Luigi Broggi: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Broggi segue un corso preparatorio al [[Politecnico di Milano|Politecnico]] dal 1871-1872 e prosegue i suoi studi presso la Scuola di Architettura (1873-75) dell'[[Accademia di Brera]], dove diventa prima allievo di [[Camillo Boito]], e poi dal 1892 al 1895 secondo professore aggiunto per la cattedra di Geometria, cinematica e disegno di macchine.<ref name="trecbio">{{it}} [http://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-broggi_%28Dizionario-Biografico%29/ Dizionario biografico degli italiani: Broggi, Luigi]</ref>
 
Nel 1877 si sposa, l'anno seguente partecipa, vincendo, al concorso per l'Ossario di Novara.
Nel 1879 apre il suo studio a [[Milano]]. Uno dei suoi primi progetti fu la progettazione dello stabile destinato a ospitare le "[[Cucine economiche]]" (1881-83) di via Montegrappa a Milano seguito dall'Asilo Fogliani (24 luglio 1884) di corso di porta Vigentina 18, due edifici fortemente improntati ad uno stile economico appreso a Brera. Nel 1885 costruisce in via Dante 18 la Casa Folatelli e Teruggia in cui si può già intravedere lo stile utilizzato nell'architetture civile realizzate lungo via Dante.<ref>[http://www.storiadimilano.it/cron/dal1881al1890.htm]</ref> Negli stessi anni progetta anche [[Casa Candiani]], in via Matteo Bandello 14-20, per l'omonima famiglia. Il palazzo è particolarmente originale perché la facciata è decorata con elelmenti in cotto che riproducono la produzione delle fornaci della famiglia Candiani.<ref> Marina Moioli ''Il giro di Milano in 501 luoghi'', ASIN: B00PZ7UIGO</ref>
 
Nel 1889 vince il suo primo concorso, insieme al suo giovane collaboratore [[Giuseppe Sommaruga]], per il progetto del nuovo Palazzo del Parlamento a Roma. <ref name="trecbio"/> La collaborazione con Sommaruga fu particolarmente proficua perché fu sempre con lui che progettò e realizzò nel 1889 la sua residenza personale “[[Casa Broggi]]” che si trova fra via Dante e via Meravigli a Milano. L'edificio fu terminato nel luglio del 1891 e subito venduto alla Società Assicurazioni d'Italia di Genova . Nell'agosto del 1891 furono conclusi anche i lavori ai cinque edifici civili di Foro Bonoparte (dal numero 61 al numero 69).<ref>[http://www.storiadimilano.it/cron/dal1881al1890.htm]</ref>
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Nel 1906 costruisce il palazzo della “Società lombarda per le Imprese Fondiarie”, da lui diretta in via Armorari 6. In quegli anni inizia una stretta collaborazione con [[Cesare Nava]], al punto di creare uno studio comune, lo Studio Broggi-Nava, a cui si assocerà nel 1909 il figlio [[Carlo Broggi]].<ref>Luigi Broggi ''I miei ricordi 1851-1920. Settant'anni di vita italiana nelle memorie di un architetto milanese'', ISBN 978-88-204-3560-8</ref>
 
Il 21 dicembre 1908 viene inaugurata la nuova Sala da concerti del [[Conservatorio Giuseppe Verdi (Milano)|Conservatorio di Milano]], da lui progettata in collaborazione con Nava. Le decorazioni della sala saranno tuttavia completate il 2 marzo 1910.<ref>[http://www.storiadimilano.it/cron/dal1901al1910.htm]</ref>
 
Importante fu anche la progettazione del [[Palazzo della Banca d'Italia (Milano)|Palazzo della Banca d’Italia]] realizzato in Via Cordusio 5, sempre in collaborazione con [[Cesare Nava]]. I lavori si dilungarono perché, nel 1908 durante gli scavi, furono ritrovati i resti di un edificio romano che si suppone fosse la zecca. Durante la progettazione della Banca d'Italia, Broggi ebbe l'occasione di conoscere la [[Regina Margherita]] e da quell'incontro nacque un rapporto di reciproca stima e simpatia, al punto che la Regina gli commissionerà nel 1914 la realizzazione della [[Villa Margherita (Bordighera)|sua villa]] a [[Bordighera]].<ref name="trecbio"/>
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Broggi fu sempre molto attivo nella vita pubblica di [[Milano]], partecipando a praticamente ogni dibattito sulla riorganizzazione urbana della città fra il [[XIX secolo|XIX]] e il [[XX secolo]]. Insieme a [[Luca Beltrami]], [[Carlo Maciachini]], e il suo mentore [[Camillo Boito]], Luigi Broggi è stato un esponente di spicco del periodo eclettico dell'architettura milanese (a volte indicato come eclettismo Milanese)<ref>Canella Gentucca, ''Milano dall'eclettismo al futuro'', Skira, 2008</ref>, per quanto in alcune sue opere, come per esempio l'edificio dei Magazzini Contratti, si possono chiaramente individuare i dettami stilistici dell'[[Art Nouveau]].<ref name="trecbio"/>
 
Riposa al [[Cimitero monumentale di Milano|Cimitero Monumentale di Milano]], nell'edicola 183 del Riparto II<ref>{{Cita news|autore=Comune di Milano|titolo=App di ricerca defunti Not 2 4get|pubblicazione=|data=}}</ref>.
 
== Opere principali ==