Orientalismo (corrente pittorica): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: fix citazione web (v. discussione)
aggiunto testo sull'orientalismo in Italia
Riga 13:
Fra i maggiori esponenti dell'orientalismo francese ed inglese, [[Eugène Delacroix]], [[Jean Auguste Dominique Ingres]], [[Jean-Léon Gérôme]], [[Frederick Arthur Bridgman]], [[Charles Landelle]], [[Addison Thomas Millar]], [[Charles Sprague Pearce]], Thomas Frederic Mason Sheard, Maurice Bompard. Etienne Dinet.
 
=== Orientalisti italiani ===
In Italia tra i maggiori orientalisti sono da segnalare [[Alberto Pasini]] e [[Roberto Guastalla]]. Un altro artista Italiano è [[Carlo Bonatto Minella]].
Dopo l'insuccesso dell'[[Amba Alagi]] e di [[Macallè]], in Italia l'Oriente rimase nella politica, nell'economia, nell'arte. [[Cesare Biseo]] dipinse e incise scene cariche di esotismo, con forte gusto cromatico. Si recò in Egitto nel 1869, in occasione della inaugurazione del Canale di Suez, e lì affrescò il Teatro dell'Opera de Il Cairo e il Palazzo del Governo ad Alessandria. Nel 1875, con [[Edmondo de Amicis]] e con [[Stefano Ussi]], visitò il Marocco, in qualità di membro di una missione diplomatica italiana. Illustrò i libri di De Amicis ''Marocco'' e ''Costantinopoli''. Anche pittori che mai avevano viaggiato in Oriente dipingevano scene erotiche orientali, ma di pura fantasia, in una atmosfera tardo decadente. I loro quadri incontravano il favore del pubblico, in particolare piacevano agli acquirenti spagnoli e francesi.
 
Odalische, interni di harem dipinsero [[Pompeo Mariani]], [[Alberto Pasini]], [[Roberto Guastalla]], [[Giorgio Oprandi]] che ebbe come mecenate re [[Fu'ad I d'Egitto]] e Stefano Ussi. Tra i romani, [[Francesco Coleman]], figlio di [[Charles Coleman|Charles]] e fratello di [[Enrico Coleman|Enrico]], trattava con ironia soggetti orientaleggianti; [[Antonio Gargiullo]], seguace di Fortuny, dipinse scene orientali con gradevolezza di colori; [[Alberto Rosati]] si era specializzato in soggetti pompeiani e orientali; [[Giuseppe Signorini]] dal gusto ancora romantico, fu pittore delicato e gradevole di scene esotiche; [[Gustavo Simoni]] alternava scene in costume della campagna romana e soggetti orientaleggiati; [[Enrico Tarenghi]] dipingeva ambienti rurali, ma anche esotici, sempre ad acquarello. [[Ettore Simonetti]] ambientava le sue odalische tra tappeti persiani, morbidi cuscini damascati, tendaggi e narghilè. [[Amedeo Simonetti]] seguì l'esempio dello zio Ettore, di cui fu allievo, e dipinse scene orientali con lirica grazia. Su tutti, esercitava un particolare fascino [[Mariano Fortuny]], al cui intenso cromatismo i pittori romani si ispiravano. [[Lorenzo Cecconi]] nel 1904 andò in India, per restaurare dipinti e tornò con disegni e bozzetti, da cui ricavò scene che espose alla I Mostra coloniale. Per questo lo chiamarono, tra i [[XXV della campagna romana]], "Pollo d'India". [[Camillo Innocenti]] nel 1925 si trasferì al Cairo e vi rimase fino al 1940, a dirigere la locale Scuola di Belle Arti. [[Duilio Cambellotti]] dipinse ''Le rovine di Cartagine''.
 
==Voci correlate==