Beorn: differenze tra le versioni

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m {{Terra di Mezzo}}
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{{Citazione|Se volete saperne di più, si chiama Beorn. È molto forte ed è un mutatore di pelle<ref name=p.135/>.}}
 
Sentendo "mutatore di pelle" o "mutapelle" [[Bilbo Baggins|Bilbo]] ipotizza che Beorn sia in realtà un comune [[Pelliccia|pellicciaiopelliccia]]io, ma Gandalf lo corregge subito:
 
{{Citazione|Santissimo cielo, no, no, NO, NO! [...] Non essere sciocco, signor Baggins, se ti riesce; e per carità non pronunciare di nuovo la parola pellicciaio a meno di cento miglia di distanza dalla sua casa, e neanche tappeto, cappa, stola, manicotto, o altre disgraziate parole dello stesso genere! '''È un mutatore di pelle. Muta la sua pelle: talvolta è un grosso orso nero, talvolta è un uomo forte dai capelli neri con due grosse braccia e una gran barba<ref name=p.135/>.'''}}
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Gandalf spiega che esistono due ipotesi sulle origini e sul luogo natio di Beorn. La prima sostiene che il mutapelle sia un discendente dei grandi e antichi orsi delle montagne, mentre la seconda (sostenuta anche da Gandalf) sostiene invece che sia un discendente dei primi uomini che vivevano sulle montagne prima che vi arrivassero [[Smaug]] e gli [[Orchi della Terra di Mezzo|orchi]] del nord<ref name=p.135>{{Cita | J.R.R. Tolkien|p. 135|Lo Hobbit}}.</ref>. Delle due ipotesi la seconda sembra essere quella più accreditata anche perché Gandalf afferma di aver sentito Beorn rimuginare (nella lingua gutturale degli orsi) sulla sua volontà di vendicarsi degli orchi e di ritornare sulle montagne<ref name=p.136>{{Cita | J.R.R. Tolkien|p. 136|Lo Hobbit}}.</ref>.
 
Beorn vive in una casetta tra le [[Montagne Nebbiose]] e [[Bosco Atro]], dove alleva animali e si batte valorosamente contro lupi e orchi. Dopo essere sfuggiti agli orchi, la compagnia di [[Thorin Scudodiquercia]], su consiglio di Gandalf, decide di recarsi da Beorn per chiedergli ospitalità. Conoscendo l'irritabilità del mutatore di pelle, ma anche il suo amore per le storie a sorpresa, Gandalf consiglia a [[Bilbo Baggins|Bilbo]] e ai nani di presentarsi a lui in coppie così da istigargli continua curiosità nei loro confronti e portarlo dalla propria parte. Lo stratagemma ha successo e Beorn li accoglie nella sua dimora, ma solo dopo aver constatato la veridicità delle loro disavventure con gli orchi decide di aiutarli e di prestargli i suoi [[pony]] fino all'entrata di [[Bosco Atro]]<ref>{{Cita | J.R.R. Tolkien|pp. 137-156|Lo Hobbit}}.</ref>.
 
Dopo questa apparizione Beorn è assente per molto tempo nel romanzo e ricompare a sorpresa in occasione della [[battaglia dei cinque eserciti]]. Soccorre Thorin e uccide moltissimi orchi, compreso il loro capo, [[Bolg]]. In questo modo decreta la vittoria delle forze congiunte in opposizione a mannari ed orchi<ref>{{Cita | J.R.R. Tolkien|pp. 325-326|Lo Hobbit}}.</ref>. Dopo la battaglia Beorn ospita Gandalf e Bilbo per l'inverno nella sua casa<ref>{{Cita | J.R.R. Tolkien|pp. 328-330|Lo Hobbit}}.</ref>.
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{{Citazione|Lì vicino, ritto in piedi, c'era un omone dalla fitta barba nera, capelli neri, grosse braccia e gambe nude dai muscoli nodosi. Indossava una tunica di lana che gli arrivava alle ginocchia, e si appoggiava a un'ascia enorme.|[[J.R.R. Tolkien]], ''[[Lo Hobbit]]''<ref>{{Cita | J.R.R. Tolkien|pp. 137-138|Lo Hobbit}}.</ref>}}
 
Beorn assume forma e natura di orso, anche se Tolkien non specifica il modo in cui si trasformi. Questa metamorfosi è pienamente presagita attraverso le propensioni alimentari del personaggio: Beorn è infatti ghiottissimo di [[miele]], prodotto dalle api giganti che alleva nel suo giardino<ref name=p.135/>. Inoltre è un amante degli animali (specialmente i suoi cavalli) e per questo non si ciba di carne e non va a caccia<ref name=p.135/>.
 
Caratterialmente è descritto come schivo e diffidente verso i visitatori, specialmente se [[Nani (Tolkien)|nani]]<ref>{{Cita | J.R.R. Tolkien|p. 140|Lo Hobbit}}.</ref>. Infatti non invitava mai gente nella sua dimora, ma se succedeva non ne invitava mai più di due per volta<ref>{{Cita | J.R.R. Tolkien| p. 145|Lo Hobbit}}.</ref>. Beorn sembra indifferente al richiamo delle ricchezze e nutre odi profondi per gli orchi (i responsabili del suo esilio dalle montagne) e per gli animali nemici (come i mannari)<ref name=p.135/>. Questo odio lo si può riassumere in alcune righe del romanzo, quando Beorn, di ritorno dal suo viaggio di perlustrazione, mostra alla compagnia di Thorin il risultato di un suo confronto con un orco e un mannaro:
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{{Lo Hobbit}}
 
{{Terra di Mezzo}}
 
{{Portale|Tolkien}}