per inglobare la preesistente basilica paleocristiana, permettendo quindi l'ingresso diretto alla catacomba.
L'interno è vasto e semplice nelle modanature e nell'assenza di decorazioni policrome, ma complesso nell'articolazione dei volumi: la croce greca infatti è inscritta in un quadrato.
Numerose poi sono le opere d'arte, anche del periodo contemporaneo, presenti lungo la [[navata]] e nelle cappelle laterali.
 
Nel 1628 si ebbero lavori di adeguamento che interessarono tutta la zona absidale della chiesa; a questa fase sono riconducibili anche i lavori nella sottostante cripta. Successivamente nel 1677 si registra all'opera [[Dionisio Lazzari]], che eseguì sicuramente il pulpito marmoreo in navata ed a cui è attribuito anche il rivestimento marmoreo dello scalone absidale, fino ad allora in piperno.<ref name=Uff/>
Ai lati dell'ingresso ci sono due acquasantiere a muro, in marmi policromi, databili alla metà del [[XVII secolo|Seicento]], con lo stemma dell'[[Ordine dei Frati Predicatori|Ordine domenicano]].
 
Altri lavori di restauro si ebbero nel corso del Settecento, dove si documenta nel 1725 l'attività del maiolicaro [[Gaetano Massa]]. In questa fase si ebbero le aggiunte decorative in stucco lungo la facciata principale, nel campanile della chiesa invece fu aggiunto l'orologio mentre la cupola fu rivestita da maioliche così come i pavimenti delle cappelle laterali.
[[File:SanitaNapoli.JPG|thumb|Scorcio dell'abside]]
[[File:Sanità particolare.jpg|thumb|Particolare delle sculture]]
[[File:SanitaNapoli2.JPG|thumb|L'organo]]
La prima cappella a destra è dedicata a [[san Nicola]], raffigurato nella pala d'altare in gloria tra il beato Ceslao di [[Cracovia]] e [[san Luigi Bertrando]]. Sulla parete destra della cappella è stato collocato, l'affresco con la ''Madonna della Sanità'', proveniente dalla [[cripta]]. Il dipinto, datato tra il [[V secolo|V]] e il [[VI secolo]], è la più antica immagine mariana conosciuta a Napoli.
La seconda cappella, intitolata a [[San Pietro martire]], conserva una tavola databile intorno al [[1610]], raffigurante il ''Martirio di san Pietro da Verona'', martire domenicano, opera del fiorentino [[Giovanni Balducci]].
La terza a destra, è dedicata a [[san Vincenzo Ferreri]], sacerdote domenicano spagnolo, rappresentato nel dipinto di [[Luca Giordano]] mentre predica alla folla. Negli ovali laterali, di [[Vincenzo Siola]], il santo è raffigurato nell'atto di compiere miracoli.
 
Con l'avvento della casa napoleonica agli inizi dell'Ottocento, ci fu la soppressione ed espulsione dell'Ordine domenicano. La chiesa venne quindi affidata ai [[Ordine francescano|francescani]] e l'edificio iniziò a riempirsi al suo interno di opere devote al nuovo ordine religioso: sono questi i casi della tela sui ''Martiri francescani di Nagasaki'', della ''Madonna del Buon Consiglio'' e di altre opere e oggetti devozionali custoditi lungo le navate e che sostituirono quelle dedicate ai santi domenicani. Nel 1809 intanto gran parte del monastero fu demolito per far spazio alla strada voluta da [[Giuseppe Bonaparte]] per raggiungere più facilmente la [[Reggia di Capodimonte]] sulla collina [[Capodimonte (Napoli)|omonima]]. Nel corso dello stesso secolo, inoltre, fu restaurato il pavimento.
Nella quarta cappella a destra, dedicata alla [[Madonna del Rosario]], troviamo la grande pala di [[Giovanni Bernardino Azzolino]] ([[1612]]), racchiusa in una cona di legno intagliato e dorato della prima metà del [[XVII secolo]]: il dipinto, nella parte centrale, raffigura la ''Madonna del Rosario e santi''. Nella predella è rappresentato l<nowiki>’</nowiki>''Episodio della condanna degli Albigesi'' ed in alto, nella [[cimasa]], l<nowiki>’</nowiki>''Eterno Padre''.
Nella quinta a destra, consacrata a [[Santa Caterina d'Alessandria]], il dipinto con lo ''Sposalizio mistico di santa Caterina'' è opera di [[Andrea Vaccaro]].
Ancora del Vaccaro nella cappella successiva è la ''Santa Caterina da Siena che riceve le stimmate'', realizzata nel [[1659]] come la precedente tela.
La settima cappella a destra è dedicata alla ''Madonna del Buonconsiglio'', raffigurata in un dipinto [[XIX secolo|ottocentesco]]. Da poco vi è stata ricollocata la tela di Luca Giordano con i ''Santi Pio V e Alberto Magno'', databile al [[1672]].
 
