Enrico I di Baviera: differenze tra le versioni

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Enrico lo troviamo citato assieme alla sorella Edvige, nel documento n° 37 del ''Heinrici I diplomata'', datato 19 maggio [[935]], inerente ad una donazione fatta dal padre, il [[re di Germania]], Enrico I<ref name=Heinrici>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000442_00094.html?sortIndex=030%3A040%3A0001%3A010%3A00%3A00l#ES Monumenta Germanica Historica, Diplomata regum et imperatorumi Germaniae, tomus I, Conradi I. Heinrici I. et Ottonis I. diplomata: Heinrici I diplomata 37, pagg. 71 e 72]</ref>.
 
Secondo il ''Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon'' [[Eberardo di Franconia]], che già l'anno prima si era ribellato al nuovo re di Germania, Ottone I, ed era stato privato del suo ducato<ref name=Thietmar>{{la}} [http://www.mgh-bibliothek.de/thietmar/edition/text.html#ES Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, liber II, par. 34, pag. 81]</ref>, nel [[938]], catturò e mise in catene Enrico di Baviera, fratello del re<ref>{{la}} [http://www.mgh-bibliothek.de/thietmar/edition/text.html#ES Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, liber II, par. 34, pagg. 81 e 82]</ref>.<br />Eberardo, nel [[939]], dopo essere stato liberato, si alleò a [[Gilberto di Lorena]], e organizzò ancora una rivolta contro Ottone I<ref>Austin Lane Poole, ''Germania: Enrico I e Ottone il Grande'', pag. 94</ref>, a cui partecipò anche Enrico<ref name=Thietm>{{la}} [http://www.mgh-bibliothek.de/thietmar/edition/text.html#ES Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, liber II, par. 34, pag. 82]</ref>, nella speranza di conquistare il trono; secondo lo [[storico]] [[Regno Unito|britannico]], [[Timothy Reuter]], specializzato nello studio della [[Germania]] [[medioevo|medievale]], nel suo ''Germany in the Early Middle Ages, 800-1056'', sostiene che i ribelli vennero sconfitti a [[Xanten|Birten]] ed a [[Andernach]]<ref name=Otto>{{en}} [http://users.clas.ufl.edu/fcurta/reuter4b.pdf#ES Germany in the Early Middle Ages, 800-1056, chapter six, Otto I and Otto II, pag. 152]</ref>, ed a Andernach, Eberardo fu ucciso<ref name=Otto/>, mentre Gilberto annegò nell'attraversamento del [[Reno]], come viene confermato dal ''Reginonis Chronicon, Continuator Reginonis Trevirensis''<ref name=Continuator>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000868_00654.html?sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus I: Reginonis Chronicon, Continuator Reginonis Trevirensis, anno 939, pag. 618]</ref>; Enrico invece, dopo la sconfitta di Birten era stato costretto a lasciare la [[Germania]]<ref>Austin Lane Poole, ''Germania: Enrico I e Ottone il Grande'', pag. 95</ref>, e, dopo la sconfitta di Andernach, a cui non partecipò, si recò alla corte di [[Luigi IV di Francia]]<ref name=Austin>Austin Lane Poole, ''Germania: Enrico I e Ottone il Grande'', pag. 96</ref>, che, nel frattempo aveva appoggiato i ribelli<ref name=Otto/> e, poco dopo, fu perdonato e si riconciliò con il fratello<ref name=Austin/> dal quale ottenne il [[ducato di Lorena|Ducato di Lotaringia]]<ref name=Otto/>. Non avendo avuto la capacità di governare effettivamente la Lorena, forse a causa della sua passata ribellione, nel [[940]], fece ritorno in Sassonia<ref name=Otto/>.
 
Enrico, tra il [[940]] ed il [[941]], assieme ai [[Sassoni]] orientali, pare anche con l'appoggio della madre, Matilde, complottò l'uccisione di Ottone I, per sostituirlo sul trono<ref name=Ott>{{en}} [http://users.clas.ufl.edu/fcurta/reuter4b.pdf#ES Germany in the Early Middle Ages, 800-1056, chapter six, Otto I and Otto II, pag. 1523]</ref>; il giorno di Pasqua del [[941]], Ottone che aveva scoperto l'intrigo, si presentò a [[Quedlinburg]], con una grande scorta, catturò e fece mettere a morte i congiurati<ref name=Austi>Austin Lane Poole, ''Germania: Enrico I e Ottone il Grande'', pag. 97</ref>; Enrico, che era riuscito a fuggire, venne catturato e messo in prigione a [[Ingelheim]]<ref name=Austi/>. Venne rilasciato solo dopo una lunga penitenza, durata sino al Natale di quello stesso anno<ref name=Austi/>, pare ancora peer l'intervento della madre, Matilde<ref name=Ott/>; questa volta la riconciliazione fu definitiva<ref name=Ott/>.