Giovanni da Tufara: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Secondo la tradizione agiografica, Giovanni, ostacolato dai genitori nella sua propensione verso la carità, lasciò la sua famiglia per recarsi a Parigi: qui avrebbe incontrato il beato [[Stefano Corumano]] di Riccia. Deluso dall'esperienza transalpina fece ritorno al suo paese: vendette tutti i suoi beni e distribuì ai poveri il ricavato.
 
Lasciato il paese, condusse vita solitaria e austera in tuguri e grotte sopra le montagne: trascorse la maggior parte della sua vita nelle grotte di Baselice nel beneventano, dedicandosi alla preghiera, ai digiumi e alla meditazione contemplativa. ALcuni giovani furono attratti dal suo esempio e si unirono a lui.
Nel 1156 Giovanni diede il via per la costruzione del monastero di Gualdo Mazzocca a [[Foiano]], che divenne un'abbazia che offriva contemplazione e preghiera, ma anche sostegno e aiuto concreto ai poveri e ai bisognosi.
 
Il 14 novembre [[1179]], all'età di ottantasei anni, Giovanni da Tufara, colpito da forte febbre e spossato nel fisico, morì. I frati seppellirono il corpo del beato fondatore in una località sconosciuta del bosco, in luogo appartato e nascosto, timorosi che fosse trafugato.
 
==Culto==