Monarca: differenze tra le versioni

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Concettualmente il monarca è stato sinonimo di titoli diversi dipesi dalle vicissitudini storiche del paese governato. Sempre storicamente sono esistite monarchie ereditarie e non.
 
Con l'avvento della [[monarchia costituzionale]] o "limitata" i poteri del sovrano non sono più assoluti: essa può essere parlamentare o pura, a seconda che esista, o meno, il principio parlamentare di necessità di un rapporto di fiducia fra potere esecutivo e legislativo; in tal caso, «[…] il sovrano (...) ha il diritto di essere consultato, il diritto di incoraggiare, il diritto di mettere in guardia»<ref>[[Walter Bagehot]], ''La costituzione inglese'', Il Mulino, Bologna (1995), p. 101.</ref>.
La prima [[nazione]] a introdurre una forma di [[monarchia costituzionale]] è stata l'[[Inghilterra]], a seguito dell'approvazione della ''[[Magna Charta]]''.
 
Prime figure storiche di monarchi in stati organizzati, (anche se atipici,) furono gli ''ensi'', o meglio, i sacerdoti/monarchi della [[Sumeri|civiltà sumera]], in piena [[Mesopotamia]]. La prima città in assoluto governata da un ''ensi'', fu il centro urbano di Urug-Dug, (o Nun-Ki), ben più conosciuta come [[Eridu]], la città santa dei Sumeri. Vera prima e potente città-stato sumera, con un suo sacerdote-monarca, fu ''[[Uruk]]'' (2.900/2.500 a.C.).
 
Il nome del primo di questi particolari sovrani era ''Dumuzi'' (in accadico, Tamuzu; in ebraico Tammuz) del quale a Uruk è stato ritrovato un tempio accanto alle rovine del Grande Tempio E-anna, la Casa Celeste. ''[[Gilgameš|Re Gilgamesh]]'' è comunque il monarca che rimane fra le più antiche, leggendarie figure del passato a cavallo fra storia e mitologia.