Opera: differenze tra le versioni

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{{F|teatro|arg2=generi musicali|settembre 2011}}
[[File:Salzburger Festspiele 2012 - Carmen.jpg|thumb|[[Carmen (opera)|Carmen]] con [[Magdalena Kožená]] e [[Jonas Kaufmann]], [[Festival di Salisburgo]] 2012]]
L''''opera''' è il termine italiano di utilizzo internazionale per un [[generi teatrali|genere teatrale]] e [[generi musicali|musicale]] in cui l'azione scenica è abbinata alla [[musica]], al [[balletto]] e al [[canto]]. La denominazione "opera" è l'abbreviazione convenzionale della locuzione sostantivale '''opera in musica'''. Non è un caso che la parola "opera" sia usata invariabilmente in tutte le lingue del mondo: anche se pure altre nazioni posseggono tradizioni operistiche di innegabile importanza e valore, il melodramma è nato e si è sviluppato in Italia, Paese che per questo possiede il maggior numero di teatri d'opera al mondo e ha tra i suoi maggiori vanti l'essere universalmente considerata la [[patria]] dell'opera.
Non è un caso che la parola "opera" sia usata invariabilmente in tutte le lingue del mondo: anche se pure altre nazioni posseggono tradizioni operistiche di innegabile importanza e valore, il melodramma è nato e si è sviluppato in Italia, Paese che per questo possiede il maggior numero di teatri d'opera al mondo e ha tra i suoi maggiori vanti l'essere universalmente considerata la [[patria]] dell'opera.
 
Tra i numerosi [[Sinonimia|sinonimi]], più o meno appropriati, basta ricordare ''[[melodramma]]'', ''opera in musica'', ''teatro musicale'' e l'improprio ''opera lirica'', quest'ultimo espressione impiegata dal linguaggio comune e mediatico, ma non in [[musicologia]].<ref>{{cita web|url=http://dizio.org/it/opera-lirica|titolo=Dizionario|editore=dizio|anno=2015}}</ref><ref>{{cita web|url=https://books.google.it/books?id=ROAfAwAAQBAJ&pg=PA141&lpg=PA141&dq=opera+lirica+termine+improprio&source=bl&ots=n0PhoQRiMh&sig=GrSxNvyMGMc-xPEWzpuzloSjikE&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiN55rf547LAhWBvRoKHZI-DO8Q6AEIHDAB#v=onepage&q=opera%20lirica%20termine%20improprio&f=false|titolo=Google Libri}}</ref> Il termine è fortemente contestualizzato nel suo impiego, in quanto il vocabolo ''opera'', in italiano, è un termine di origine [[lingua latina|latina]] che indica un lavoro in generale, particolarmente in ambito artistico.<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/opera/|titolo=Vocabolario on line òpera|editore=Treccani|citazione=in musica, e più spesso assol. opera (o anche melodramma), rappresentazione scenica di un testo drammatico (libretto) in cui i personaggi si esprimono per mezzo del canto e con accompagnamento orchestrale|accesso=24 febbraio 2016}}</ref>
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== Panoramica storica ==
{{vedi anche|Origini dell'opera}}
La storia dell'opera abbraccia un arco cronologico-temporale di oltre quattro secoli, dalla fine del XVI al presente. Le origini dell'opera si fanno risalire al passaggio tra il [[XVI secolo|XVI]] e il [[XVII secolo]], quando un gruppo di intellettuali fiorentini, noto come [[Camerata de' Bardi]], dal nome del mecenate che li ospitava, decide di formalizzare il nuovo genere. Le sue radici storiche risalgono per altro al [[teatro medievale]] e ad artisti come [[Guido d'Arezzo]], un religioso italiano emulato in seguito anche all'estero, tipico esempio è dato dalla religiosa benedettina [[Ildegarda di Bingen]], quest'ultima nota per l'opera drammatica ''Ordo Virtutum'' composta nel [[1151]] circa, mentre le radici ideali affondano nel teatro antico e in particolare nella [[tragedia classica]]. D'altronde già la [[commedia dell'arte]] cinquecentesca prevedeva al suo interno l'uso delle [[Canzone (musica)|canzoni]], così come il ''ballet de court'' francese ed il ''masque'' inglese mescolavano voci, [[strumento musicale|strumenti]], scene, mentre i [[dramma pastorale|drammi pastorali]] comprendevano ampi spazi musicali.
La storia dell'opera abbraccia un arco cronologico-temporale di oltre quattro secoli, dalla fine del XVI al presente.
Le origini dell'opera si fanno risalire al passaggio tra il [[XVI secolo|XVI]] e il [[XVII secolo]], quando un gruppo di intellettuali fiorentini, noto come [[Camerata de' Bardi]], dal nome del mecenate che li ospitava, decide di formalizzare il nuovo genere. Le sue radici storiche risalgono per altro al [[teatro medievale]] e ad artisti come [[Guido d'Arezzo]], un religioso italiano emulato in seguito anche all'estero, tipico esempio è dato dalla religiosa benedettina [[Ildegarda di Bingen]], quest'ultima nota per l'opera drammatica ''Ordo Virtutum'' composta nel [[1151]] circa, mentre le radici ideali affondano nel teatro antico e in particolare nella [[tragedia classica]]. D'altronde già la [[commedia dell'arte]] cinquecentesca prevedeva al suo interno l'uso delle [[Canzone (musica)|canzoni]], così come il ''ballet de court'' francese ed il ''masque'' inglese mescolavano voci, [[strumento musicale|strumenti]], scene, mentre i [[dramma pastorale|drammi pastorali]] comprendevano ampi spazi musicali.
 
