Beati Paoli: differenze tra le versioni
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=== I "misteri" dei Beati Paoli e il presunto legame con la ''mafia'' in Italia ===
Lo [[scrittore]] e [[antropologia|antropologo]] [[Giuseppe Pitrè]] ([[1841]]-[[1916]]) nel capitolo ''La mafia e l'omertà'' del suo ''Usi e Costumi'' diede questa definizione di [[associazione per delinquere]] ricavandola dal [[gergo]] dei detenuti della ''Vicaria'', l'antico carcere di Palermo: «Cuncuma, s.f., riunione e compagnia di uomini, per lo più non buoni e giudicati come non buoni. Riunione segreta e misteriosa come quella dei Beati Paoli, che avevano le loro grotte paurose ed impenetrabili presso il giardino detto della Cuncuma. ''Essiri di la Cuncuma'', essere del tal numero de' tristi, della cosca, aver l'arte e l'attitudine d'ingannare e prevedere gli inganni, esser furbo, ecc. A Palermo nel giardino della Cuncuma, vi era una grand'hosteria, et ivi giuntavano li ''guappi'' e taglia ''cantuni''».<ref>Pitrè, pag 218.</ref> Questo esclude qualunque riferimento magico o soprannaturale a proposito del mistero che circonda la confraternita.<ref>Castiglione, pag. 25.</ref> I Beati Paoli si proposero, dunque, come un'associazione per delinquere, caratterizzata da una «[[ragione sociale]]», un «titolo», quasi come le tante Venerabili e Nobili Confraternite, forse collegata con esponenti del potere. Se i membri della setta fossero stati solo «guappi» o «vendicatori a basso costo» avrebbero reclutato esclusivamente persone di infimo rango sociale, non anche proprietari di patrimoni e sicuri redditi nonché piccoli nobili.<ref>Castiglione, pag. 27.</ref>
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== Voci correlate ==
* [[Francesco Maria Emanuele Gaetani]]
* [[I Beati Paoli (romanzo)
* [[Il Capo (Palermo)]]
* [[Mafia in Italia]]
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