Vicariato apostolico di Bengasi: differenze tra le versioni

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Il 21 settembre [[1970]] l'allora vicario apostolico, Giustino Pastorino, fu espulso e fece rientro in [[Italia]] stabilendosi a [[Genova]]<ref>{{cita web|url=http://it.cathopedia.org/wiki/Giustino_Pastorino|titolo=Giustino Pastorino|sito=http://it.cathopedia.org|accesso=5 dicembre 2012}}</ref>. Il 10 marzo [[1997]] la ripresa dei rapporti diplomatici tra la [[Santa Sede]] ed il governo di [[Mu'ammar Gheddafi]]<ref>{{Cita news|url=http://press.catholica.va/news_services/bulletin/news/323.php?index=323&po_date=10.03.1997&lang=it|titolo=Relazioni Diplomatiche tra la Santa Sede e la Grande Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista|pubblicazione=vatican.va|data=10 marzo 1997|accesso=5 dicembre 2012}}</ref> permise la nomina del nuovo vicario, Sylvester Carmel Magro, già vicario delegato a [[Tripoli]]<ref>{{Cita news|url=http://press.catholica.va/news_services/bulletin/news/325.php?index=325&po_date=10.03.1997&lang=it|titolo=Nomina del Vicario Apostolico di Benghazi (Libia)|pubblicazione=vatican.va|data=10 marzo 1997|accesso=5 dicembre 2012}}</ref>, che ebbe il permesso di stabilirsi in città.
 
Dal 5 febbraio [[2017]] il vicariato è retto dal [[Vicariato apostolico di Tripoli|vicario apostolico di Tripoli]] in qualità di [[amministratore apostolico]].
 
== Cronotassi dei vescovi ==