Nella chiesa, infine, è conservata entro una teca la statuetta ottocentesca in legno dipinto di san Vincenzo Ferrer, secondo una tradizione innalzata nel 1836 dai fedeli per sconfiggere l'epidemia di colera che colpì la città.<ref name=Uff/>
Una bella scala a tenaglia, conduce alla parte presbiteriale dominata dall'altare maggiore, in marmi policromi, della seconda metà del Settecento. Sull'altare fu collocato il [[ciborio]] opera di oreficeria del converso domenicano frate Azaria, datato [[1628]].
Nell'[[abside]], all'interno di una decorazione in stucco e cartapesta, è posta la ''Madonna della Sanità'' del fiorentino [[Michelangelo Naccherino]], del primo decennio del [[XVII secolo|Seicento]]. Nel presbiterio, il bel coro ligneo fu realizzato tra il [[1618]] e il [[1620]] da [[Leonardo Bozzaotra]] e [[Michelangelo Cecere]]. Il catino absidale fu decorato con l<nowiki>’</nowiki>''Eterno Padre in gloria'' di [[Crescenzio Gamba]] alla metà del XVIII secolo. Sulla sinistra troviamo lo scenografico [[pulpito]] in commesso marmoreo di [[Dionisio Lazzari]] ([[1678]] circa).
 
== Descrizione ==
Al di sotto del presbiterio si apre l'ingresso alla basilica paleocristiana. La decorazione in stucco è opera di [[Arcangelo Guglielmelli]] e [[Cristoforo Schor]] ([[1708]]). Gli affreschi sui dieci altari laterali con storie di martiri sono del pittore solimenesco [[Bernardino Fera]]. Sul pavimento e lungo le pareti sono disposte varie lastre tombali ed epigrafi con datazioni che vanno dal V al XIX secolo.
=== Esterno ===
La [[facciata]], con decorazioni in stucco degli inizi del Settecento, è affiancata da un alto [[campanile]] costruito tra il 1612 e il 1614 e che vede sul fronte un orologio in maiolica aggiunto nel Settecento.<ref name=T377/> La parte estrema superiore della torre campanaria è inoltre caratterizzata da una [[Cuspide (architettura)|cuspide]] ottagonale che sarà anche utilizzata come modello dallo stesso architetto domenicano in occasione dei lavori di ristrutturazione del campanile della [[Basilica santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore|basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore]] a [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza Mercato]].
 
L'ampia cupola, rivestita esternamente di maioliche settecentesche gialle e verdi della bottega di [[Gaetano Massa]], è una delle maggiori e più importanti di Napoli.
La cappella successiva, dedicata al SS. Crocifisso, ha sull'altare di sinistra il dipinto di Luca Giordano con ''L'estasi della Maddalena'' ([[1671]]-[[1672|72]]) e ai lati ''Santa Marta'' e ''San Lazzaro''. Nella cappella vicina, intitolata a [[San Tommaso d'Aquino]], c'è il dipinto raffigurante ''San Tommaso che riceve il cingono della castità'' datato [[1652]], di [[Pacecco De Rosa]]. Qui si conserva anche un'antica cattedra episcopale databile tra VI e [[IX secolo]].
 
