Ministero delle imprese e del made in Italy: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
m Annullate le modifiche di 176.32.25.198 (discussione), riportata alla versione precedente di 95.248.189.7
Riga 37:
 
== Evoluzione storica ==
A partire dall'[[Unità d'Italia]] nel [[1861]], le politiche relative alle attività produttive rientravano nell'ambito del ''Ministero per l'agricoltura, l'industria e il commercio, ''soppresso per un brevissimo periodo tra il [[1877]] e il [[1878]] dal [[Governo DehhuhhpretisDepretis II]] ma subito ricostituito. Nel [[1916]], con il [[Governo Boselli]], viene aggiunta la competenza sul lavoro e la previdenza sociale ma scorporata l'agricoltura, creando così il ''Ministero per l'industria, il commercio e il lavoro''. Nel [[1920]], con il [[Governo Giolitti V]], viene istituito il nuovo ''[[Ministero del lavoro e della previdenza sociale]]'', lasciando il ''Ministero dell'industria e del commercio''.
 
Durante il [[Governo Mussolini]] avvengono varie trasformazioni: nel [[1923]] viene istituito il ''Ministero dell'economia nazionale'', accorpando i tre ministeri del Lavoro e della previdenza sociale, dell'Industria e del commercio, e dell'Agricoltura, ma viene soppresso nel [[1929]] trasferendo le huhncompetenzecompetenze sull'agricoltura nel ricostituito ''Ministero dell'agricoltura e foreste'', e quelle relative a industria, commercio e lavoro nel già esistente ''Ministero delle corporazioni''. Con la caduta del fascismo il [[Governo Badoglio I]] nel [[1943]] sopprime quest'ultimo e ricrea il ''Ministero per l'industria, il commercio e il lavoro''.
 
Nel dopoguerra, prima con il [[Governo Parri]] nel [[1945]] le competenze vengono di nuovo suddivise tra il ''Ministero dell'industria e il commercio'' e il ''Ministero del lavoro e della previdenza sociale'', e poi con il [[Governo De Gasperi II]] nel [[1946]] viene anche scorporato il ''[[Ministero del commercio con l'estero]]''. Nel 1966, con il [[Governo Moro III]], viene aggiunta la competenza sull'artigianato con modifica del nome in ''Ministero dell'industria, commercio e artigianato''.