Congresso degli Stati Uniti: differenze tra le versioni

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== Il bicameralismo statunitense ==
[[File:Paul Ryan and Mike Pence.jpg|thumb|left|[[Mike Pence]], [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America|Presidente del Senato]], e [[Paul Ryan]], [[Presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti d'America|Presidente della Camera]]]]
Il sistema bicamerale statunitense ha una precisa ragione storica. I [[Padri fondatori degli Stati Uniti|Padri fondatori]], nel [[1787]], erano infatti divisi tra chi, rappresentando gli stati più popolosi, avrebbe voluto che il Parlamento venisse eletto in base alla popolazione residente nei vari stati e chi, provenendo da quelli meno popolosi, sosteneva l'identica rappresentanza per tutti gli stati membri. Alla fine si giunse a un compromesso (il cosiddetto ''Connecticut Compromise'') in base al quale si decise l'istituzione di un Parlamento bicamerale in cui una camera – la Camera dei rappresentanti – fosse rappresentativa del popolo (e quindi il numero dei membri eletti dal singolo stato dipendeva dall'entità della popolazione) e l'altra – il Senato – fosse espressione degli stati (che quindi hanno diritto a un identico numero di rappresentanti indipendentemente dal loro peso demografico). Tale soluzione è stata poi presa a modello, con vari adattamenti e modifiche da molti [[Stato federale|stati federali]] al punto che parte della dottrina ritiene che uno degli elementi identificanti lo stato federale sia proprio la presenza di una seconda camera rappresentativa degli stati.