=== Interno ===
Da qui si passa all'antisagrestia, decorata a “graffiti” da [[Giovan Battista Di Pino]] ([[1625]] circa) con la raffigurazione della ''Discesa dello Spirito Santo'' sui frati predicatori e [[grottesca|grottesche]] nella [[Volta (architettura)|volta]]. Nell'antisagrestia sono conservati gli ex voto di San Vincenzo Ferreri, affettuosamente chiamato dagli abitanti del quartiere “il Monacone”, e delle interessanti foto d'epoca della sua festa. In sagrestia, l'altare in marmi policromi risale al [[1728]]. Attualmente sull'altare è collocata una tela di [[Giovanni Pisani]] raffigurante la ''Madonna della Sanità''([[2003]]).
==== Pianta ====
{| align="left"
|
{| style="white-space:nowrap"
|-
|style="font-size: 90%;" align=left width="75%"|
#Pulpito di [[Dionisio Lazzari]];
#Scalone monumentale che porta alla zona absidale;
#Cripta (basilica paleocristiana) e ingresso alle [[catacombe di San Gaudioso]];
#''San Biagio tra i santi Antonino e Raimondo da Penafort'' di [[Agostino Beltrano]];
#''Matrimonio mistico di Santa Rosa da Lima'' di [[Luca Giordano]];
#''Annunciazione'' di [[Giovanni Bernardo Azzolino]];<br />ai lati ''Santa Margherita di Città di Castello'' e ''Santa Margherita d'Ungheria'' di [[Gaspare Traversi]];
#''Circoncisione'' di [[Giovan Vincenzo da Forlì]];<br />a destra è il ''San Domenico che diffonde il Rosario'' di [[Giovanni Balducci]],<br />a sinistra è la ''Santa Lucia'' di [[Girolamo De Magistro]];
#''Martiri di Nagasaki'' di anonimo;<br />a sinistra, ''San Michele Arcangelo'' di anonimo;
#''San Tommaso d'Aquino che riceve il cingolo della castità'' di [[Pacecco De Rosa]];
#''Estasi della Maddalena'' di [[Luca Giordano]];<br />ai lati ''Santa Marta'' e ''San Lazzaro'' di [[Francesco Solimena]]'';
#Crocifisso ligneo;
#Presbiterio;
#''Madonna del Buon Consiglio'' di ignoto ottocentesco;
#''Gloria di san Pio V, Alberto Magno e santi'' di [[Luca Giordano]];
#''Santa Caterina da Siena riceve le stimmate'' di [[Andrea Vaccaro]];
#''Nozze mistiche di Santa Caterina d'Alessandria'' di [[Andrea Vaccaro]];
#''Polittico del Rosario'' di [[Giovanni Bernardo Azzolino]];
#''Predica di San Vincenzo Ferrer'' di [[Luca Giordano]];<br />ai lati due ovali con ''Miracoli di san Vincenzo'' di [[Vincenzo Siola]];<br />all'esterno, sulla colonna di destra, affresco staccato della ''Madonna dell Sanità'' del V-VI secolo;
#''Martirio di San Pietro da Verona'' di [[Giovanni Balducci]];
#''Santi Nicola, Ceslao e Luigi Bertrando'' di [[Luca Giordano]];<br />a sinistra, ''San Lazzaro'' di anonimo e ''Madonna addolorata'' di [[Francesco Solimena]];
#Antisacrestia;
#Sacrestia;
#[[Chiostro di Santa Maria della Sanità|Chiostro ellittico]].
| [[File:Basilica di Santa Maria della Sanità - Pianta.svg|right|400x400px|Pianta]]
|}
|}
{{clear}}
 
