Luigi Tadini: differenze tra le versioni

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|PostNazionalità = , fondatore dell'[[Accademia Tadini|Accademia di belle arti Tadini]] di [[Lovere]]
|Immagine = Ritratto del conte Luigi Tadini.jpg
|Didascalia = G. Manzoni, Ritratto del conte Luigi Tadini, 1813, Lovere, Galleria dell'Accademia Tadini
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== Biografia ==
Luigi Tadini, nato a Verona da una famiglia di aristocratici cremaschi, incarna la figura del “nobile dilettante”, amante del progresso, dell’arte e delle scienze e impegnato in prima persona per il benessere della comunità in campo politico, sociale, culturale <ref>{{Cita|Scalzi, G.A., 1992|pp. 5-11}}</ref>. Il conte risiedeva abitualmente a [[Crema (Italia)|Crema]], ma grazie ai rapporti familiari, frequentava vivaci centri culturali come [[Milano]], [[Verona]], [[Venezia]].
Malgrado la fedeltà alla Serenissima [[Repubblica di Venezia]], all’arrivo dei francesi nel 1797 Tadini si impegna per la costituzione del governo della “Libera Repubblica di Crema” e poi per la sua aggregazione alla [[Repubblica Cisalpina]], e nel 1802 partecipa alla [[Consulta di Lione]]. Nel 1816 è uno dei membri della commissione di cinque rappresentanti inviati a Milano per porgere l’omaggio della città all’Imperatore d’Austria [[Francesco II d'Asburgo-Lorena]] in occasione del passaggio della Lombardia al Regno Lombardo-Veneto. In quella circostanza Tadini commissiona all'abate Bartolomeo Bettoni la stesura della ''Storia di Crema'' con l'intento di offrirla all'imperatore, dal quale sperava di ottenere privilegi per la città, ma una serie di contrasti con i suoi concittadini lo spingono a lasciare la città per trasferirsi definitivamente a [[Lovere]]<ref>{{Cita|Bettoni, B., 2014|pp. 1-10}}</ref>.
Dal matrimonio con la contessa veronese Libera Moronati nasce un figlio, Faustino Gherardo (26 Settembre 1774), giovane di brillante ingegno, formatosi presso il presso il Collegio Mariano a Bergamo, sede di un vivace dibattito culturale grazie alla presenza di figure come [[Lorenzo Mascheroni]] e [[Antonio Tadini]].
 
== Il viaggio in Italia ==
 
Nell'ultimo decennio del Settecento Luigi Tadini, insieme alla moglie, intraprendevaintraprende una serie di viaggi in Italia per completare l'educazione del figlio Faustino, che siaveva eraappena diplomato pressoconseguito il Collegio Mariano di Bergamo, sede di un vivace dibattito culturale grazie alla presenza di figure come [[Lorenzo Mascheroni]] e [[Antonio Tadini]]diploma. Il viaggio, che ricalca le tappe tradizionali del [[Grand Tour]], toccòtocca Bologna, Firenze, Roma, Napoli. Le tappe si ricostruiscono attraverso le lettere scritte dal conte e dal figlio Faustino e la descrizione delle città riportatache appare nelle pagine del poemetto eroicomicosatirico "''Il Ricciardetto ammogliato"'' scritto in quegli stessi anni, ma pubblicato solo nel 1803. L'episodio di maggior importanza fu, a Roma,è l'incontro con [[Antonio Canova]], avvenuto a Roma nella primavera del 1794<ref>{{Cita|Albertario, M., 2010|pp. 63-68}}</ref>. . A Canova Faustino Gherardo Tadini, figlio del conte, dedicòdedica un volumetto con una descrizione in prosa e in rima, delle prime opere dellorealizzate dallo scultore fino al 1795: ''Le sculture e le pitture di Antonio Canova pubblicate fino a quest'anno 1795'', pubblicato a Venezia nel 1796. Anche il conte Luigi scrissescrive a proposito dello scultore, celebrandone la gloria nelle pagine del ''Ricciardetto ammogliato''. Canova, a titolo di ringraziamento, donòdona alla famiglia il bozzetto con "La Religione", in terracotta. [http://www.accademiatadini.it/pagine.aspx?id=16&pid=1]. Sempre durante quelil viaggio furonoil acquistate,conte acquista a Napoli, le porcellane prodotte dalla [[Porcellana di Capodimonte|Real Fabbrica Ferdinandea]] (poi Reale fabbrica di Napoli), che riproducono le decorazioni scoperte a [[Ercolano]] e [[Pompei]], lee celebriuna città sepolte che il conte ebbe modoserie di visitare,vedute edei unapiù seriebei di vedutepaesaggi del Regno di Napoli.
 
