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Al [[Festival dei Due Mondi]] di [[Spoleto]] nel [[1969]] è Mustafà ne ''[[L'italiana in Algeri]]'', e alla [[Teatro alla Scala|Scala]], due anni dopo, è di nuovo Don Bartolo nell'edizione del Barbiere di Siviglia diretta da [[Claudio Abbado]]. In tournée, sempre con la Scala, alla [[Royal Opera House]] di [[Londra]] nel [[1976]] è Dandini ne ''[[La Cenerentola]]''.
 
È ancora Don Bartolo al [[Metropolitan Opera]] di [[New York]] nel [[1982]]. Altri teatri in cui ha cantato sono la [[Wiener Staatsoper|Staatsoper]] di [[Vienna]], l'[[Opéra national de Paris]], il [[Gran Teatre del Liceu|Liceu]] di [[Barcellona]], l'Opéra di [[Monte Carlo]], l'Opera di [[Houston]]. È stato inoltre il primo Barone di Trombonok nella ripresa moderna de ''[[Il viaggio a Reims]]''.
 
«Le sue doti migliori sono l'agilità vocale, sia nel canto vocalizzato sia soprattutto nella sillabazione veloce», e una comicità innata, «mai debordante».<ref>[[Enrico Stinchelli]], ''ibidem''</ref>. Grazie all'interpretazione di ruoli come [[Don Pasquale]], [[Il barbiere di Siviglia (Rossini)|Don Bartolo]], [[La Cenerentola|Don Magnifico]], a partire dagli [[anni 1970|anni settanta]] rappresenta «una pedina essenziale per la rinascita del [[belcanto]]»<ref name="test">[[Enrico Stinchelli]]: "Le stelle della lirica", Roma, Gremese Editore, 1986, pagina 193</ref>.