==== Aula, transetto e presbiterio ====
Dalla sacrestia si passa nel vicino [[chiostro]] ellittico, nelle cui lunette il Di Pino rappresentò scene della storia dell'Ordine domenicano. Di nuovo in chiesa, nel ''cappellone della Circoncisione'', troviamo l'enorme tela con la ''Circoncisione'' realizzata intorno al [[1612]] da [[Giovan Vincenzo D'Onofrio da Forli del Sannio]]. Sull'altare di sinistra la ''Santa Lucia'', firmata da [[Girolamo De Magistro]]. Il dipinto su tavola, temporaneamente sistemato sulla destra dell'altare, proviene dalla sagrestia: raffigura ''San Domenico che dispensa il Rosario'' ed è opera di [[Giovanni Balducci]] ([[1623]]).
[[File:Basilica di Santa Maria della Sanità 2.JPG|thumb|Interno]]
La pianta circolare della chiesa rappresenta una delle prime affermazioni monumentali dell'architettura controriformata; essa è costituita da una [[croce greca]] e [[presbiterio]] rialzato, espediente questo ideato dal frate architetto per inglobare la preesistente basilica paleocristiana, permettendo quindi l'ingresso diretto alla catacomba.<ref name=Uff/> L'interno della basilica è vasto privo di decorazioni policrome, plastiche o pittoriche alle pareti, seppur complesso nell'articolazione degli spazi: la croce greca infatti è inscritta in un quadrato scandito da cinque navate di cui, la mediana, risulta essere più grande delle laterali. L'architettura interna dell'edificio inoltre si compone di 24 colonne portanti dell'intera struttura, di 12 cupolette totali che si innalzano sulle tre campate che si incrociano su ognuno dei 4 angoli del "quadrato" della chiesa, oltre che dalla grande cupola che si eleva in corrispondenza della crociera, ampia e luminosa grazie all'apertura di otto finestroni e anch'essa priva di qualsiasi decorazione interna.<ref name=T377/>
 
Il pavimento, prevalentemente in cotto; presenta in vari punti lapidi tombali e decorazioni in marmo, come all'ingresso, dov'è raffigurata una stella ad otto punte. Ai lati dell'ingresso in chiesa sono inoltre addossate alle prime colonne due acquasantiere di scuola [[Domenico Antonio Vaccaro|vaccariana]] realizzate in marmi policromi databili alla metà del Seicento e su cui sono scolpiti gli stemmi dell'[[Ordine dei Frati Predicatori|Ordine domenicano]]. Addossato ad una colonna sulla sinistra nella crociera è invece il monumentale [[pulpito]] in commesso marmoreo di [[Dionisio Lazzari]] del 1678 circa.<ref name=T377/>
La terza cappella a sinistra, è consacrata all'[[Annunciazione]], raffigurata nel dipinto di Giovan Bernardo Azzolino del [[1629]]. Alle pareti laterali vi sono due tele ovali del [[XVIII secolo]] con ''Santa Margherita da Città di Castello'' sulla destra e ''Santa Margherita d'Ungheria'' sulla sinistra.
Nella quarta cappella a sinistra, dedicata a [[Giacinto Odrovaz|San Giacinto]], si trova la tela di Luca Giordano con ''Lo Sposalizio mistico di Santa Rosa da Lima'', databile intorno [[1671]].
Nella quinta cappella a sinistra troviamo il dipinto di [[Agostino Beltrano]] ([[1654]] circa) raffigurante ''San Biagio tra i Santi Antonino e Raimondo''.
 
