Il grande uno rosso: differenze tra le versioni

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*[[Sergio Di Stefano]]: Schroeder
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Quattro giovani fucilieri della prima divisione di fanteria al comando del sergente Possum, un veterano della Grande Guerra, appartengono al reparto denominato ”Il grande uno rosso'''”,''' che diventerà leggendario per il coraggio dimostrato in azione dal 1942 al 1945. Griff, tiratore scelto e vignettista, Johnson allevatore di maiali, Vinci ragazzo di strada e sassofonista e Zab aspirante scrittore, sono i ragazzi della prima squadra, primo plotone, prima compagnia del sedicesimo fanteria Dalla Tunisia alla Sicilia, dalla Normandia al Belgio, guidati dall’esperienza del loro comandante che affettuosamente li chiama i miei mocciosi). Questi soldati riusciranno a sfuggire alla morte, a differenza di tanti poveri rimpiazzi, entrando per primi in un campo di concentramento nazista in Cecoslovacchia alla fine della seconda guerra mondiale. Il film, basato sui ricordi autobiografici del regista Samuel Fuller (“Il corridoio della paura”, “Mano pericolosa'''”'''), è un esempio significativo di buon cinema bellico, nel quale i protagonisti appaiono solamente uomini che cercano di sopravvivere alla spietatezza dei combattimenti, diventando involontariamente degli eroi.
 
Lee Marvin, il sergente Possum (“Duello nel Pacifico”, “Quella sporca dozzina'''”),''' giganteggia su tutti. Steven Spielberg s’ispirò per la celebre sequenza dello sbarco in Normandia di ”Salvate il soldato Ryan'''”''', alle scene cruenti realizzate da Fuller e poi tagliate in fase di montaggio. Il film si basa sui ricordi dello stesso regista Samuel Fuller, soldato anzi caporale del 16° fanteria dell’esercito americano, prima divisione, appunto la Big Red One''',''' in Nord Africa, Sicilia, Francia, Belgio, Germania e Cecoslovacchia, stella di bronzo per lo sbarco in Sicilia e stella d’argento per la sbarco in Normandia. Il personaggio di Zab, uno dei quattro soldati, l’Io narrante, è una precisa proiezione dell’autore. Il progetto del film risale alla fine degli anni Cinquanta, ma solo dopo la pubblicazione del romanzo omonimo Samuel Fuller ha potuto portarlo sullo schermo. Il lungometraggio è stato girato tra luglio e agosto 1978 per lo più in Israele, con qualche incursione in California e in Irlanda ed è tipico della poetica cinematografica di Fuller, legato al cinema di serie B, un cinema dal bassissimo budget (cinque milioni di dollari, due tanks, un mezzo da sbarco, qualche decina di comparse), ma anche con tanta tensione narrativa senza sovrapposizioni ideologiche o vistosamente letterarie. A suo tempo per evitare eccessi di mitizzazione, Fuller rifiutò per il ruolo del sergente un monumento come John Wayne.  (Pierfranco Bianchetti)
 
'''''Il grande uno rosso''''' (''The Big Red One'') è un [[film]] di [[guerra]] del 1980 diretto da [[Samuel Fuller]], interpretato da [[Lee Marvin]], [[Mark Hamill]], [[Robert Carradine]], presentato in concorso al [[Festival di Cannes 1980|33º Festival di Cannes]].<ref>{{cita web|url=http://www.festival-cannes.fr/en/archives/1980/allSelections.html|titolo=Official Selection 1980|editore=festival-cannes.fr|accesso=20 giugno 2011|lingua=en}}</ref>