[[File:Pietro Metastasio.jpg|thumb|Il poeta [[Pietro Metastasio]], autore di una fortunatissima riforma del teatro d'opera]]
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Lo stile di canto, più severo e declamatorio, è prevalentemente sillabico. Ulteriori elementi di differenziazione rispetto al modello italiano sono costituiti dall'importanza assegnata alle coreografie e dalla struttura in cinque atti, che l'opera seria francese conserverà fino a tutto il XIX secolo. Nacquero così la [[tragédie-lyrique]] e l'[[opéra-ballet]].
 
Dalla fine del Seicento, le arie dell'opera italiana si compongono di due strofe poetiche intonate col "da capo", ossia ripetendo, con qualche variazione di stile, la prima strofa. Una forma impiegata fino alla fine del [[XVIII secolo]]. È questo il secolo nel quale l'opera italiana è riformata dal poeta [[Pietro Metastasio]], il quale stabilisce una serie di [[canone (musica)|canoni]] formali, relativi sia all'impianto drammaturgico che alla struttura metrica delle arie, applicando le cosiddette [[unità aristoteliche]] e dedicandosi esclusivamente al genere [[opera seria|serio]].<br />La scelta di Metastasio di escludere ogni elemento comico dal teatro musicale serio determina la nascita dell'opera comica, dapprima in forma di [[Intermezzo]], poi come [[opera buffa]] e [[dramma giocoso]].
La scelta di Metastasio di escludere ogni elemento comico dal teatro musicale serio determina la nascita dell'opera comica, dapprima in forma di [[Intermezzo]], poi come [[opera buffa]] e [[dramma giocoso]].
 
[[Georg Friedrich Händel]] fu uno dei maggiori compositori del XVIII secolo ed oggi viene ancora eseguito il suo [[Giulio Cesare (Haendel)]].
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=== Melodramma giocoso ===
{{Vedi anche|Dramma giocoso}}
Il ''melodramma giocoso'' o ''dramma giocoso'' è un genere operistico che ebbe origine in Italia verso la metà del XVIII secolo. Il termine venne per la prima volta usato da Giovanni Cosimo Villifranchi come prefazione al suo lavoro comico L'Ipocondriaco, però fu Carlo Goldoni che iniziò ad impiegarlo regolarmente dal 1748. Un dramma giocoso ha un intreccio sentimentale o patetico concluso da un lieto fine e si colloca quindi a metà strada tra l'opera seria e l'opera buffa.
Il termine venne per la prima volta usato da Giovanni Cosimo Villifranchi come prefazione al suo lavoro comico L'Ipocondriaco, però fu Carlo Goldoni che iniziò ad impiegarlo regolarmente dal 1748. Un dramma giocoso ha un intreccio sentimentale o patetico concluso da un lieto fine e si colloca quindi a metà strada tra l'opera seria e l'opera buffa.
 
=== Opera semiseria ===
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=== Farsa ===
{{Vedi anche|Farsa (genere operistico)}}
La farsa è genere operistico diffuso tra l'ultima decade del XVIII secolo e le prime tre del XIX secolo principalmente a Venezia e a Napoli e in misura minore nel resto d'Italia. Si trattava normalmente di un'opera di carattere buffo con un solo atto, a volte rappresentata insieme a dei balletti.
=== Opéra-comique ===
{{vedi anche|Opéra-comique}}