Assedio di Torino: differenze tra le versioni
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=== Epilogo ===
{{citazione|A questo stato era ridotto nell'orribil punto l'oste testé pure tanto fiorita del re Luigi; nelle lacere trincee a mucchi i cadaveri dei difensori, le armi sparse e rotte, il suolo sanguinoso ed orrido per molto sangue e tronche membra, le campagne piene di uomini che fuggivano e di uomini che gli perseguitavano. Nel medesimo tempo le liete ed alte voci sì dei vincitori che Torino liberato avevano, e sì dei torinesi che, dopo quattro mesi di crudele assedio, a libertà fra tanti pericoli e spaventi risorgevano, ferivano l'aria e miste ai gemiti dei moribondi ed agli scoppi che qua e là sparsamente ancora s'odivano, componevano una scena di cui niuna si può immaginare né più stupenda né più tremenda.|[[Carlo Botta]]}}
I francesi avevano perduto circa 6.000 uomini, contro i 3.000 austro-piemontesi. Nei giorni seguenti, quasi 7.700 francesi caddero ancora negli scontri con i sabaudi o per le ferite riportate<ref>{{cita|Gariglio|pp. 143-145|gariglio}}.</ref>.
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