Il tamburo di latta (romanzo): differenze tra le versioni
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'''''Il tamburo di latta''''' è un [[romanzo]] del [[1959]] di [[Günter Grass]], opera d'esordio dell'autore e primo scritto della Trilogia di [[Danzica]], che comprende anche ''[[Gatto e topo]]'' (''Katz und Maus
== Trama ==
Dal manicomio in cui è rinchiuso
Dal giorno del suo terzo compleanno e fino al suo ventunesimo anno d'età
Il mondo truce e turpe che lo circonda si riflette nella sua deformità fisica e mentale e nella sua innata capacità distruttiva.
Oskar comincia rievocando
Nella [[Casciubia]] del [[1899]], racchiusa nelle sue storiche quattro gonne, Anna dona protezione al di sotto di queste a un uomo inseguito dalla polizia, un giovane incendiario di nome Joseph Koljaiczek. È allora che Agnes Koljaiczek, futura madre di Oskar, viene concepita. Una volta sposati
Anna, rimasta sola, decide di sposare Gregor Koljaiczek, fratello del defunto, violento e alcolizzato. Per questo
Nel 1917 l'uomo muore di febbre spagnola e prende il suo posto in casa Jan Bronski, giovane nipote di Anna, di cui Agnes adolescente s'innamora. Ma il loro amore non può durare perché la ragazza si fidanza e poi si sposa con un uomo originario della Renania, Alfred Matzerath, conosciuto nell'estate del 1918 nell'ospedale di Sibernamme, dove egli era ricoverato perché ferito da un proiettile e lei era infermiera volontaria. Nel 1923 Agnes e Alfred si sposano e Anna cede il suo negozio ai due, che abitano a Danzica. Intanto
Tempo dopo nasce Oskar, la cui paternità ufficiale è attribuita ad Alfred, nonostante il padre naturale sia molto presumibilmente Jan. Oskar è un bambino strano e speciale, mentalmente precoce. Ma nel giorno del suo terzo compleanno, ricevuto in regalo dalla madre un tamburo di latta rosso e bianco, decide di smettere di crescere, per protestare contro il mondo degli adulti. Per farlo
Oskar vive la sua vita da bambino suonando il tamburo che porta sempre appeso al collo. Scopre inoltre che la sua voce ha delle capacità "vetricide". E il suo primo giorno di scuola utilizza questa capacità contro la maestra, chiudendo così per sempre la sua brevissima esperienza scolastica.
Incuranti dell'istruzione di Oskar
Momento cruciale della vita di Oskar si rivela essere l'incontro col Maestro Bebra, un nano di 53 anni, il quale aveva anche lui deciso di smettere di crescere in giovanissima età e lavorava per un circo. Intanto però la vita di Oskar scorre "normale", disturbando
Accanto a sua madre
Un venerdì Santo rappresenta un giorno cruciale nella vita di Oskar: al mare con i suoi tre genitori, s'imbattono in un pescatore di anguille che utilizza come esca la testa di un cavallo morto. A questa vista
Al funerale della madre partecipa anche il giocattolaio ebreo Sigismund Markus, dal quale Oskar si rifornisce di tamburi, che viene allontanato da alcuni membri del partito nazista presenti alla funzione.
Un giorno di novembre del 1938 Oskar, ritrovandosi con il tamburino rotto, decide di recarsi al negozio di giocattoli per acquistarne uno nuovo, ma trova il negozio distrutto a causa dei pogrom antisemiti che dilagano. Oskar ritrova il giocattolaio morto suicida nel suo studio.
La morte della madre cambia la vita di Oskar, che s'avvicina alla famiglia Truczinski, in particolare alla mamma e a suo figlio Herbert.
La morte della madre causa anche carenza di tamburi ad Oskar.
Alfred Matzerath, rimasto vedovo, assume nel negozio la figlia minore di mamma Truczinski, Maria. Attenta a tutti i bisogni di Oskar
Intanto
Il giorno dopo, come da promessa, Oskar gli regala il tamburo di latta ma Kurt lo distrugge e se ne disfa immediatamente, deludendo il padre/fratellastro.
Intanto la vita prosegue e Maria diventa sempre più devota, portando anche Oskar in chiesa fino al giorno in cui un miracolo, da Oskar tanto atteso, avviene e la statua di gesso raffigurante Gesù bambino gli parla e si mette a suonare il tamburo che Oskar gli aveva messo al collo. Ma lui, sprezzante, rompe un dito della statua e zittisce la visione.
Oskar quindi, ormai ventenne, comincia a frequentare un gruppo di teppistelli nei pressi di una fabbrica. Dopo essere stato la loro vittima
La guerra intanto continua e la famiglia Matzerath si rifugia nella cantina per difendersi dagli attacchi aerei. Quando i russi arrivano a Danzica
Il giorno del funerale
<!--==Sintesi da rivedere...==
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Tramite il tamburo Oskar causa prima la morte della madre, poi quella del suo amante. Solo dopo aver causato anche la morte del suo padre putativo, Oskar decide di sbarazzarsi del suo ultimo tamburo di latta gettandolo nella fossa subito sopra la bara, ricominciando così a crescere.
=== La spilla ===
Matzerath, presunto padre di Oskar, per non farsi riconoscere dai russi come [[nazionalsocialismo|nazista]], prima cerca di rifilare al figlioletto la spilla a forma di [[svastica]], poi, preso dal panico cerca di ingoiarla, ma dal momento che proprio Oskar l'aveva aperta quando ce l'aveva in mano, si conficca nella gola di Matzerath, e per questo comincia a dimenarsi fino a quando un soldato [[unione sovietica|sovietico]] lo uccide. In questa parte del romanzo appare fin troppo chiara la metafora della [[Germania]] che, con il [[nazismo]] e [[Adolf Hitler|Hitler]] uccide solo
Altra è la metafora. La guerra è finita. Matzerath ha paura che la spilla possa determinare la sua morte una volta scoperta dai Russi. In realtà, come notiamo, ai soldati dell'armata rossa ben poco interessa di vedere chi ha spille oppure no. Entrano nella cantina dove sono nascosti Oskar e gli altri e si dedicano subito a violentare una donna. Matzerath si ritrova la spilla in mano dopo che Oskar gliela ha restituita e ne ha paura. Cerca di nasconderla inghiottendola, gli rimane conficcata in gola, si dimena e il soldato russo, che non capisce, comunque, lo vede agitarsi e l'ammazza. La simbologia sta in questo tentativo estremo di nascondere la spilla e l'appartenenza al nazismo che determina la fine di Matzerath. L'estremo rifiuto del nazismo e dei suoi crimini, ci vuol dire Grass, non può che determinare, a lungo andare, un danno per la Germania. Ben preferibile è affrontarne gli spettri.
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=== La gobba ===
C'è chi ha visto nella [[cifosi|gobba]] che cresce a Oskar dopo la morte del presunto padre Matzerath la rappresentazione del peso della Storia che la Germania sarebbe stata destinata a portare sulle sue spalle, nonché il giudizio che avrà il mondo intero sul popolo tedesco, macchiatosi di un così mostruoso crimine:
A una simile lettura non è estranea però una certa forzatura alla quale si giunge nel tentativo di ridurre alla pura simbologia anche aspetti della letteratura di [[Günter Grass]] che vanno ricondotti invece a una dimensione estetica o alla pura espressione poetica. Nel caso specifico la gobba di Oskar è la manifestazione concreta, fisica, di una difformità che il protagonista mantiene anche dopo aver ricominciato a crescere e che consente all'autore di sviluppare le dinamiche dei contrasti tra individuo e società.
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