Lipoproteina: differenze tra le versioni

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Inserimenti in Metabolismo delle VLDL
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L'apoCIII si rinviene nel 30-70% delle VLDL plasmatiche, in una percentuale più bassa di IDL e nel 5-15% delle LDL; le VLDL con apoCIII hanno in media 50-100 copie di questa apoliproteina per particella. Su questa base è stata formulata l'ipotesi dell'esistenza di due sottopopolazioni di VLDL con o senza apoCIII. <ref>{{Cita pubblicazione|autore=C.O. Mendivil|anno=2010|titolo=Metabolism of Very-Low-Density Lipoprotein and Low-Density Lipoprotein Containing Apolipoprotein C-III and Not Other Small Apolipoproteins|rivista=Arterosc. Throm. Vasc. Biol.|volume=30|numero=|pp=239-245|url=http://atvb.ahajournals.org/content/30/2/239.full}}</ref> L'apoCIII in vitro inibisce sia la lipoproteinlipasi che la lipasi epatica, sia il legame di apoE ai recettori epatici LRP, così da rallentare il catabolismo delle VLDL e IDL.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=C. Zheng|anno=2010|titolo=Apolipoprotein C-III and the Metabolic Basis for Hypertriglyceridemia and the Dense Low-Density Lipoprotein Phenotype|rivista=Circ.|volume=121|numero=|pp=1722–1734|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3153990/}}</ref>
 
Le IDL penetrano, attraverso le cellule endoteliali dei [[sinusoidi]] epatici, nello [[Epatocita|spazio di Disse]] e vengono in contatto con gli epatociti. Una parte delle IDL è rimossa dal circolo direttamente dagli epatociti tramite il recettore LDL (LDLR), per il quale le apoE possiedono un'alta affinità. Una parte maggiore è invece ulteriormente idrolizzata ad opera della lipasi epatica (HL), che non richiede di essere attivata da apoCII, per generare LDL, il prodotto finale del catabolismo delle VLDL. Durante l'idrolisi epatica le apoE lasciano le IDL. La metà circa delle IDL è rimossa direttamente da fegato, mentre il restante 50% è convertito in LDL.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=R.W. Mahley|anno=1999|titolo=Remnant lipoprotein metabolism: key pathways involving cell-surface heparan sulfate proteoglycans and apolipoprotein E|rivista=J. Lipid Res.|volume=40|numero=|pp=1-16|url=http://www.jlr.org/content/40/1/1.long}}</ref> Le LDL circolano per giorni e raggiungono pressoché tutti i tessuti, dove sono prelevate dalle cellule per endocitosi mediata dal recettore LDL (LDLR). Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, una parte delle LDL non deriva dalla lipolisi delle VLDL, ma è secreta direttamente dal fegato: nello studio di Zheng questa parte corrisponde circa al 30%.<ref name=":5" />
 
In vivo Il metabolismo delle VLDL risulta complesso e dipendente dal rapporto proporzionale tra le varie classi di apolipoproteine scambiabili (ovvero le apolipoproteine diverse dalle apoB) presenti sulla particella: apoE, apoCIII e apoCII. L'apoCIII possiede un'attività antagonista rispetto a apoCII e apoE.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=F.M. Sacks|anno=2011|titolo=Complexities of plasma apolipoprotein C-III metabolism|rivista=J. Lipid Res.|volume=52|numero=|pp=1067-1070|url=http://www.jlr.org/content/52/6/1067.full}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=F.M. Sacks|anno=2015|titolo=The crucial roles of apolipoproteins E and C-III in apoB lipoprotein metabolism in normolipidemia and hypertriglyceridemia|rivista=Curr. Opin. Lipidol.|volume=26|numero=|pp=56-63|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4371603/}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=M. Luo|anno=2016|titolo=The emerging role of apolipoprotein C-III: beyond effects on triglyceride metabolism|rivista=Lipids Health Dis.|volume=15|numero=|p=184|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5075399/}}</ref> Le apoCII e soprattutto le apoE favoriscono la rimozione delle apoB-lipoproteine, mentre le apoCIII la ostacola, prolungandone così la permanenza in circolo e favorendone la conversione in LDL ricche di apo CIII. Le apoCIII sono, pertanto, associate con ipertrigliceridemia e con un più elevato rischio cardio-vascolare.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=C.O. Mendivil|anno=2011|titolo=Low-density lipoproteins containing apolipoprotein C-III and the risk of coronary heart disease.|rivista=Circ.|volume=124|numero=|pp=2065–2072|url=http://circ.ahajournals.org/content/124/19/2065?ijkey=705751f9052c5f76c06b716291e68113b0a1f69f&keytype2=tf_ipsecsha}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=S.A. Khetarpal|anno=2015|titolo=Triglyceride-Rich Lipoproteins and Coronary Artery Disease Risk|rivista=Arteroscl. Throm. Vasc. Biol.|volume=35|numero=|pp=e3-e9|url=Triglyceride-Rich Lipoproteins and Coronary Artery Disease Risk}}</ref> Il deficit di apoE compromette la rimozione dal plasma dei chilomicroni rimanenti e delle IDL: i topi con deficit assoluto del gene apoE (apoE<sup>-</sup>/apoE<sup>-</sup>) mostrano ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia e aterosclerosi precoce;<ref>{{Cita pubblicazione|autore=S.H. Zhang|anno=1992|titolo=Spontaneous hypercholesterolemia and arterial lesions in mice lacking apolipoprotein E|rivista=Science|volume=258|numero=|pp=468-471|url=http://science.sciencemag.org/content/sci/258/5081/468.full.pdf}}</ref> anche l'iperproduzione di apoE si accompagna a ipertrigliceridemia come conseguenza della stimolazione della sintesi epatica di VLDL.