[[File:SanitaNapoli.JPG|thumb|left|Vista del pulpito di Dionisio Lazzari a sinistra e della rampa barocca che conduce al presbiterio sopraelevato sul fondo]]
=== Lista delle opere ===
Una pregevole scala a tenaglia marmorea all'altezza dell'abside conduce alla parte presbiteriale della chiesa, sopraelevata rispetto alla navata.<ref name=T377/> Il presbiterio è dominato dall'altare maggiore in marmi policromi databile alla seconda metà del Settecento; sull'altare fu collocato inoltre il [[ciborio]] opera di oreficeria del converso domenicano frate Azaria, datato 1628. Nella parete di fondo del presbiterio, all'interno di una decorazione in stucco e cartapesta, è posta la scultura della ''Madonna col Bambino'' del fiorentino [[Michelangelo Naccherino]], databile al primo decennio del Seicento.<ref name=T377/> Lungo le pareti laterali, invece, ruota il bel coro ligneo realizzato tra il 1618 e il 1619 da [[Giovan Battista De Nubila]] e intagliato da [[Leonardo Bozzaotra]] e [[Michelangelo Cecere]].<ref name=T377/> Il catino absidale fu decorato con l<nowiki>'</nowiki>''Eterno Padre in gloria'' da [[Crescenzio Gamba]] alla metà del XVIII secolo.
[[File:Basilica di Santa Maria della Sanità 10.JPG|thumb|Uno degli altari laterali]]
==== Lato destro ====
* 1 cappella: ''SS. Nicola, Ceslao e Ludovico Bertrando'' di [[Luca Giordano]]; affresco staccato con la Madonna.
* 2 cappella: ''Martirio Di San Pietro Da Verona'' di [[Giovanni Balducci]].
* 3 cappella: ''Predica di San Vincenzo Ferreri'' di [[Luca Giordano]]
* 4 cappella: ''Madonna del Rosario'' di [[Giovanni Bernardo Azzolino]].
* 5 cappella: ''Nozze mistiche di Santa Caterina d'Alessandria'' di [[Andrea Vaccaro]].
* 6 cappella: ''Santa Caterina da Siena riceve le stimmate'' di [[Andrea Vaccaro]].
* 7 cappella: ''Gloria di San Pio V'' di [[Luca Giordano]].
 
Al di sotto del presbiterio si sviluppa la cripta, già antica basilica paleocristiana, il cui ingresso avviene prima delle rampe a tenaglia che portano al presbiterio sopraelevato e dalla quale si accede poi alle [[catacombe di San Gaudioso]]. La decorazione in stucco dell'interno è opera di [[Arcangelo Guglielmelli]] e [[Cristoforo Schor]] del 1708. Gli affreschi sui dieci altari laterali, voluti durante i lavori del 1628 per chiudere i passaggi che conducevano al retrostante cimitero, vedono ritratte ritratte le ''storie di martiri'', eseguite dal pittore solimenesco [[Bernardino Fera]], mentre sul pavimento maiolicato del Settecento sono disposte varie lastre tombali ed epigrafi con datazioni che vanno dal V al XVIII secolo. Nella parete di fondo della cripta è infine un altare databile anch'esso al 1628.
==== Lato sinistro ====
* 1 cappella: ''San Biagio tra i Ss. Antonino e Raimondo da Penafort'' di [[Agostino Beltrano]].
* 2 cappella: ''Matrimonio mistico di Santa Rosa da Lima'' di [[Luca Giordano]].
* 3 cappella: ''Annunciazione'' di [[Giovanni Bernardo Azzolino]] e due ovali di [[Gaspare Traversi]].
* 4 cappella: ''Circoncisione'' di Forli del Sannio; ''Santa Lucia'' di De Magistris; e ''San Domenico che dispensa i Rosari'' di [[Giovanni Balducci]].
* 5 cappella: ''S. Tommaso d'Aquino'' di [[Pacecco De Rosa]].
* 6 cappella: ''L'estasi della Maddalena'' di [[Luca Giordano]].
 