Rientrato a Crema, Faustino partecipa attivamente agli eventi politici dei triennio giacobino, collaborando all’organizzazione amministrativa e politica di Crema, ma scompare prematuramente il 7 dicembre 1799, travolto nel crollo di un’ala del palazzo di Lovere durante i lavori di ristrutturazione.
 
== La fondazione del Museo ==
Rientrato a Crema, Faustino partecipa attivamente agli eventi politici dei triennio giacobino, collaborando all’organizzazione amministrativa e politica di Crema, ma scompare prematuramente il 7 dicembre 1799, travolto nel crollo di un’ala del palazzo di Lovere durante i lavori di ristrutturazione. Dopo la morte del figlio Luigi Tadini si dedica prevalentemente ad arricchire la propria collezione d'arte, avviando la costituzione di un museo allestito nelle sale di Palazzo Tadini a Crema.
 
D’accordoDopo il suo trasferimento a Lovere, d’accordo con la moglie, Luigi Tadini, dispone che il proprio patrimonio e le proprie collezioni d’arte e il patrimonio familiare siano messe al servizio della comunità, con la fondazione dell’[[Accademia Tadini]]. cheTra comprendeil una1821 Galleriae il 1827 Sebastiano Salimbeni, ospitatanipote del conte, progetta e fa incostruire un edificiopalazzo diper nuovaospitare fondazionela affacciatoGalleria, sulleuno spondetra deli lagopiù dantichi musei dell'IseoOttocento Lombardo, e le scuole di musica e di disegno.
Dopo la morte del figlio Luigi Tadini si dedica prevalentemente ad arricchire la propria collezione d'arte, avviando la costituzione di un museo allestito nelle sale di Palazzo Tadini a Crema.
Nella cappella al centro del giardino, che ospita le sepolture della famiglia, è possibile ammirare la "Stele Tadini", [http://www.accademiatadini.it/opere_det.aspx?id=16&pid=3] realizzata da Canova tra il 1819 e il 1821, come segno di amicizia nei confronti del giovane Faustino.
Nel 1816 è uno dei membri della commissione di cinque rappresentanti di Crema inviati a Milano per porgere l’omaggio della città all’Imperatore d’Austria [[Francesco II d'Asburgo-Lorena]] in occasione del passaggio della Lombardia al Regno Lombardo-Veneto. In quella circostanza Tadini promuove la stesura della ''Storia di Crema'' con l'intento di offrirla all'imperatore, ma una serie di contrasti con i suoi concittadini lo spingono a lasciare la città per trasferirsi definitivamente a [[Lovere]].
D’accordo con la moglie, Luigi Tadini dispone che il proprio patrimonio e le proprie collezioni d’arte siano messe al servizio della comunità, con la fondazione dell’[[Accademia Tadini]] che comprende una Galleria, ospitata in un edificio di nuova fondazione affacciato sulle sponde del lago d'Iseo, e le scuole di musica e di disegno.
 
== Opere ==
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== Bibliografia ==
* ''Testamento del nobile conte Luigi Tadini'', Lovere 1909
* F. Tadini, ''Le sculture e le pitture di Antonio Canova pubblicate fino a quest'anno 1795'', Venezia 1796.
* ''Galleria Tadini. Guida rapida del visitatore'', a cura di G. A. Scalzi, Lovere 19951992
* ''Antonio Canova nelle collezioni dell'Accademia Tadini'', a cura di M. Albertario, Milano 2010, ISBN 978-88-87235-71-5
* A. Guerra, P. Tavernari, ''La famiglia Salimbeni. Una storia nell'Italia pre e postunitaria'' (Nonantula. Quad. ricerche e studi storici), Modena 2012
* B. Bettoni, ''Storia di Crema'', a cura di M. Sangaletti, Crema 2014
 
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== Note ==
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