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== Fondazione ==
In seguito alla promulgazione della [[leggi antisocialiste|legge contro i socialisti]] (''Sozialistengesetz'') del 21 ottobre [[1878]], la [[Partito Socialdemocratico di Germania|SPD]] perse la quasi totalità della stampa. Nel giugno successivo le autorità imperiali vietarono la pubblicazione di 148 periodici e di 249 opere non periodiche, così come di migliaia di volantinitracts, brochures e manifesti<ref name="Schu25">Schumacher op. cit. pag. 25</ref>. La stampa socialista fu condannata alla clandestinità; certe pubblicazioni furono trasferite all'estero (soprattutto in Svizzera), altre furono affidate a privati e mecenati che le stamparono e distribuirono a loro spese<ref name="Schu25"/>.
 
Hermann Dientz era uno di questi privati: nel 1880 fondò una casa editrice a [[Stoccarda]] con cui pubblicò, illegalmente, opere di [[Karl Marx|Marx]] ed [[Friedrich Engels|Engels]], nonché qualche rivista ufficialmente indipendente, ma ufficiosamente legata alla SPD<ref name="Schu26"/>. Nel [[1882]] Dietz fece amicizia con due intellettuali appartenenti ai circoli culturali viennesi, [[Karl Kautsky]] e Heinrich Braun, e propose loro di prendersi carico della pubblicazione di una rivista politica impegnata<ref name="Schu26">Schumacher op. cit. pag. p. 26</ref>. Al termine di un incontro a [[Salisburgo]] con molti dirigenti socialdemocratici (fra i quali [[August Bebel]]), il progetto prese forma. Dietz, Braun e Kautsky s'impegnarono nel gennaio 1883 a fondare una società con un capitale di 9.000 marchi, provenienti dai loro fondi personali<ref name="Schu26"/>.