Dharmakāya: differenze tra le versioni

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Nel Buddhismo Mahāyāna, l'interpretazione dei ''[[kāya]]'' ("corpi") del Buddha si colloca in una prospettiva mediana rispetto alle correnti del buddhismo dei Nikāya: né esclusivamente trascendenti, come per i Lokottaravāda, né esclusivamente umani come per i Theravāda.
 
Dal che per queste teologie, elaborate soprattutto da [[Asaṅga]], autore del III secolo di scuola [[Vijñānavāda]], quando un bodhisattva completa il percorso delle "Dieci terre" (''daśa bhūmi'') raggiungendo l'illuminazione completa (la ''anuttarā-samyak-saṃbodhi]]'') e quindi ilnel cielo di [[Akaniṣṭa]] (ultima dimora celeste della dimensione della "forma pura") esso realizza il Dharmakāya, il "Corpo del Dharma", il "Corpo Assoluto", il "Corpo di Verità" come proprio obiettivo. Allora da questo "corpo" emana un altro "corpo", il [[Rūpakāya]] ("Corpo della Forma"), al fine di beneficiare tutti gli esseri senzienti (''sattva'').
 
Dal [[Rūpakāya]] vengono quindi ad essere due ulteriori "corpi" del Buddha: il Nirmāṇakāya a beneficio dei bodhisattva che percorrono dall'ottava alla decima terra ('' bhūmi'') ed è quindi visibile solo a loro; e il Sambhogakāya che è un "corpo" di "emanazione" a beneficio di tutti gli altri esseri senzienti avente lo scopo di indicargli il percorso della Liberazione (''[[bodhi]]'').