Giovanni Andrea Donducci: differenze tra le versioni

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Nato da una famiglia piccolo borghese - il padre era un piccolo artigiano, fabbricante di mastelli - compie il proprio apprendistato presso l'accademia dei [[Carracci]], assieme a [[Domenico Zampieri]] (detto il [[Domenichino]]), a [[Lucio Massari]] e, probabilmente, anche a [[Francesco Albani]].
 
Tra il [[1613]] ed i [[1614]] contribuirà alla decorazione dalla cappella dedicata a [[San Domenico]], presso la [[Basilica di San Domenico (Bologna)|Basilica di San Domenico]] a [[Bologna]]; in questa occasione dipingerà, sulla facciata di destra, ''Il miracolo dei quaranta annegati'' ([[1613]]), mentre su quella di sinistra affrescherà la ''Resurrezione del giovane Napoleone Orsini'' ([[1614]]). Inoltre, il Danducci, ha affrescato i santi patroni di Bologna - [[Procolo di Bologna|San Procolo]], [[San Petronio]], [[San Floriano]] e [[San Francesco]] - nella cupola del [[Duomo di Bologna|Duomo]] della città. La sua ultima opera documentata (1639) è la pala d'altare della "Madonna del Giglio" nella chiesa di [[Chiesa di San Pietro (Reggio Emilia)|San Pietro]] a Reggio Emilia<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/donducci-giovanni-andrea-detto-il-mastelletta_(Dizionario-Biografico)/</ref>.
 
== Altre opere ==