M (Marvel Comics): differenze tra le versioni

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'''M''', il cui vero nome è '''Monet Yvette Clarisse Maria Therese St. Croix''', è un personaggio dei [[Fumetto|fumetti]] creato da [[Scott Lobdell]] (testi) e [[Joe Madureira]], pubblicato dalla [[Marvel Comics]]. Apparsa per la prima volta come ''Monet'' sulle pagine di ''Uncanny X-Men'' n. 316 (settembre [[1994]]) e come [[Penance|Penance I]] su ''Generation X'' n. 1 (novembre [[1994]]), è un'aristocratica mutante [[algeria|algerina]] attualmente membro dell'agenzia ''X-Factor Investigations''.
 
== Biografia del personaggio ==
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=== X-Factor Investigations ===
{{vedi anche | House of M | Decimation | Civil War (fumetto)}}
In seguito agli eventi di ''[[House of M]]'' Monet, apparsa anche sulla copertina di ''[[Vanity Fair (rivista statunitense)|Vanity Fair]]'', decise di unirsi all'agenzia investigativa mutante [[X-Factor]], guidata da [[Jamie Madrox|Uomo Multiplo]]. Dopo aver completato la sua prima missione consistente nell'arresto del famoso attore Jack Vaughn per l'omicidio della sorella di Gloria Santiago, scoppiò a piangere sulla spalla di Madrox, minacciando di ucciderlo se avesse rivelato ad altri questo suo momento di debolezza. Più tardi, ad una seduta psicoanalitica con il dottor Leonard Samson, Monet rivelò di nascondere tutte le sue insicurezze e paure dietro l'immagine da dura di ''M''. A seguito del rifiuto di X-Factor di sottomettersi all'Atto di Registrazione dei Superumani, Monet condivise una breve relazione con Madrox, che finì bruscamente a causa dell'insicurezza dell'uomo sull'essere stato lui o uno dei suoi doppi ad essere andato a letto con lei, mentre un altro doppio o forse sempre lui era andato a letto la stessa sera con Siryn. Dopo un'iniziale silenzio, le due donne, minacciate da [[Layla Miller|Layla]], partirono alla volta di Parigi per fare un po' di shopping e riappacificarsi. Lì incontrarono un gruppo anti-mutanti che cercava di bruciare un edificio con all'interno ex-mutanti. Le due tentarono di fermarli e quando la polizia arrivò si fecero arrestare come disturbatrici della quiete pubblica per non creare un incidente diplomatico. In prigione incontrarono il capo della protesta che affermava di essere ritornato sul luogo del crimine e di aver bruciato l'edificio. Dopo aver rotto una delle sbarre della cella e avergliela lanciata contro, M lo crocifisse ad una parete. Insieme a Siryn tornò sul luogo dell'incendio e raccolta l'orfana dei mutanti bruciati vivi, risalì sull'aereo che le aveva portate in Francia e fece ritorno negli USA portandosi dietro la ragazzina, che altri non era se non un cyborg costruito dall'Isolazionista Josef Huber con il solo scopo di mettere fuori gioco Layla. Tornata da una missione con Siryn, soccorse Rictor appena prima che venisse schiacciato da un'auto, gettatagli contro da Huber.
 
Durante [[Messiah Complex]], M riveste un ruolo secondario. Viene mostrata nell'atto di consolare [[Warpath (Marvel Comics)|Warpath]] per la perdita dell'amico Calibano e partecipa alla battaglia finale sull'Isola Muir.