Le cappelle sono otto per lato, delle quali due più grandi in corrispondenza del transetto e altre due lungo la parete presbiteriale di fianco all'abside della navata mediana. Le cappelle sono tutte delimitate da una balaustra marmorea e sono dominate al loro interno da grandi altari maggiori contenenti notevoli tele del Seicento napoletano.<ref name=Uff/> Gran parte di queste conservano infine l'originale pavimentazione in maioliche con motivi floreali che eseguì per la chiesa [[Gaetano Massa]] e la sua bottega nel 1725 circa.
==== Sagrestia ====
* 1 cappella: ''Madonna della Sanità 2003'' [[Gianni Pisani]]
 
==== Cappelle laterali ====
== Catacombe di San Gaudioso ==
[[File:Basilica di Santa Maria della Sanità 10.JPG|thumb|left|upright=0.8|Transetto sinistro con la pala della ''Circoncisione'' di Giovan Vincenzo da Forlì]]
{{Vedi anche|Catacombe di San Gaudioso}}
La prima cappella di sinistra vede insistere sull'altare maggiore il dipinto di [[Agostino Beltrano]] del 1654 circa raffigurante ''San Biagio tra i Santi Antonino e Raimondo d Penafort''.<ref name=T377/> Nella seconda cappella, dedicata a [[Giacinto Odrovaz|San Giacinto]], si trova la tela di [[Luca Giordano]] dello ''Sposalizio mistico di Santa Rosa da Lima'' databile intorno 1671.<ref name=T377/> La terza cappella a sinistra è consacrata all'[[Annunciazione]], raffigurata anche nel dipinto della ''Madonna del Rosario'' di [[Giovanni Bernardo Azzolino]] del 1629 collocato sull'altare maggiore; l'ambiente inoltre vede alle pareti laterali due tele ovali del XVIII secolo di [[Gaspare Traversi]] con ''Santa Margherita da Città di Castello'' sulla destra e ''Santa Margherita d'Ungheria'' sulla sinistra.<ref name=T377/> La quarta cappella, corrispondente al transetto sinistro, vede sull'altare la grande tela della ''Circoncisione'' realizzata intorno al 1610 da [[Giovan Vincenzo da Forli]], probabilmente completando un'opera commissionata ed avviata da [[Caravaggio]], per la quale ricevette 150 ducati;<ref>{{Cita libro|autore=Saccà Virgilio|titolo=Michelangelo da Caravaggio. Pittore.|editore=Archivio Storico messinese|edizione=VII|anno=1906|pagina=60 e seguenti}}</ref> sul lato di destra della cappella è collocato il dipinto di ''San Domenico che diffonde il Rosario'' di [[Giovanni Balducci]] del 1623 mentre entro una nicchia sulla parete di sinistra è la seicentesca ''Santa Lucia'' firmata da [[Girolamo De Magistro]].<ref name=T377/> La quinta cappella ha sulla parete frontale una tela di anonimo ottocentesco raffigurante i ''Martiri di Nagasaki'', al lato sinistro invece una tela seicentesca ancora di anonimo autore raffigurante ''San Michele Arcangelo''.<ref name=T377/> Nella sesta cappella, intitolata a [[San Tommaso d'Aquino]], è collocato il dipinto raffigurante ''San Tommaso che riceve il cingolo della castità'' datato 1652 di [[Pacecco De Rosa]]; qui si conserva anche un'antica cattedra episcopale databile tra VI e VIII secolo.<ref name=T377/> La settima cappella, dedicata al Santissimo Crocifisso, ha sull'altare di sinistra il dipinto di Luca Giordano con l'''Estasi della Maddalena'' del 1671-72 e ai lati ''Santa Marta'' e ''San Lazzaro'' entrambi di [[Francesco Solimena]] databili al XVIII secolo. L'ottava e ultima cappella, alla sinistra dell'abside, infine, si compone sulla parete frontale di un crocifisso ligneo eseguito da anonimo autore e datato alla fine del Settecento.<ref name=T377/>
Vi si accede attraverso una cancellata posta sotto il presbiterio.
Le catacombe erano il luogo di sepoltura di San Gaudioso e si ingrandirono durante i secoli e specialmente nel [[XVII secolo|Seicento]] allorquando la cultura funeraria raggiunse il suo apice. Di fronte all'ingresso vi è la tomba rivestita a mosaico del santo; le pareti sono rivestite da affreschi del [[XVII secolo|XVII]]-[[XVIII secolo]].
 
