Giovanni Colonna (cardinale XIII secolo): differenze tra le versioni

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Creato cardinale diacono del titolo dei [[Santi Cosma e Damiano (diaconia)|SS. Cosma e Damiano]] fin dal 1205<ref name="cita|Maleczek"/> da [[papa Innocenzo III]], fu dallo stesso promosso [[cardinale]] prete nel [[concistoro]] del 18 febbraio [[1212]] con il [[titolo cardinalizio|titolo]] di [[Santa Prassede (titolo cardinalizio)|cardinale presbitero di Santa Prassede]].
Partecipò ai conclavi del [[1216]], del [[1227]] e del [[1241]]-[[1243]]. Nel 1217 fu nominato [[legato pontificio]] nell'Impero latino d'Oriente con il compito di rafforzare la Chiesa latina in quei territori limitando l'influenza dei Veneziani. In tale veste svolse numerosi incarichi risolvendo numerose controversie svolgendo nel 1219 temporanee funzioni di luogotenenza alla morte della reggente [[Yolanda di Fiandra|Iolanda]], vedova di [[Pietro II di Courtenay]]. Nello stesso anno è presente all'assedio di [[Damietta]] da dove nel 1223 avrebbe riportato un frammento della colonna della flagellazione di Gesù Cristo per la [[Chiesa di Santa Prassede|chiesa di cui era titolare]]<ref>''Dizionario storico, portatile, che contiene la storia de' Patriarchi... ecc. composto in francese dal signor abate Ladvocat'', Bassano 1773, Vol. 2, p. 125; Chiese di Roma, Guida Storico-Artistica con introduzione del Dott. A. Serafini. Chiese Stazionali. Edizioni D'arte E. Celanza Torino 1922, p.240</ref>. Ricoprì anche l'incarico di legato a [[Napoli]].<br>
Ritenuto il più potente tra i cardinali per patrimonio personale<ref name="cita|Maleczek"/> e artefice del consolidamento del potere della sua famiglia<ref name="cita|Carpegna Falconieri"/> da pococirca mezzo secolo resasi indipendente dai cugini [[Conti di Tuscolo]], fu fedele collaboratore di [[papa Gregorio IX]] che gli affidò numerosi incarichi. Da costui a partire dal 1237 prese poi le distanze fino alla rottura delle relazioni dopo che il pontefice radicalizzò la sua posizione antimperiale nei confronti di [[Federico II di Svevia]] che al Colonna si rivolse per tentare ancora un accordo<ref name="cita|Maleczek"/>.
 
A causa della sua posizione di capo della fazione filoimperiale, dopo aver invitato le milizie imperiali a muovere contro Roma dopo essersi rifugiato a [[Palestrina]], subì l'assedio della roccaforte del [[mausoleo di Augusto]] nel 1241 e la distruzione dei suoi palazzi in Roma da parte di Matteo Rosso Orsini, nuovo e unico [[senatore di Roma]] nominato da Gregorio IX in sostituzione dei precedenti senatori Oddone Colonna nipote del cardinale e di Annibaldo [[Annibaldi]], che lo tenne prigioniero dall'autunno del 1241 alla primavera del 1243<ref name="cita|Maleczek"/>; datando da questi anni l'inizio della rivalità tra le due famiglie Colonna ed Orsini<ref>{{cita|Maleczek|}}, {{cita|Carpegna Falconieri|}}</ref>.