Pontificio consiglio della pastorale per gli operatori sanitari: differenze tra le versioni

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{{S|Santa Sede}}
{{Dicastero della curia romana
|nome=Pontificio consiglio della pastorale per gli operatori sanitari
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Con il ''motu proprio'' ''Humanam progressionem'' del 17 agosto [[2016]] [[papa Francesco]] ne ha disposto la soppressione a partire dal 1º gennaio [[2017]]. Le sue funzioni sono ora esercitate dal nuovo [[Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale]]<ref>[http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/08/31/0606/01365.html Motu Proprio ''Humanam progressionem''], art. 5</ref>.
 
== Competenze e struttura ==
Secondo la ''[[Pastor Bonus]]'' il Pontificio consiglio della pastorale per gli operatori sanitari aveva come scopo principale di manifestare «la sollecitudine della Chiesa per gli infermi aiutando coloro che svolgono il servizio verso i malati e sofferenti, affinché l'apostolato della misericordia, a cui attendono, risponda sempre meglio alle nuove esigenze.»<ref>''Pastor Bonus'', art. 152.</ref>
 
La stessa [[costituzione apostolica]] così esplicitava i compiti di questo pontificio consiglio:
{{citazione|Articolo 153:
:§ 1. Spetta al Consiglio far conoscere la dottrina della Chiesa circa gli aspetti spirituali e morali della malattia ed il significato del dolore umano.
:§ 2. Esso offre la sua collaborazione alle Chiese locali, perché gli operatori sanitari possano ricevere l'assistenza spirituale nell'esplicare la loro attività secondo la dottrina cristiana, e perché inoltre a coloro che svolgono l'azione pastorale in questo settore non manchino i sussidi adeguati nel compimento del proprio lavoro.
:§ 3. Favorisce l'attività teorica e pratica, che in questo campo svolgono in vari modi sia le organizzazioni cattoliche internazionali, sia le altre istituzioni.
:§ 4. Segue attentamente le novità in campo legislativo e scientifico che riguardano la salute, al precipuo fine che se ne tenga opportunamente conto nell'opera pastorale della Chiesa.|''[[Pastor Bonus]]'', art. 153.}}
 
La direzione del Pontificio consiglio era affidata ad un presidente, coadiuvato da un segretario e da un sottosegretario, tutti di nomina pontificia e della durata di cinque anni. Il Pontificio consiglio era costituito da 30 membri, rappresentanti i diversi dicasteri della [[Curia romana]] ed istituzioni religiose sanitarie, e 40 consultori.<ref>Dal sito web del dicastero soppresso.</ref>
 
Tra le principali iniziative del Pontificio consiglio della pastorale per gli operatori sanitari c'erano: la pubblicazione della rivista "Dolentium Hominum"; la celebrazione annuale di una conferenza in Vaticano sui temi della malattia e della cura; l'organizzazione della [[Giornata mondiale del malato]]; la catalogazione dei centri sanitari di proprietà della Chiesa o dove la Chiesa svolge il proprio lavoro.
 
== Cronotassi ==