[[File:Basilica di Santa Maria della Sanità 4.JPG|thumb|upright=0.8|Cappella di San Vincenzo Ferrer (terza di destra)]]
== Il chiostrino ==
La prima cappella a destra è dedicata a [[san Nicola]], raffigurato nella pala d'altare in gloria tra il beato Ceslao di Cracovia e san Luigi Bertrando da [[Luca Giordano]] nel 1671; sulla parete sinistra è un ''San Lazzaro'' di anonimo ottocentesco in basso e più in alto invece un ovale con la ''Madonna addolorata'' di [[Francesco Solimena]] del XVIII secolo.<ref name=T377/> La seconda cappella, intitolata a [[san Pietro martire]], conserva una tavola databile intorno al 1610 raffigurante il ''Martirio di san Pietro da Verona'', martire domenicano, opera del fiorentino [[Giovanni Balducci]].<ref name=T377/> La terza a destra è dedicata a [[san Vincenzo Ferrer]], sacerdote domenicano spagnolo, rappresentato nel dipinto di Luca Giordano mentre predica alla folla; negli ovali laterali, di [[Vincenzo Siola]], il santo è invece raffigurato nell'atto di compiere miracoli; sulla colonna di destra della cappella invece è collocato l'affresco di anonimo della ''Madonna della Sanità'', proveniente dalla [[cripta]] e che, datato tra il V e il VI secolo, risulta essere l'opera contenente la più antica immagine mariana conosciuta a Napoli.<ref name=T377/> Nella quarta cappella a destra, dedicata alla [[Madonna del Rosario]] e corrispondente al transetto destro della chiesa, è posto il grande ''polittico del Rosario'' di [[Giovanni Bernardino Azzolino]] del 1612 racchiuso in una cona di legno intagliato e dorato della prima metà del XVII secolo: nella parte centrale della composizione è raffigurata la ''Madonna del Rosario e santi'', nella predella è rappresentato l<nowiki>’</nowiki>''Episodio della condanna degli Albigesi'' ed in alto, nella [[cimasa]], l<nowiki>’</nowiki>''Eterno Padre''.<ref name=T377/> Nella quinta cappella a destra, consacrata a [[Santa Caterina d'Alessandria]], il dipinto con lo ''Sposalizio mistico di santa Caterina d'Alessandria'' è opera di [[Andrea Vaccaro]] del 1659.<ref name=T377/> Ancora del Vaccaro nella cappella successiva, la sesta, è la ''Santa Caterina da Siena che riceve le stimmate'', realizzata sempre nel 1659.<ref name=T377/> La settima cappella a destra vede sull'altare maggiore la tela di Luca Giordano con la ''Gloria di san Pio V, Alberto Magno e santi'' databile al 1672. L'ottava cappella, infine, a destra dell'abside, vede sull'altare una tela ottocentesca sulla ''Madonna del Buon Consiglio'', alla cui immagine è dedicata la sala.<ref name=T377/>
 
==== Sacrestia ====
Da un accesso posto a destra dell'altare della quinta cappella sinistra, attraverso un corridoio è possibile raggiungere la sacrestia. L'antisacrestia, decorata con affreschi monocromatici da [[Giovan Battista di Pino]] nel 1625 circa, che eseguì la raffigurazione della ''Discesa dello Spirito Santo sui frati predicatori'' e [[Grottesca|grottesche]] nella [[Volta (architettura)|volta]], vede conservati gli ''ex voto'' di [[san Vincenzo Ferrer]] e foto d'epoca della sua festa rionale.<ref name=Uff/>
 
In sacrestia invece, a pianta ottagonale, l'altare in marmi policromi risale al 1728 e la pala che attualmente lo domina è una tela di [[Giovanni Pisani]] raffigurante la ''Madonna della Sanità'', datata 2003.
 
