Hieronymus Bosch: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
→‎Anni centrali: Corretta grammatica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile
Riga 76:
Tra il 1490 e il 1500 realizza ''[[Nave dei folli (Bosch)|Nave dei folli]]'', conservata al Museo del Louvre, ispirata dal poema satirico ''[[La nave dei folli (Brant)|La nave dei folli]]'' (''Das Narrenschiff''), dell'umanista [[Sebastian Brandt]]: nel poema un gruppo di pazzi si imbarca su una nave per Narragonien, la terra promessa dei matti, prima del naufragio, arrivano a Schlaraffenland, la terra della cuccagna. Nel dipinto i pazzi sono stipati su una nave, per nocchiere mette un suonatore di cornamusa e come albero della barca utilizza quello della cuccagna. In quel periodo i pazzi non venivano esclusi, perché si riteneva che a volte Dio si esprimesse attraverso di loro, con ciò venivano lasciati liberi di girare per le campagne o caricati sulle cosiddette Navi azzurre che veleggiavano liberamente. Databile tra il 1490 e il 1500 è L<nowiki>'</nowiki>''Allegoria'' di Yale, forse coperta per la Nave dei folli.
 
Sempre a questo periodo dovrebbe appartenere la tavola, forse di un trittico non identificato, con la ''[[Morte di un avaro]]'', ora alla [[National Gallery di Washington|National Gallery of Art]] di [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]]: la scena è ambientata in un interno con il letto di morte dell'avaro disposto obliquamente. Il moribondo, invece di alzare gli occhi verso la luce sprigionata dal Crocifisso posto davanti ad una finestra in alto che gli viene indicata dall'angelo custode alle sue spalle, guarda il demonio ed il sacchetto di denari che gli offre da sotto la tenda. A lato c'è la morte, rappresentata come un scheletro che lo sta per colpire con una freccia mentre ai piedi del letto un vecchio, forse lo stesso avaro, sta riponendo monete dentro un forziere pieno di animali mostruosi; per questo soggetto, comunque già presente nei Sette peccati capitali, può far riferimento l'opuscolo ''Het sterfboek'' (il libro della morte), ununa traduzione in fiammingo dell<nowiki>'</nowiki>''Ars moriendi''.
Tra il [[1500]] e il [[1504]], non si hanno documenti riguardo a Bosch. È probabile che in questi anni l'artista abbia fatto un viaggio in Italia, fermandosi a Venezia: infatti nella città lagunare sono presenti molte sue opere in collezioni private sin dai primi decenni del Cinquecento; inoltre a partire da questi anni lo stile di Bosch cambia, in direzione rinascimentale con figure monumentali inserite in un arioso paesaggio.