Mardonio (generale): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Correzione imprecisione
Riga 61:
Dopo la morte di Dario nel [[486 a.C.]], Mardonio ritornò in auge presso la corte del nuovo sovrano [[Serse I]], figlio di Dario nonché cugino dello stesso Mardonio.<ref name="Biografia universale antica"/> Su Serse I Mardonio sembrava esercitare una forte influenza.<ref name="Erodoto5">{{cita|Erodoto|VII, 5}}</ref> Poiché Serse non sembrava interessato a riprendere la guerra contro la Grecia, Mardonio, spinto dal desiderio di riguadagnare la stima perduta negli anni precedenti<ref name="Biografia universale antica"/> e desideroso di arricchirsi e diventare egli stesso [[satrapo]] della Grecia,<ref name="Erodoto6">{{cita|Erodoto|VII, 6}}</ref> convinse Serse ad organizzare [[Seconda guerra persiana|una nuova spedizione]] contro i greci, ricordandogli episodi come l'incendio di [[Sardi]] durante la rivolta ionica e lo smacco subito a Maratona.<ref name="Biografia universale antica"/><ref name="Erodoto7">{{cita|Erodoto|VII, 9}}</ref>
 
Serse decise infine di assecondare la proposta di Mardonio,<ref name="Biografia universale antica"/> e con lui cominciò a pianificare l'invasione della Grecia nel [[480 a.C.]]. Memore di quanto accaduto presso il Monte Athos allo stesso Mardonio, Serse optò per la realizzazione di due grandi opere di ingegneria bellica, il [[Ponte di barche sull'Ellesponto|ponte di barche sull'Ellesponto]], per traghettare l'esercito, e l'apertura di un canale a nord del [[monte Athos]] per la flotta, chiamato [[Canale di Serse]].<ref name="Erodoto8">{{cita|Erodoto|VII, 22}}</ref>
 
Le prime fasi della guerra arrisero ai persiani: nell'[[agosto]] del 480 a.C. venne sottomessa la [[Beozia]] e in seguito i persiani sconfissero i greci durante la [[battaglia delle Termopili]], che vide lo stesso Mardonio al comando, e al contempo inflissero pesanti perdite alla flotta greca nella [[battaglia di Capo Artemisio]]<ref name="Erodoto9">{{cita|Erodoto|VIII, 18}}</ref> La stessa Atene, abbandonata dai suoi cittadini, venne lasciata in mano ai persiani.