Repubblica Popolare Socialista d'Albania: differenze tra le versioni

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==== Gli accordi economici ====
Nel luglio 1946, la Jugoslavia e l'Albania firmarono un trattato di amicizia e di cooperazione, rapidamente seguito da una serie di accordi tecnici ed economici con l'intento di porre le basi per l'integrazione delle economie albanese e della repubblica jugoslava di Macedonia. I patti stabilivano la coordinazione dei piani economici di entrambi gli Stati, standardizzando i loro sistemi monetari, la creazione di un sistema di prezzi comune e una comune unione doganale. Il rapporto con la repubblica jugoslava di Macedonia era così stretto, che persino il [[Lingua serbo-croata|serbo-croato]] divenne materia di studio nelle scuole superiori albanesi. La Jugoslavia inoltre, firmò un trattato di amicizia simile con la [[Bulgaria]], e, sia il maresciallo Tito che, il presidente della Bulgaria [[Georgi Dimitrov]] ipotizzarano la possibilità di creare una federazione balcanica che includesse Albania, Jugoslavia, e Bulgaria. Consulenti jugoslavi si riversarono, sia negli uffici del governo, che nell'esercito albanese. Tirana, immediatamente dopo la gurraguerra, cercava disperatamente aiuti all'estero, e, nel [[dopoguerra]], solo grazie a circa 20.000 tonnellate di [[Triticum|grano]] provenienti dalla repubblica jugoslava di Macedonia permisero di evitare una carestia. Ricevette inoltre 26,3 milioni di [[dollaro|dollari]] [[USA]]<ref>Corrispondono a circa 324 milioni di $ del 2017, o 303 milioni di €.</ref> dalla ''[[United Nations Relief and Rehabilitation Administration]]'', organizzazione delle [[Nazioni Unite]]. Tuttavia dovette fare affidamento principalmente sulla Jugoslavia, sia per gli investimenti, che per gli aiuti allo sviluppo.
 
Il governo jugoslavo chiaramente considerava gli investimenti in Albania come fondamentali per il futuro della Jugoslavia stessa. Vennero create [[joint-venture|imprese congiunte]] tra Albania e la repubblica jugoslava di Macedonia, per l'estrazione mineraria, la costruzione delle ferrovie, la produzione di [[petrolio]] e di [[elettricità]], e anche per il [[commercio internazionale]]. Gli investimenti della repubblica jugoslava di Macedonia condussero alla costruzione di una [[raffineria di zucchero]] a [[Coriza (città)|Coriza]], un impianto di trasformazione alimentare ad [[Elbasan]], una fabbrica di [[canapa]] a [[Rrogozhinë]], un conservificio [[Itticoltura|ittico]] a [[Valona]], una tipografia, una centrale telefonica, e ed una manifattura tessile a [[Tirana]]. Gli jugoslavi rafforzarono anche l'economia albanese pagando il triplo del prezzo del mercato mondiale per il [[rame]] ed altri materiali di produzione albanese.