Trochenbrod: differenze tra le versioni

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La maggior parte degli ebrei di Trochenbrod nonché del vicino villaggio di Lozisht (Ignatówka in polacco) furono assassinati dai collaboratori locali, la maggior parte dei quali erano appartenenti alla Polizia Ausiliaria Ucraina (in tedesco: Ukrainische Hilfspolizei, {{ucraino|Українська поліція допоміжна|Ukrains’ka politsiia dopomizhna}}) che si occupava dei prigionieri in assenza delle SS tedesche. Secondo il portale "Virtual Shtetl" del Museo della storia degli ebrei polacchi di [[Varsavia]], furono oltre 5.000 gli ebrei massacrati, di cui 3.500 quelli di Zofiówka e 1.200 a Ignatówka ed insediamenti vicini.
 
Solo 150-200 di essi riuscirono a evitare la morte, nascosti nei boschi vicini o da famiglie di ucraini o [[Repubblica Ceca|cechi]]. I partigiani sovietici che si nascondevano nel vicino villaggio di Klubochyn si presero cura di circa 150 ebrei sopravvissuti, alcuni dei quali si unirono alla resistenza nella regione e preso parte nell'azione partigiana contro i nazisti. Alla fine della seconda guerra mondiale rimasero non più di 3330 o 40 ebrei nella regione di Łuck.
 
Il villaggio venne poi completamente distrutto da un incendio e, successivamente, ciò che rimaneva venne livellato dopo la seconda guerra mondiale durante l'era dell'Ucraina Sovietica. In tale luogo, dove oggi vi solo una pianura con campi e un bosco, attraversati da una strada di campagna, fu posto nel 1992 (dopo l'indipendenza dell'Ucraina) un memoriale.