Giuseppe Maria Mazza: differenze tra le versioni

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[[Giovanni Adamo Andrea del Liechtenstein]] lo invitò a Vienna, ma Mazza preferì non lasciare Bologna e inviò al principe urne con bassorilievi e figure mitologiche, in terracotta e in marmo. Nel [[palazzo Liechtenstein]], a Vienna, rimangono i due suoi busti di ''Venere'' e di ''Arianna'', firmati e datati 1692 e il gruppo ''Orfeo e Meleagro'', attribuito a Mazza. A settembre 1696 si recò a Imola, portando i tre sarcofagi in marmo per le spoglie dei santi ''Proietto'', ''Crisogono'' e ''Cassiano'', da deporre nella cripta della [[Cattedrale di San Cassiano]].
 
Nel 1704, su commissione di [[Camillo III Gonzaga]], conte di Novellara, modellò ''Angeli'' e ''Putti con i simboli della Passione'', per la chiesa di Santo Stefano, a [[Novellara]]. Per la [[chiesa del Suffragio]], a Fano, nel 1710 realizzò in stucco il ''Padre Eterno tra angeli'' dell'altare maggiore. Una simile opera egli aveva modellato, intorno al 1705, per la chiesa di San Gabriele delle Carmelitane; ma questa chiesa fu poi sconsacrata e l'opera in stucco venne trasferita in una parrocchia di [[Minerbio]], dove oggi è possibile ammirarla.

Nel 1722 Mazza si recò a Roma, doveed ebbe contatti con lo scultore [[Camillo Rusconi]] e col cardinale [[Angelo Gabriele Gautieri]]. Eseguì poi i quattro ''Profeti'' in stucco del [[duomo di Foligno]].
 
===Altre opere a Venezia ===