Dalla sacrestia è possibile poi accedere al vicino [[chiostro]] ellittico.
 
== Chiostro ==
{{Vedi anche|Chiostro di Santa Maria alla Sanità}}
A pianta ellittica, risale aiagli primiultimi anni del [[XVII secolo]]Cinquecento, oggicostruito assieme alla parte monastica del complesso.<ref name=Uff/> Nell'Ottocento la sua architettura si è gravemente deturpatodeturpata daa causa di un pilone del costruendo [[ponte della Sanità]] costruitoche nell'[[XIXcade secolo]]in mezzo allo spazio,<ref name=Uff/> interrompendo in questo modo le arcate del chiostro. LaNonostante i danni la struttura ovale conferitagli dall'architetto Fra' [[Giuseppe Nuvolo]] lo rende tra i più singolari [[chiostri di [[Napoli]].
 
SiIl chiostro si articola sucon pilastri sui quali poggiano le arcate; sullungo il muro perimetrale sono aperte nicchie poco profonde e gli archi che collegano i pilastri al muro sono trasversali, in modo da alternare le [[Lesena|lesene]] con i pilastri stessi. Le decorazioni ad affresco nelle lunette superiori delle pareti e nelle volte delle arcate.sono state eseguite nel 1624 da [[Giovanni Battista di Pino]]<ref name=Uff/> e raffigurano con toni ancora una volta monocromatici alcuni episodi sulle ''Storie dell'Ordine domenicano''.
 
Le decorazioni a graffito sono state eseguite nel [[1624]] da [[Giovanni Battista di Pino]] e raffigurano alcuni episodi della vita dei [[Ordine dei Frati Predicatori|Domenicani]].
== Catacombe di San Gaudioso ==
{{Vedi anche|Catacombe di San Gaudioso}}
Alle [[catacombe di San Gaudioso]] si accede attraverso una cancellata posta sotto il presbiterio della chiesa seicentesca.<ref name=T378>{{Cita|Touring Club|p. 378}}</ref> Le catacombe erano il luogo di sepoltura di [[San Gaudioso]] e si ingrandirono durante i secoli e specialmente nel Seicento allorquando la cultura funeraria raggiunse il suo apice.<ref name=T378/> Di fronte all'ingresso del sito è collocata la tomba rivestita a mosaico del santo, datata VI secolo; le pareti sono rivestite invece da affreschi del VI-VII secolo.<ref name=T378/>
 
== Note ==
Line 100 ⟶ 118:
 
== Bibliografia ==
*{{Bibliografia|Touring Club|AA.VV., ''Napoli e dintorni'', Touring Club Italiano, Milano, 20052007, ISBN 978-88-365-3893-5.}}
* {{Bibliografia||Carlo Avilio, ''Per un primo profilo documentato di Giovan Battista De Pino'', in “Arte Cristiana. Rivista internazionale di Storia dell'Arte e di Arti Liturgiche”, XCVI (2008), fasc. 849, pp.&nbsp;459–464.}}
* {{Bibliografia||Carlo Avilio, ''La catacomba di San Gaudioso. Le radici della cristianità disegnano nuove prospettive per il quartiere della Sanità'', in ''Undergrounds in Naples. I sottosuoli napoletani'', a cura di Roberta Varriale, Napoli, CNR. Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo, 2009, pp.&nbsp;91–101 (Atti del Convegno tenutosi a Napoli nel novembre 2007)., ISBN 978-88-8080-103-0.}}
 
== Voci correlate ==
* [[Chiese di Napoli]]
* [[Chiostro di Santa Maria della Sanità]]
* [[Catacombe di San Gaudioso]]
* [[Barocco napoletano]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Santa Maria della Sanità (Naples)|commons_preposizione=sulla|etichetta=basilica di Santa Maria della Sanità}}
 
== Collegamenti esterni ==
Line 115 ⟶ 135:
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|architettura|arte|cattolicesimo|Napoli}}
 
[[Categoria:Basilica di Santa Maria della Sanità]]