Sanscrito ibrido buddista: differenze tra le versioni

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Edgerton ha individuato tre strati di ibridizzazione del sanscrito a cui corrisponde, ma solo in modo accennato, uno sviluppo cronologico:
* il primo, e certamente più antico, è rappresentato unicamente dal ''[[Mahāvastu]]'' composto nell'ambito dei [[Lokottaravāda]], una sottoscuola dei [[Mahāsāṃghika]], che conserva numerose ibridizzazioni sia nelle parti in prosa che in quelle in versi;
* nel secondo, i versi rimangono ibridi, ma le parti in prosa sono prevalentemente in sanscrito conservando, queste, solo alcuni termini in medio indiano. QuestaQuesto secondo strato comprende molti dei più importanti ''sūtra'' [[mahāyāna]] quali il ''[[Saddharmapuṇḍarīkasūtra]]'', il ''[[Gaṇḍavyūhasūtra]]'', il ''[[Lalitavistarasūtra]]'' e i ''[[Sukhāvatīsūtra]]'';
* nel terzo, ambedue le parti, in versi e in prosa, presentano la prevalenza del sanscrito, solo alcuni termini sono in medio indiano. In questo terzo strato sono compresi: il ''[[ Mūlasarvāstivādavinaya]]'', lo ''[[Aṣṭasāhasrikāprajñāpāramitā]]'', il ''[[Vajracchedikaprajñāpāramitāsūtra]]'', ''[[Daśabhūmikasūtra]]'', e il ''[[Laṅkāvatārasūtra]]''.