Entalpia: differenze tra le versioni

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== Cenni storici ==
 
La parola ''entalpia'' ha origine dal greco ''enthalpos'' ( ἔνθαλπος ), che significa letteralmente ''portare calore dentro''. Tale termine deriva a sua volta dal prefisso [[Lingua greca antica|greco classico]] [[wikt:ἐν|ἐν-]], ''en-'', ''dentro'', e il verbo [[wikt:θάλπω|θάλπειν]], ''thalpein'', ''bruciare''. Il vocabolo ''entalpia'' è stato erroneamente attribuito a [[Émile Clapeyron|Clapeyron]] e [[Rudolf Clausius|Clausius]], per la pubblicazione, nel [[1850]], dell'[[equazione di Clapeyron|equazione di Clausius-Clapeyron]]. In realtà né il concetto, né il termine e nemmeno la simbologia dell'entalpia vennero mai presentati prima della morte di Clapeyron.
 
Infatti i primi riferimenti al concetto di entalpia si ebbero nel 1875<ref>{{en}} Douglas Henderson, Henry Eyring, Wilhelm Jost, ''Physical Chemistry: An Advanced Treatise''. Academic Press, 1967, pag. 29.</ref>, quando [[Willard Gibbs|Gibbs]] introdusse una «funzione di calore a pressione costante», sebbene Gibbs non avesse utilizzato il termine ''entalpia'' nei suoi scritti.<ref>''The Collected Works of J. Willard Gibbs, Vol. I'' non contiene riferimenti alla parola ''enthalpy'', ma piuttosto riferimenti a una funzione di calore a pressione costante (''heat function for constant pressure'').</ref>