Biblioteca di Alessandria: differenze tra le versioni

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Morris Kline, a proposito della scomparsa del mondo greco, in relazione alla distruzione della biblioteca di Alessandria, nota:<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Morris Kline|titolo=Mathematical Thought from Ancient to Modern Times|anno=1972|editore=Oxford University Press|città=|p=|pp=211-213 della traduzione italiana Einaudi|ISBN=}}</ref>
 
{{quote|Dal punto di vista della storia della matematica l'avvento del cristianesimo ebbe conseguenze sfortunate. I capi cristiani, sebbene avessero adottato molti miti e usi greci e orientali con l'intento di rendere il cristianesimo più accetto ai convertiti, si opposero alla cultura pagana mettendo in ridicolo la matematica, l'astronomia e la fisica. Ai cristiani era vietato contaminarsi con la cultura greca. Nonostante la crudele persecuzione dei Romani, il cristianesimo si diffuse e diventò così potente che l'imperatore Costantino (272-337) fu costretto ad adottarlo come religione ufficiale dell'impero romano. I cristiani erano ora pronti a distruggere in maniera ancora più accentuata la cultura greca. L'imperatore Teodosio proscrisse le religioni pagane e, nel 392, ordinò la distruzione dei templi greci. Molti di essi vennero trasformati in chiese, pur continuando spesso a ornarsi di scuturesculture greche. I pagani vennero attaccati e assassinati in tutto l'impero. La sorte di Ipazia, una matematica alessandrina di fama, figlia di Teone di Alessandria, è il simbolo della fine di un'era. Per essersi rifiutata di abbandonare la religione greca, cristiani fanatici la aggredirono nelle strade di Alessandria e la fecero a pezzi.
 
I libri greci venivano bruciati a migliaia. Nell'anno in cui Teodosio bandì le religioni pagane i cristiani distrussero il tempio di Serapide che racchiudeva ancora l'unica grande raccolta esistente di opere greche. Si ritiene che siano stati distrutti 300.000 manoscritti. Molte altre opere scritte su pergamena vennero cancellate dai cristiani in modo da poter usare essi stessi la pergamena per i propri scritti. Nel 529 l'imperatore romano d'Oriente Giustiniano chiuse tutte le scuole filosofiche greche, compresa l'accademia platonica. Molti studiosi greci lasciarono il paese e alcuni, come ad esempio Simplicio, si stabilirono in Persia.|fonte=Morris Kline, ''Mathematical Thought from Ancient to Modern Times''}}
 
=== La conquista araba dell'Egitto ===